XLVII. Una morte inevitabile

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<<Sembra che nonostante le sue strategie difensive, lei abbia ancora un problema di sicurezza, preside>> Jupiter entrò giusto in tempo per sentire le parole di Harry, i corridoi erano stati ripuliti e gli ultimi mangiamorte dentro al castello eran...

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<<Sembra che nonostante le sue strategie difensive, lei abbia ancora un problema di sicurezza, preside>> Jupiter entrò giusto in tempo per sentire le parole di Harry, i corridoi erano stati ripuliti e gli ultimi mangiamorte dentro al castello erano quelli che adesso popolavano il piano rialzato dei professori in quella che prima era la sala grande. Harry era in piedi in mezzo alla stanza, gli studenti divisi ai suoi lati mentre Severus guardava scioccato la sfrontatezza del ragazzo. <<E temo che sia parecchio esteso>> vari sguardi passarono sulle nuove figure appena entrate nella sala, nei loro occhi la scintilla della speranza era talmente visibile da illuminare i corridoi ormai bui di Hogwarts. <<Come osa stare dove stava lui? Racconti com'è andata quella notte! Racconti come lo ha guardato negli occhi! Un uomo che si fidava di lei, e lei lo ha ucciso!>> Piton non rispose, ma alzò la bacchetta provocando una reazione tempestiva nella McGonagall che scivolò davanti a Harry senza esitazione. Jupiter strinse la bacchetta nella mano mentre i gemelli ai suoi lati si spostarono impercettibilmente verso di lei per sentirla più vicina. La straniera girò leggermente la testa verso di loro scambiandosi uno sguardo di rassicurazione.

Minerva cominciò a lanciare varie fiammate e scintille verso il preside, Piton deviò i colpi all'indietro e i mangiamorte dietro di lui caddero a terra in una frazione di secondo prima che si smaterializzasse e frantumasse la vetrata della sala mentre scappava. Minerva gli urlò dietro, segnando l'inizio del loro conto a rovescio mentre gli studenti ignari applaudivano ed esultavano. <<Vigliacco!>> ma Piton ormai era sparito nella notte, il suo mantello nero completamente inghiottito dal buio.

Le ginocchia di Harry cedettero, Jupiter lo vide cadere sugli scalini mentre si guardava intorno disorientato, e mosse qualche passo verso di lui prima che George le afferrasse il polso e la fermasse. La straniera si girò verso di lui e il rosso scosse la testa, lasciando che la professoressa fosse quella a soccorrerlo durante l'ennesimo attacco che aveva. Gli esulti morirono appena visto il ragazzo sopravvissuto a terra, e un urlo agghiacciante riempì la stanza per qualche secondo dividendo la folla e facendo sussultare la straniera. Un altro urlo, dall'altro lato della sala, e un altro ancora, Fred allungò la mano e intreccio velocemente le dita a quelle di Jupiter vedendo la testa della ragazza scattare da una parte all'altra mentre il suo corpo sussultava violentemente ad ogni grido.

<<So che molti di voi vorranno combattere>> il sussurro si presentò nella mente di Jupiter facendole fermare il cuore, la ragazza cercò subito gli occhi dei gemelli impanicata per paura di essere l'unica a sentirlo, ma gli sguardi ugualmente confusi sui volti dei rossi la tranquillizzarono per quanto potessero in una situazione del genere. <<Alcuni di voi penseranno persino che combattere sia saggio, ma è una follia, pensate davvero che le parole di una finta strega possano assicurarvi la vita? Consegnatemi Harry Potter, fatelo e a nessuno verrà fatto del male, consegnatemi Jupiter Alpin, fatelo e le sue false profezie non vi costeranno più la vita, consegnatemeli e io lascerò la scuola intatta, consegnatemeli e sarete ricompensati, avete un ora>> Fred strinse la presa sulla mano di Jupiter, le teste dei presenti si divisero tra il guardare Harry in mezzo alla sala e la testa blu davanti all'entrata, i loro sguardi sembravano scavare dubbi nei loro corpi senza nemmeno battere le ciglia.

RIGHT || fred weasleyWhere stories live. Discover now