𝐇𝐄𝐍𝐑𝐘

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Henry Bass aveva deciso di tornare a casa.

Ma solo per un incontro coi suoi genitori.

I signori Bass avevano dato al personale di casa un pomeriggio libero e Zara era fuori con Allison per distrarsi da tutti quei drammi che le si attanagliavano nella mente.

Dunque, erano solo loro tre ed Henry si sentì sollevato.

Per quanto si ostinasse a ripetere ai suoi genitori quanto la verità sarebbe sorta a galla, in cuor suo Henry sperava che uno scandalo del genere, che un disastro così atroce e una disgrazia così autentica non si scagliassero mai sulla sua famiglia.

Entrò a passo deciso in casa e notò subito il clima teso che si respirava.

Blair forzò un sorriso. «Henry, tesoro.» La sua voce mielosa era tremenda alle orecchie di Henry, che non riusciva a credere a quanto avessero fatto oltre venti anni prima i suoi genitori. «Abbiamo fatto preparare del cibo, hai fame spero.»

Il tavolo basso di vetro nel bel mezzo della sala era imbandito di dolci, snack e bevande, ma Henry aveva lo stomaco in subbuglio e non voleva mangiare niente.

Rimase in silenzio mentre analizzava i suoi genitori: Blair era tesa come una corda di violino nel suo completo rosso acceso, mentre suo padre era seduto sulla poltrona con un giornale fra le mani e lo sguardo assorto, segnato da qualche ruga.

«Avete pensato a quanto vi ho detto?» Domandò Henry, poi si sedette su un'altra poltrona che si trovava rispettivamente di fronte a quella del padre.

Blair in piedi in mezzo.

Chuck posò il giornale sul tavolo, coprendo parte degli snack che Blair aveva fatto sistemare e fissò il figlio come se fossero ad un meeting di lavoro.

«Sì, figliolo. Ci abbiamo pensato ed abbiamo confermato le nostre idee. Qualsiasi mossa da parte nostra sembrerebbe sospetta, così ci limiteremo ad avere un profilo basso.» Disse Chuck col suo solito tono di voce autoritario e calmo.

«Non pensate di costituirvi?» Henry aggrottò la fronte, non capendo perché volessero tenere a lungo questo segreto.

Blair impallidì solo a sentir quella evenienza. «Henry, tesoro. Pensaci. Che senso avrebbe costituirci? Si è trattato di un incidente.»

Henry vacillò. «Ma un uomo è morto.»

Chuck si alzò in piedi per versarsi un bicchiere di whisky. «Ohw, credimi. Lo so bene.» Gliene porse uno anche al figlio. «Era mio padre.»

L'occhiata truce che Chuck mandò al figlio fece rabbrividire Henry, ma non perché temesse per se stesso; semplicemente aveva riconosciuto in lui il dolore che solo la morte di un genitore può provocare.

«Nonostante fosse un uomo terribile, ho sofferto molto per la sua morte e non c'è stato giorno in cui io non mi penta di averlo affrontato su quel dannato terrazzo.» Confessò Chuck sedendosi di fronte al figlio.

«Bart era un uomo infimo, non aveva rispetto di nessuno e giocava con le persone come fossero pedine della sua scacchiera.» Ricordò Blair adirata ed Henry si rese conto solo in quel momento di quanto sua madre odiasse Bart Bass.

«La sua morte è stata orribile, ma non è colpa di tuo padre.» Lo difese Blair come aveva fatto da quando erano piccoli ed andavano ancora al liceo.

Henry rimase in silenzio metabolizzando quanto gli stava venendo detto per la prima volta in vita sua. «Cosa è successo quella notte?»

Blair sospirò, guardando il volto serio e rigido del marito che non riusciva a sopportare i ricordi di quella notte. Tuttavia, per amore di suo figlio, Chuck raccontò di come Bart lo avesse minacciato per poi attentare alla sua stessa vita manomettendo l'aereo su cui doveva salire quel giorno. Raccontò di come avevano litigato su quel tetto e di come, fino alla fine, Bart Bass non avesse avuto rispetto di niente e di nessuno, neppure del suo stesso figlio.

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Where stories live. Discover now