31- trust me

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Quando Harry si sveglia, erano le dieci di sera, e Louis stava ancora guardando shameless.

Quella serie è tanto bella quanto lunga.

Louis chiuse il televisore quando sentì i passi pesanti di Harry che si avviavano verso la cucina. Si alzò dal divano e camminò verso la cucina anche lui.

Quando entrò, Louis vide Harry seduto su una sedia con i suoi palmi a coprirgli gli occhi, e i gomiti appoggiati al tavolo. "Tieni" disse Louis, passando ad Harry una pentola.

Harry alzò la testa verso la sua direzione, e "che cos'è?" Chiese indicando la pentola.

"Passato di verdure" rispose Louis.

Harry guardò la pentola ed accettò, la prese e si verso un po' di passato nel piatto, dopo che Louis gli diede anche quello.

Pure Louis si sedette a tavola, si versò il passato di verdura rimanente e con un cucchiaio iniziò a mangiarlo, in silenzio.

Louis stava soffiando sul suo cucchiaio per raffreddare un po' il passato, e nel mentre cercava di fissare Harry, mentre faceva la sua stessa cosa.

Harry aveva la testa rivolta verso il basso, una mano sotto il tavolo e l'altra la usava per tenere il cucchiaio. Lo sguardo era basso, e le sopracciglia inarcate. Certe volte si metteva a giocare col cucchiaio ed il piatto. Louis capi che Harry in quel momento si stava sentendo probabilmente in imbarazzo. Ad il riccio non è mai piaciuto piangere di fronte a qualcuno, e Louis è sicuro che il fatto che ora che sa di quello che si fa, rende Harry ancora più imbarazzato.

Louis mise un cucchiaio di passato in bocca, ingoia e appoggia il cucchiaio sul bordo del piatto. Sospirò, e "possiamo parlare?" Chiese al riccio.

"Non c'è niente da dire" rispose Harry velocemente, senza mai alzare lo sguardo dal suo piatto.

Louis sbuffò e spostò di un poco il proprio piatto. "Io invece credo di si" disse "puoi guardarmi per favore?" Gli chiese, ma Harry non alzò lo sguardo "non devi sentirti in imbarazzo o altro, Harry. Voglio solo sapere perché"

"Perché cosa?" Chiese il riccio.

"Perché ti fai del male?"

Harry sospirò e posò il chiucchiaio sul bordo del proprio piatto. "Smettila di farmi questa domanda" gli disse.

"Harry, per favore-"

"Ho detto di smetterla!" Lo interruppe Harry urlando. Il minore si alzò dalla sedia velocemente, buttò il piatto e la sua posata nel lavandino e si avvicinò velocemente al balcone di Louis.

Aprì la porta finestra e si appoggiò alla ringhiera del balcone. Tirò fuori una sigaretta dalla tasca, e con un accendino la aprì. Se la portò alle labbra ed inalò.

Louis sospirò e lo seguì. Non voleva arrendersi così velocemente. Non voleva obbligare Harry ad aprirsi, ma di certo non avrebbe smesso di provare ad aiutarlo.

Louis si mise al fianco di Harry, appoggiato anche lui alla ringhiera, e "Posso?" Chiese al riccio, indicando la sigaretta.

Harry prese dalla tasca un'altra sigaretta e gliela diede. Louis se la mise tra le labbra, ed abbassò la testa fino al livello delle mani di Harry, così che il riccio potesse avvicinare il suo accendino ed accendergli la sigaretta.

Louis ringraziò, e incominciò a guardare il paesaggio che si vedeva dal suo grande appartamento. Stettero in silenzio per qualche secondo, quando Harry sbuffò ed iniziò a parlare. "Non posso dirtelo" sussurrò.

Louis girò la testa verso il riccio, aspirando la sigaretta. "Harry" disse, ispierando un'altra volta. "Lo so che non senti più niente per me. L'ho capito. Ma questo non significa che io non ci sarò più per te. Voglio aiutarti. Puoi fidarti di me, sai che puoi"

Harry sospirò e girò lo sguardo verso Louis, "è proprio per questo che non posso dirtelo" disse, spegnendo la sigaretta sulla parte di marmo della ringhiera "vorrei dirtelo. Dico davvero. Ma non posso" disse, riportando lo sguardo sul paesaggio.

Louis sbuffò, annuì e ritornò dentro all'appartamento, chiudendo la sigaretta in un posa cenere che era vicino alla porta finestra.

Louis andò verso il letto e si sdraiò. Si mise rivolto verso il fuori del letto, e dopo pochi minuti sentì Harry entrare nella stanza e salire sul letto sulla sua metà del letto.

"Domani dobbiamo andare da Ellen" disse Harry ad un certo punto a bassa voce.

Louis aprì gli occhi e si girò verso Harry con le sopracciglia arricciate "oddio, davvero?"

Harry sospirò ed annuì "me lo hanno detto prima. Ci vogliono tutti e cinque"

Louis sbuffò e si mise sdraiato a pancia in giù, con la testa schiacciata sopra il cuscino "non ci voglio andare" disse con le parole coperte dal cuscino "lei è antipatica. Si fa sempre i fatti nostri e noi dobbiamo pure fingere che ci sia simpatica per tutto il tempo"

"Lo so, ma non è che possiamo decidere molto" disse Harry.

"Va bene allora" disse Louis sbuffando. Sentì Harry alzarsi dal letto, allora alzò la testa e guardò verso di lui. "Dove stai andando?"

"Rilassati, al bagno" rispose Harry.

"Vuoi che ti accompagni?" Chiese Louis alzandosi dal letto.

Harry si fermò e lo guardò confuso "perché dovresti accompagnarmi?" Gli chiese.

Louis alzò le spalle, "così" disse "Quindi?"

"Riesco ad andarci da solo, grazie" gli rispose.

Louis annuì e si sedette sul letto "ti aspetto qui allora" disse.

Harry lo guardò confuso un'altra volta, prima di lasciare stare ed andare verso il bagno. Dopo due minuti Harry non era ancora tornato, e Louis si stava preoccupando.

Si stava per alzare ed andare verso il bagno, quando Harry entrò nella stanza, e Louis si rilassò. "Oh, sei qui. Possiamo andare a dormire?"

"Perché ti comporti così? Che sta succedendo?" Gli chiese Harry confuso.

"Niente, dormiamo" rispose Louis.

Harry sbuffò ma annuì. Andò a chiudere le tende della stanza e si sdraiò sul letto un'altra volta.

"Buona notte" disse Louis.

"Si ok" rispose Harry, prima di addormentarsi.

Louis sospirò e si girò dall'altra parte. "Grazie Louis, anche a te" disse imitando la voce di Harry.

All The Truth || LarryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora