𝐇𝐄𝐍𝐑𝐘

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Aspettava pazientemente nella sua limousine Henry Bass, mentre di tanto in tanto controllava l'ora sul suo Rolex al polso.

«Ma quanto ci mette.» Borbottò fra sé e sé, puntando i suoi occhi scuri al di là del finestrino scuro della limousine.

In quel momento, suonò il suo cellulare così, col cuore in gola, Henry rispose alla sorella. «Zara, che c'è?»

Era un ragazzo molto calmo, Henry, ma in quei momenti di tensione non riusciva a trattenere la sua impazienza.

«Si può sapere cosa state orchestrando te e mamma?» Gracchiò dall'altro capo del telefono la sorella minore e Henry dovette trattenersi per non risponderle male.

Alzò gli occhi al cielo in un moto di indignazione. «Te lo abbiamo già detto. Vogliamo appianare le tensioni che te hai creato con quel post di New Gossip Girl prima degli affari di papà.»

Questa era la versione ufficiale.

Per qualche motivo, non si fidavano di Zara e del suo essere impicciona perciò preferivano evitare che sapesse anche di Philipe e delle prove che Ines aveva contro Chuck.

Zara sbuffò come una bambina capricciosa. «Perché non siete sinceri con me?»

Henry si passò nervosamente una mano sul volto, mentre cercava di non essere eccessivamente duro con la sorella. «Lo siamo, sei te che non credi a ciò che ti diciamo.»

Zara rimase in silenzio qualche secondo prima di attaccare nuovamente. Questa volta con più astuzia. «E cosa stai facendo?»

Henry si maledisse per aver risposto alla chiamata. «Sono in ufficio a casa. Sto controllando dei documenti di papà.»

«Posso raggiungerti quindi?» Domandò svelta con voce squillante.

«No, Zara, non puoi e lo sai bene il perché.» Continuò Henry con quel briciolo di pazienza che gli era rimasto. «Devi socializzare con Valentina e cercare il suo perdono.»

«Perdono?» Ripeté quasi offesa Zara. «Perdono mentre sta chiacchierando così animatamente con la mia migliore amica? È già tanto se non l'ho presa a schiaffi.»

Henry poggiò la testa sul sedile dietro di lui e sospirò. Almeno sapeva che Allison stava facendo il possibile per mitigare gli errori di Zara. «Ti prego, non fare casino.»

«Ci proverò, fratellone.» Gli concesse come una grazia Zara. «Ma dovrai dirmi cosa stai facendo in una limousine nel pieno centro di Manhattan allora.»

Henry si guardò intorno, chiedendosi come diavolo avesse fatto a scoprirlo. «Cosa stai dicendo?»

«Ti ricordo che abbiamo una spia alle calcagna. New Gossip Girl non si perde una sola mossa, mio caro.» Cinguettò velenosa Zara, che sembrava non essere interessata a chiudere il discorso con una sconfitta. «Cosa mi state nascondendo?»

Henry sospirò, ma prima che rispondesse alla domanda della sorella notò un alto e snello ragazzo biondo che scendeva le scale di una banca e veniva verso di lui. «Devo andare, Zara. Ma mi raccomando, non fare casini ai quali dovrò rimediare.»

Chiuse la telefonata appena in tempo per vedere Philipe Williams entrare di corsa nella sua limousine con un tenero sorriso vittorioso sul volto.

«Allora?» Chiese Henry curioso, sebbene il sollievo sul volto pallido di Philipe fosse un buon segnale.

Philipe gli consegnò una busta giallognola con su scritto il nome di Chuck Bass. «Ricordati il nostro patto.»

Henry afferrò rapido ciò che Philipe gli stava porgendo e con il cuore che gli batteva all'impazzata nel petto mormorò; «Va bene, va bene».

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang