𝐙𝐀𝐑𝐀

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Zara si lisciò le pieghe del suo vestito rosso fuoco prima di entrare nella sontuosa villa che Dan Humphrey aveva affittato per l'evento di quella sera.

Chi l'avrebbe mai detto che Zara Cornelia Bass avrebbe preso parte a una festa che come tema avesse una stupida rivista giapponese?

Ma doveva ricordarsi il vero motivo per cui era lì: la sua migliore amica, nonché figlia della migliore amica della madre, Allison Humphrey, l'aveva scongiurata di presentarsi alla festa del padre per attirare l'attenzione su di sé e distogliere gli occhi dall'assenza, seppur temporanea, della figlia del noto scrittore di Brooklyn.

Purtroppo, però, Zara aveva un unico modo per farsi riconoscere: creando drama.

Aveva più volte agito impulsivamente, in maniera spesso immatura, portando anche nei guai la sua stessa famiglia; si ricordava bene come, poche settimane prima, aveva rivelato a tutti, tramite il nuovo leone da tastiera di Manhattan, tutti i segreti di Valentina Williams senza sapere che la famiglia Williams era in trattativa per affari con Chuck Bass, il padre di Zara.

Per questo, quando si scrociò con Valentina all'ingresso della sala del ricevimento, non si stupì di ricevere uno sguardo di odio.

Contrariamente a quanto le era stato suggerito da tutti, Zara la fermò. Valentina, di poco più alta di Zara, la guardò con diffidenza e con un odio giustificabile. «Che c'è?»

La bionda aveva un vestito striminzito che le copriva a stento le lunghe cosce di porcellana che aveva e i lunghi capelli erano tirati in una coda alta che le scopriva il viso scavato. Era bellissima e gli occhi di ghiaccio che aveva la rendevano magnetica.

«Che ci fai qui?» Domandò Zara senza emozione nella voce. Se Valentina era luminosa e pura, Zara era scura, elegante e misteriosa.

Il colore rosso del vestito si mescolava con la pelle ambrata e i suoi lunghi capelli castani scuri scendevano in morbide onde lungo le spalle esili, poggiandosi sul seno prosperoso.

Valentina sorrise, ma non era un sorriso sincero, semmai sorpreso e incredulo. «Sono qui perché Allison sta cercando di riparare ai tuoi danni.»

Il tono velenoso della voce di Valentina arrivò alle orecchie di Zara come un fischio fortissimo e per poco non le venne una fitta alla testa. Allison, come al solito, cercava di riparare ai disastri che Zara commetteva, mostrandosi simpatica e gentile con tutti quelli che lei aveva ferito.

Valentina era, quindi, stata invitata da Allison. Per questo era lì insieme all'élite di Manhattan.
A Zara venne uno strano prurito alle mani.

Ad interrompere quel loro momento di scontro, in cui i due opposti si sfidavano silenziosamente fra di loro, ci pensò una macchia di ricci capelli neri.

Amber Sparks.

Zara venne colta da un altro sentimento, completamente opposto alla furiosa rabbia; ansia.

Perché aveva ansia di vedere Amber? Cercò di non darlo a vedere, ma i suoi occhi fissi sulla pelle bianchissima di Amber, sui suoi occhioni azzurri e sulle sue labbra colorate di un rosso vivo erano impossibili da nascondere.

Per quanto si sforzasse di non guardarla, Zara era inevitabilmente portata a studiare ogni singolo dettaglio di Amber, stupendosi di trovarla sempre con qualche particolare di cui non sapeva niente.

«Che combinate voi due?» Si mise in mezzo quasi volesse scongiurare una possibile rissa. Puntò i suoi occhi chiarissimi prima su Valentina come per assicurarsi che stesse bene e poi su Zara.

Il suo corpo era fasciato da dei jeans scuri e una camicia bluette che riprendeva il colore dei suoi occhi. Il suo stile, seppur elegante e sempre attento ai particolari, era molto diverso da quello delle altre ragazze dell'Upper East Side -si avvicinava più a quello di Ashley.

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora