𝐕𝐀𝐋𝐄𝐍𝐓𝐈𝐍𝐀

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Valentina si strinse nel suo vestito verde scuro, mentre dagli occhi limpidi minacciavano di uscire una serie copiosa di lacrime. «Non ci credo, Phil. Non riesco a crederci.»

Philipe, che era sempre stato dalla parte della sorella maggiore, credendo per anni che la sua assenza fosse causata dalla madre e non da un potenziale scandalo collegato ai Bass, non si sentì di commentare diversamente. «Lo so, ti capisco.»

Valentina si muoveva in cerchio per la stanza in cui si era rinchiusa impulsivamente non appena la notizia della parentela fra Camille e Chuck Bass fosse nota a tutti a quel tavolo. «Per questo per mesi non si era fatta né vedere né sentire?»

Non riusciva a comprendere, però, per quale assurdo motivo la sorella non avesse informato tutta la famiglia Williams di quella parentela. «Oh mio Dio.» Mormorò Valentina, portandosi le mani scheletriche e lunghe alla bocca. «Papà lo sa?»

Philipe scosse la testa e si sedette su una sedia. La stanza in cui si trovavano era una camera da letto del piano superiore, in cui vi erano un enorme letto a baldacchino, un tavolo rotondo con quattro sedie, un grande comò con una specchiera sopra e una statua a lato di una grossa finestra, che dava direttamente sul balcone e, poi, sulla distesa infinita del parco. «Potrebbe. Non mi stupirebbe se ci avessero mantenuto il segreto entrambi per così tanto tempo.»

Valentina avrebbe voluto controbattere in difesa della madre, ma dopotutto non poteva dire niente di diverso da quanto Philipe stesse pensando in quel momento: molto probabilmente gli unici che non sapevano niente di Bart Bass e della sua relazione clandestina con la madre, sfociata poi in una figlia illegittima, erano loro due.

I piccoli di casa.

Philipe si alzò dalla sedia con un mormorio di disapprovazione e cominciò a camminare per la stanza a capo chino, mentre Valentina aprì la finestra ed uscì sul balcone.

Philipe non dovette neanche alzare lo sguardo sul corpo della sorella minore che già sapeva cosa stesse facendo.

Valentina aveva l'abitudine di nascondersi, isolarsi quando stava male e desiderava piangere.

Per questo era uscita fuori sul balcone nonostante le fredde temperature di quella sera di dicembre.

Philipe le andò dietro e la trovò con la testa china e le mani che le coprivano il viso, mentre il suo intero corpo era scosso da pesanti singhiozzi. «Dai, vieni qui.» Le aveva detto amorevolmente Philipe, prendendola fra le sue braccia quasi fosse una bambola di pezza.

La accolse in un caldo abbraccio e lasciò che Valentina riversasse ogni lacrime sulla sua giacca. «Perché non è tornata a casa?» Aveva mormorato contro il suo petto Valentina.

Philipe le accarezzò i capelli biondi e fini e non seppe cosa dire. Non aveva una risposta a quella domanda, ma era ostinato a sapere la verità dietro a quella storia. «Siamo noi la sua famiglia, Phil.» Aveva detto Valentina, sollevando la testa verso il fratello, che, nonostante i tacchi vertiginosi, era comunque più alto di lei. «Siamo cresciuti insieme, siamo noi la sua famiglia.»

Philipe cercò di consolare la sorella, accarezzandole i capelli e stringendola a sé. «Lo so, lo so.» Continuava a ripetere.

Valentina tremò fra le sue braccia. «Sono mesi, anni che non la vediamo.» Aveva farfugliato contro il fratello, che a stento riusciva a distinguere le parole uscite dalla bocca della sorella minore. «Per quale motivo non è venuta prima da noi? Perché ha contattato prima Chuck Bass?»

Valentina non riusciva a darsi pace perché aveva sempre sognato di avere la famiglia riunita intorno a un tavolo ed ora quello sembrava essere un incubo.

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Where stories live. Discover now