𝐀𝐌𝐁𝐄𝐑

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I lunghi ricci ribelli si muovevano come molle sotto al suo passo svelto e concitato. «Ti giuro che so quello che ho visto, Luis.»

Il fratello la guardò di sbieco. «Amber, lascia perdere.»

Gli occhi azzurri della ragazza si posarono su Jorge, intento a fissare da lontano Ashley, mentre parlava con una sua amica dall'altra parte del corridoio della scuola. «Lui è ossessionato.»

Luis alzò gli occhi al cielo sorridendo divertito. «È una accusa forte questa, Amber.»

Amber annuì, convinta come non mai. «Sì! Lo so bene!»

«Non puoi semplicemente farti gli affari tuoi e non immischiarti nella relazione di Ashley?» Le domandò Luis, fermandosi poi dinanzi al suo armadietto scolastico.

«Non sei interessato?» Amber non riusciva a credere nella totale assenza di curiosità ed empatia da parte del fratello.

Luis, in tutta risposta, scosse le spalle. «All'inizio ero scettico, lo ammetto.» Amber si illuminò, contenta di aver in parte vinto la discussione, ma Luis proseguì, smontando le sue convinzioni. «Ma dobbiamo fidarci di Ashley e delle sue capacità di relazionarsi.»

Amber incrociò le braccia al petto e sollevò le sopracciglia scure in un moto di scetticismo.

Era chiaro che non ci credesse affatto.

Luis sospirò, poi si poggiò con una spalla agli armadietti di fianco al suo. «Okay, quindi cosa vorresti fare? Dirle che lo hai visto riempire il suo armadietto di foto? Non c'è niente di anormale in questo.»

«Ma in lui che la controlla avidamente da lontano sì.» Puntualizzò Amber impuntandosi, trovando però un muro non solo mentale, ma anche fisico perché suo fratello si voltò di spalle, verso il proprio armadietto.

«Fatti gli affari tuoi, sorellina.» Le consigliò passivamente, facendola sbuffare.

Amber, scoraggiata, lanciò un'ultima occhiata veloce a Jorge che seguiva da lontano ogni mossa di Ashley, che stava sistemando pigramente i propri libri nell'armadietto. Amber le passò davanti e le sorrise, per poi fulminare con lo sguardo Jorge, che si svegliò dal suo momento di trance.

La riccia arrivò in classe con un broncio in volto ben chiaro, ma ignorò le occhiate di Zara e la curiosità di Allison. Si sedette e poggiò il libro sul banco, mentre sentiva vociferare l'intera classe.

Amber non aveva legato con molti, infatti rimase da sola fino all'inizio della lezione. Fortunatamente per lei, non era mai stato un problema aspettare silenziosamente e si ricordava bene quanto fosse stato difficile molto spesso cominciare in una scuola diversa.

Luis entrò per ultimo in classe, seguito subito dopo dalla professoressa di letteratura. Tutti gli studenti si misero ai loro posti rapidamente perché sapevano che la professoressa, una donna alta e magra, fosse molte severa.

Amber si sistemò i capelli ricci dietro le spalle, mentre Zara superava la sua sedia per andarsi a sedere al suo fianco.

Zara rimase in silenzio tutto il tempo, mentre Amber cercava di reprimere le occhiate curiose che le avrebbe volentieri lanciato. Si concentrò piuttosto sulla testa rossa della professoressa che aveva cominciato a parlare degli ultimi testi di letteratura.

Amber, ipotizzando ciò che stesse per succedere, abbassò la testa e finse di scrivere qualcosa sul quaderno, mentre Allison aggrottava le sopracciglia curiosa di vederla così irrequieta sul banco.

«Vorrei fare dei complimenti prima di cominciare a consegnarvi i testi corretti.» Aveva detto la professoressa.

Amber si maledisse in ogni lingua del mondo e cercava di nascondersi dietro alla schiena del ragazzo di fronte a lei. A nulla valsero i suoi tentativi.

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Where stories live. Discover now