𝐀𝐒𝐇𝐋𝐄𝐘

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Stava sistemando alcuni libri sulla mensola nello studio del padre insieme a lui quando sentì Allison e Zara confabulare fra di loro, entrando nel loft.

Si affacciò sull'ampio open space e le guardò curiosa. Zara aveva i suoi lunghi capelli castani che le contornavano la faccia imbronciata smossi e il corpo era coperto da un maglioncino attillato e dei pantaloni larghi che le nascondevano le gambe sode e formose.

Allison le prestava la sua completa attenzione come una mamma attenta e premurosa. La sorella maggiore sapeva sempre come comportarsi con Zara, anche quando questa era un fiume in piena.

Quella versione di Zara, però, così spenta e turbata, non era solita di lei. Cosa era successo?

Ashley ripensò immediatamente a Henry, a come lo aveva trovato poche ore prima e come fosse turbato anche lui. Non poteva essere una coincidenza.

Dan si sporse, affiancando la figlia minore e con un rapido cenno del capo mormorò; «Non cambieranno mai, vero?».

Le guardava mentre si chiudevano nella loro bolla e parlavano fra di loro, abbassando la voce e guardandosi intorno di tanto in tanto, mentre tutti gli altri sembravano essere volatilizzati.

Luis che fine aveva fatto? Ed Amber dove era finita?

«Vai a sentire cosa vogliono per cena.» Istruì Dan tornando alla sua libreria che copriva l'intera parete del suo studio nel loft -quello che un tempo era la camera da letto di sua sorella minore Jenny. «Io finisco qui.»

Ashley si voltò verso il padre e lo vide avvolto in una nube di polvere e scatoloni, tutti pieni zeppi di libri e riviste. Sghignazzò divertita. «Finisci?»

Dan sbuffò in un sorriso. «Hai ragione, non finirò entro stanotte, ma tu puoi sempre tornare a darmi una mano domani.»

«Domani?» Ripeté Ashley aggrottando le sopracciglia chiare ed indietreggiando come se volesse lavarsene le mani. «Domani non so se ci sono, papà.»

Dan continuò a guardarla divertito, mentre la piccola di casa Humphrey indietreggiava e raggiungeva il salotto del loft, dove Allison e Zara si zittirono di botto.

«Sì?» Domandò Allison squadrando la sorella da capo a piedi.

Allison non era cattiva né tantomeno voleva escludere la sorella minore, ma quello era un momento privato per lei e Zara ed Ashley sapeva bene quali fossero i suoi limiti; poteva essere loro amica, ma non avrebbe mai fatto parte del loro rapporto super intimo e segreto.

Così, tirò su un piccolo sorriso e le lasciò da sole, raggiungendo la cucina del loft per concedere loro la privacy che avevano richiesto neppure troppo velatamente.

Nonostante i metri di distanza fossero pochi, questo bastò per tranquillizzare Zara ed Allison che cominciarono a parlottare sottovoce fra di loro, creando un brusio fastidioso -ma nessuno avrebbe avuto il coraggio di ammetterlo.

Ashley sospirò e si scontrò con qualcuno mentre stava andando a prendere qualcosa da sgranocchiare dal frigorifero. «Amber!» Mormorò spaventata Ashley quando, per poco, non urtò contro la ragazza in tuta.

«Scusa.» Rispose rapida Amber guardandola coi suoi occhioni azzurri completamente privi di qualsiasi tipo di make up. «Non volevo spaventarti.»

Ashley la guardò con un cipiglio confuso in volto, poi puntò i suoi occhi sulla sorella maggiore e la migliore amica. Capì immediatamente cosa stesse succedendo e così iniziò a comportarsi con nonchalance. 

«Sono fastidiose, non è vero?» Domandò mentre prendeva una brocca di spremuta direttamente dal frigorifero del padre.

Amber si destò dai suoi pensieri e la guardò confusa. «Mh?»

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Where stories live. Discover now