XI. Lo sto facendo per me stessa, mi creda

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«GRAZIE signor Weasley»

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«GRAZIE signor Weasley»

«Di niente cara, io farò un giro per Molly se non ti dispiace, ci incontriamo qui tra un ora, due ore, dimmi tu?»

«Un'ora va bene, al massimo veniamo a cercarla, anzi, potrebbe prendere George con se? Non voglio rovinargli la sorpresa» George guardò offeso la ragazza, poi passò al fratello.«Io? E lui?»

«Ha già avuto il suo regalo, quindi può accompagnarmi»

«Già fratellino, niente di personale» Fred ghignò soddisfatto e George gli lanciò un'occhiataccia prima di affiancare il padre.«Un'ora» gli ricordò il rosso, e Fred annuì sorridendo.«Un'ora» ripetè, e poi si girò verso Jupiter, sorridendo da orecchio a orecchio, era una visione esilarante di fianco alla ragazza con il volto rilassato e le sopracciglia piatte. «Allora, secondo me è una scusa per passare più tempo con me, ma tranquilla non devi dire niente, ti risparmio l'imbarazzo di ammetterlo»

«Non ho niente da ammettere» Jupiter cominciò a guardarsi intorno, camminando nella direzione opposta a quella di Arthur e George Weasley, e Fred ghignò rallentando leggermente il passo e passando dietro di lei, abbassandosi per essere sicuro di farsi sentire.«Certo che no, niente»

«Smettila di darti arie, Weasley»

«Weasley? Ci chiamiamo per cognome adesso solo perché ti ho smascherata?» la mano del ragazzo volò sul proprio petto, offesa, e Jupiter girò la testa con il pretesto di guardare una vetrina per non far vedere il sorriso divertito sul suo volto e le guance leggermente rosse.«Tu sogni, Fred, vivi in un mondo tutto colorato» Fred si guardò attorno per un secondo, i negozi già colorati con facciate in tutte le sfumature erano ulteriormente illuminati da lucine arcobaleno grazie alla festa.«A me sembra che sia tutto davvero colorato, persino tu» il rosso allungò la mano, facendo scivolare una ciocca blu tra le dita, i capelli della ragazza stavolta non erano intrecciati, ne infilati dentro alla giacca come l'ultima volta in cui erano stati qui. Erano invece liberi di svolazzare, ondeggiando sopra alla giacca bianca e attirando svariati occhi.

Gli occhi di Jupiter invece li ignoravano, cercando tra i negozi qualcosa che potesse associare alle persone che si erano prese il tempo di fare lo stesso per lei, e quando un vetro con dietro pile piene di libri catturò la sua attenzione la mano catturò il braccio di Fred trascinandolo dietro di lei fino alla libreria.

Il campanello suonò, la porta scura si chiuse scricchiolando dietro alle due figure e Jupiter si rifugiò immediatamente tra gli scaffali, silenziose preghiere le smuovevano le sue labbra vocalizzandone le speranze: trovare libri "babbani" che lei conoscesse, per poter dare a Hermione qualcosa di personale quanto la riccia aveva fatto per lei.

Il suo dito si spostò espertamente sui dorsi rigidi, e sotto allo sguardo attento di Fred che notò il sorriso istantaneo della ragazza quando i suoi occhi notarono il primo titolo famigliare, tra libri di pozioni e draghi reali, non solo racconti com'era abituata lei a vederli.

RIGHT || fred weasleyWhere stories live. Discover now