1- not enough

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Louis si svegliò con Harry tra le braccia. Lo guardò con un sorriso, ed iniziò ad accarezzargli i capelli molto lentamente.

Sentì un grugnito uscire dalle sue labbra, quindi levò la mano. "Mh, continua" disse Harry con la voce impastata da prima mattina.

Louis sorrise e rimise la sua mano nei folti ricci del suo migliore amico. "Ti devi svegliare Haz" gli disse a voce bassa nell'orecchio.

Harry si mosse ed aprì gli occhi. "Sono stanco" disse

Louis rise e lo strinse ancora più vicino a sé "anche io, ma abbiamo un talent show da vincere, ricordi?"

Harry grugnì e seppellì la sua testa nella crocchia del collo di Louis.

Louis sorrise, e fece girare Harry in un movimento veloce. Si girò anche lui, così che adesso Harry era sdraiato di schiena sul letto, e Louis era sopra di lui, usando le braccia per tenersi e non cadere addosso al bellissimo, riccioluto ragazzo sotto di lui.

I loro corpi si toccavano, e le loro teste erano così vicine, che riuscivano a sentire il respiro dell'altro sulle proprie labbra.

Louis trattenne il respiro mentre ammirava la bellezza del ragazzo che stava sotto di lui in quel momento.

Dio come amava quei ricci, queli gran, bei occhi verdi che avevano il potere di immobilizzarti, di farti venire la voglia di guardaci dentro per ore, per non parlare delle sue grosse, rosse labbra, che Louis avrebbe tanto voluto baciare per ore ed ore, senza mai staccarsi.

Harry guardò dritto negli occhi di Louis, mentre il più grande si abbassava lentamente, avvicinando sempre di più le loro labbra. "H-ho sentito una cosa, t-tra le fan" balbettò Harry a bassa voce.

Louis annuì e continuò ad avvicinarsi lentamente "che cosa?" Gli chiese in un sussurro.

Harry ingoiò un groppone di saliva e rispose "si pensa, che, sai... noi due siamo... che noi due abbiamo... una relazione che vada oltre l'amicizia, ecco" disse a bassa voce, mentre le sue guance si facevano sempre più rosse dallimbarazzo.

Louis sorrise a quell'adorabile vista, e "e te cosa ne pensi?" Gli chiese praticamente soffiandogli sulle labbra per quanto erano vicini.

"Questo" rispose Harry, alzando la testa di pochi centimetri, facendo unire le loro labbra, dando vita ad un lento, ma frenetico bacio.

Louis si svegliò di colpo col sudore su tutto il corpo, ed una lacrima solitaria che scendeva dalla sua guancia.

Aveva fatto un altro di quei sogni.

Doveva smettere di pensare al passato, ed accettare che quello che c'è stato tra lui ed Harry, l'ultimo membro della band, non era destino, e che non riaccadrà più.

Guardò l'orario suo suo telefono, e quando vide che erano solamente le cinque del mattino, grugnì dalla frustrazione, e si ributtò nel letto.

Voleva provare a dormire, ma primo, non voleva sognare di nuovo Harry, e secondo, non ci riusciva nemmeno.

I ricordi di tutto quello che era stato tra lui ed il ragazzo che possiede ancora oggi le chiavi del suo cuore, continuavano a tornargli in mente, e non riusciva a cacciare via quei pensieri, e magari anche perché non li voleva cacciare via.

Anche se Harry non lo ama più, Louis non riesce a pensare ad altro se non a lui.

Al loro primo bacio, alla loro prima volta, al loro primo 'ti amo'.

Ma ogni volta che pensava a tutte quelle cose, iniziava a pensare anche a tutte le volte che ha dovuto fingere di non amarlo quando stava fuori, a tutte le volte che i manager hanno cercato di mettersi in mezzo alla loro relazione, a tutte le volte che Louis ha dovuto vedere Harry essere obbligato ad uscire con delle ragazze che certe volte neanche conosceva. E poi finiva sempre nel ricordo del giorno quando tutto è finito. Quando la loro storia si bloccò. Quando Harry capì che lottare per Louis non ne valeva la pena, e lo lasciò. I suoi pensieri finivano sempre al giorno più brutto della sua vita, e non poteva farci niente.

Non importa quanto volesse dimenticare quel giorno. Quel giorno ha fatto troppo male per essere dimenticato. Da quel giorno di tre mesi fa, Louis va in discoteca ogni sera, beve, si ubriaca e cerca qualcuno da scopare. Ragazzo o ragazza che sia, non gli importava nemmeno, basta che scopasse. Stava cadendo in una spirale di commiserazione e di tristezza, e Louis voleva restare lì. Voleva soffrire, voleva provare dolore, perché ormai era questo quello che sentiva: dolore.

Sa che senza Harry nella sua vita non può essere felice, quindi perché provarci?

E poi, il fatto che Louis deve vedere ogni giorno Harry nello studio, non migliora affatto le cose. Anzi, le rende molto peggiori.

Gli fa male vedere la persona che ama davanti a sé, ma non poter toccarla, non potergli parlare nemmeno.

Pensava ci fosse abituato, visto che era così che si dovevano comportare l'uno nei confronti dell'altro di fronte al pubblico, ma quando lo facevano, sapevano comunque che una volta a casa, si sarebbero potuti toccare, baciare ed amare.

Ma così era molto più difficile.

Louis voleva solo sapere perché Harry abbia deciso di mollare tutto così, come se niente fosse.

Voleva chiedergli se quello che Harry gli aveva detto, era solo un mucchio di stronzate, se lo abbia amato veramente, o se ha solamente giocato con i suoi sentimenti per tutto il tempo.

Voleva davvero capire perché Harry non lo amava quanto lo amava lui, perché Louis è sicuro che per Harry, farebbe di tutto, anche adesso che non stanno più insieme. E vuole capire perché Harry non ha nemmeno voluto lottare per il loro amore.

Valeva davvero così poco quello che c'era tra di loro?

Vale davvero così poco Louis per Harry?

Io non ero abbastanza per lui?

All The Truth || LarryWhere stories live. Discover now