𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢

𝐋𝐀𝐔𝐑𝐀𝐍𝐂𝐄

Laurence entrò nella sala sentendosi tutti gli occhi addosso. Non sapeva dire se fosse solo una sua sensazione o se fosse realmente oggetto dell'attenzione di tutti i presenti in quel locale, ma, per la prima volta, desiderò di essere invisibile.

Da quando New Gossip Girl aveva rivelato a tutti la relazione segreta tra Allison e Liam, Laurence aveva cominciato a diffidare della sua persona, del suo carattere.

Lui, sempre così carico di autostima, stava iniziando a sgretolarsi per colpa di un suo amico e della ragazza dei suoi sogni.

Li individuò subito. Erano seduti su degli sgabelli, coi gomiti poggiati sul ripiano del bar che guardavano fisso davanti a sé. Non si rivolgevano neppure la parola.

Laurence si schiarì la voce quando a separarli c'erano solo una manciata di metri.

Provò a sorridere loro, ma non ci riuscì. La delusione e il tradimento erano troppo forti in quel momento per fingere che la cosa non lo riguardasse.

«Laurence.» Lo richiamò Allison con un sussurro, mentre i suoi occhi color nocciola lo scrutavano attentamente.

Liam rimase in silenzio, ma lo osservò come aveva sempre fatto; ammirazione e paura.

«Venite.» Laurence fece cenno loro di seguirlo. Aveva noleggiato una delle sale al primo piano di quel locale per avere un po' di privacy.

Liam ed Allison lo seguirono silenziosi, senza opporsi. Entrambi sapevano di essere in difetto. Quando salirono le scale, Laurence indicò una porta ampia e bianca. La aprì e li fece entrare dentro.

Era una piccola sala con divano, luci soffuse e un piano bar piccolo, ma fornito di ogni cosa. Laurence conosceva molti locali eppure quello era il suo preferito.

«Sedetevi.» Ordinò Laurence e così i due ragazzi fecero.

Liam indossava una felpa azzurrina molto più grande di lui e dei jeans chiari che gli mettevano in risalto le gambe snelle, mentre Allison un vestito largo e nero che sottolineava ancora di più le cosce magre.

La prima a spezzare il silenzio fu Allison. «Perché ci hai fatto chiamare?»

L'ultima volta Laurence era stato piuttosto schietto, categorico; non voleva più vederli. Era stato terribilmente duro e cattivo, ma Allison non poteva biasimarlo. Nessuno dei due lo faceva.

«Perché non è così facile come credevo.» Ammise Laurence, sedendosi di fronte a loro su una poltrona di velluto rosso scuro.

«Cosa?»

«Stare lontano da voi.» Chiarì il moro, guardando coi suoi occhi grigi sia Allison che Liam.

La verità era che teneva molto ad entrambi.

«Laurence.» Il suo nome scivolò dalle labbra rosate di Allison come una preghiera.

Liam si sentiva estremamente a disagio, sapendo che Allison avesse chiamato in quel modo supplichevole e amorevole Laurence per così tanto tempo.

«Liam, eri mio amico.» Laurence parlò, concentrandosi sul biondo, che aveva tutta l'aria di desiderare di essere in qualsiasi altro posto. «Mi sono confidato con te, sono stato sincero e mi sono mostrato per quello che ero e tu mi hai tradito in un modo che non penso sarò mai in grado di perdonare.»

Liam si fece piccolo piccolo, sentendosi una nullità. Non sapeva cosa dire perché Laurence aveva dannatamente ragione.

Non aveva scuse.

«Mi manca il mio amico, ma non sono ancora pronto a perdonarti. Non penso di riuscirci. Come potrei fidarmi di te?» Proseguì Laurence.

Al contrario della volta precedente, Laurence ora mostrava una calma ed una pacatezza che non sembravano adatti per la situazione. Tuttavia, Laurence aveva già abbondantemente sfogato la sua rabbia e la sua delusione in precedenza.