28- shut it

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Era ufficiale. Harry e Louis stavano insieme.

I due cantanti uscirono dall'edificio del late late show mano nella mano, con tutte le fan che appalaudivano ed urlavano.

Una volta entrati in macchina, si staccarono la mano, e guidarono di nuovo verso casa di Louis.

Una volta entrati in casa, andarono entrambi sul letto, non dicendosi niente. Era praticamente mezzo giorno, ma erano entrambi stanchi. Harry sentiva ancora qualche postumo della sbronza della sera prima, e Louis era stanco per l'essersi dovuto alzare all'una e mezza di notte per aiutare il culo ubriaco di Harry a mettersi a letto.

Louis fu il primo a svegliarsi. Non che ne fu contento. A svegliarlo fu il rumore della suoneria del suo telefono.

Louis grugni e rispose alla chiamata neanche controllando chi fosse, non volendo aprire gli occhi e rovinare la atmosfera da sonno.

"Chiunque tu sia, sto dormendo" disse Louis a bassa voce, non volendo svegliare il riccio vicino a lui.

"Sono io" disse la voce di Niall. "Ti ho chiamato per dirti che tra un'ora ci ritroveremo tutti quanti a casa tua, perché vogliamo fare qualcosa, e ci stiamo annoiando"

Louis sbuffò, ancora gli occhi chiusi "facciamo due ore, ok?" Disse riattaccato, senza neanche sentire la risposta di Niall, e tornando a dormire.

Non riuscì a dire quanto tempo passò, prima di essere svegliato di nuovo, questa volta dal suolo di un nuovo messaggio, da parte di Niall, che diceva che sarebbero arrivati in dieci minuti.

Louis grugnì e si alzò lentamente, ancora assonnato. Andò verso la parte del letto di Harry e si inginocchiò per terra, così da avere la faccia alla stessa altezza della spalla di Harry e con la mano iniziò a scuoterlo per svegliarlo.

Harry fece un grugnito di disapprovazione, schacciando via la mano di Louis. "Haz, svegliati. Sono arrivati i ragazzi" disse Louis, ricominciando a scuotere la spalla del minore.

Harry sbuffò e si coprì la faccia col braccio. "Lasciami dormire" disse Harry assonnato.

Louis alzò gli occhi al cielo, ma non lo lasciò stare. Continuò a scuoterlo, quando Harry alzò ancora di più il braccio, e Louis vide qualcosa di strano. Rivide sul polso di Harry la stessa ferita che gli aveva visto qualche giorno prima, e poi una serie di altre ferite, come dei tagli.

Louis, lentamente, portò le dita verso la manica di Harry ed iniziò ad alzarla, cercando di non farsi sentire dal riccio.

Più la alzava e più vedeva dei segni, e "che cazzo stai facendo!" Urlò Harry, scansando Louis velocemente, tirandosi la manica di nuovo in giù.

Louis lo guardò con gli occhi spaventati, ed estremamente confuso. Si alzò velocemente e lo fissò dall'alto "che cazzo sono quei segni?" Gli urlò Louis addosso.

Harry non rispose, limitandosi solamente ad alzarsi dal letto ed uscire dalla stanza. Louis sbuffò e lo seguì impaziente.

"Harry porca puttana, rispondi a quella cazzo di domanda" continuò ad urlare Louis da dietro il minore.

Harry grugnì e si girò, ritrovandosi faccia a faccia con Louis. Lo prese per le spalle e lo spinse al muro, facendo sbattere la schiena di quest'ultimo. "Fatti. I cazzi. Tuoi" disse a denti stretti, la sua faccia a pochi centimetri da quella del maggiore.

"Sei diventato un autolesionista adesso? Ma ti sei forse impazzito?!" Continuò ad urlare Louis, il suo corpo compresso tra il muro ed il corpo di Harry.

Harry grugnì, e quando Harry portò il braccio all'indietro, chiudendo la mano in un pugno, Louis chiuse gli occhi, preparandosi per un pugno che però non gli arrivò mai.

Louis riaprì gli occhi, e vide che Harry stava continuando a dare continui pugni sul muro, vicino alla testa di Louis.

Louis lo guardò stupito per qualche secondo, quando prese il braccio di Harry per fermarlo, "smettila, ti rompi la mano così!" Gli urlò contro.

Harry sbuffò e si fermò, e guardò Louis dritto negli occhi "te non sai un cazzo, quindi stai zitto"

"Quello che so è che c'hai dei fottuti tagli sul braccio, Harry!" Urlò il maggiore "perché cazzo te lo stai facendo?"

"Louis, smettila di fare tutte queste domande!" Urlò Harry "non sono cazzi tuoi, quindi smettila" In quel momento il citofono suonò, ed Harry si scansò da Louis, andando ad aprire. "Prima che i ragazzi entrino, ti avverto, non dire un cazzo di niente"

All The Truth || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora