𝐍𝐀𝐓𝐄

124 5 0
                                    




Per Nathaniel Archibald non era mai stato un problema affrontare eventi mondani fin da quando era un ragazzino. Era stato abituato dai suoi genitori a dover fronteggiare anche situazioni scomode e numerosi scandali.

Eppure, nonostante la vasta esperienza che aveva alle spalle, Nate era ansioso di partecipare alla festa di Dan Humphrey.

I due non si parlavano già da un bel po' di tempo e, nonostante Serena lo avesse rassicurato un centinaio di volte, Nate era certo che Dan non lo volesse lì quella sera.

D'altronde, Nate era il nuovo compagno di Serena e Dan non si era ancora riaccompagnato, creando sempre una certa tensione quando Dan si avvicinava a Serena, seppur in amicizia.

Stavano parlando del più e del meno quando con la coda dell'occhio, le iridi azzurrissime di Nate si posarono su un Dan indaffarato che intratteneva più ospiti contemporaneamente.

Serena si fermò di colpo quando notò che Nate non la stesse più ascoltando. Incrociò le braccia al petto, mostrando il suo seno sodo attraverso la camicia che indossava. «Mh mh.» Si schiarì la voce, conquistando così l'attenzione di Nate.

Il biondo lo guardò confuso. «Che c'è?»

Serena sospirò prima di sciogliere le braccia e poggiarle sulle spalle di Nate nonostante fossero in pubblico. Nate non si sarebbe mai abituato alla vicinanza fra i loro corpi.

«Ti puoi rilassare?» Aveva mormorato Serena, cominciando poi ad accarezzare i capelli biondicci di Nate alla nuca.

I suoi occhioni color nocciola lo scrutavano attentamente, facendolo sentire amato e desiderato come mai prima di allora. Perché era così a disagio allora?

Vedeva come Serena lo guardasse e lo ammirasse eppure l'idea del suo ex marito che gironzolava in giro per quella Villa gli faceva rigirare lo stomaco.

«Sono rilassato.» Mentì Nate mentre il cuore gli batteva all'impazzata nel petto sotto allo sguardo di Serena.

«No, non lo sei.» Ribatté lei imbronciandosi tutta come una bambina. «Se vuoi possiamo andare a casa.»

Nate aggrottò la fronte e mormorò un; «Cosa?». Non voleva assolutamente essere un peso per Serena e sapeva che portarla via da quella festa, che per lei rappresentava il minimo indispensabile per un buon rapporto col suo ex marito, faceva di lui un problema.

Nate scosse la testa risoluto. «Assolutamente no. Rimaniamo. Io, io sto bene.» Si leccò nervosamente le labbra e si chiese quando si sarebbe abituato ad avere Serena fra le sue braccia che lo guardava come fosse l'unico al mondo.

Quante ne avevano passate! E quanto tempo era passato dalla prima volta che aveva ammesso a se stesso che Serena era per lui l'unica.

Aveva smesso di combattere contro quel sentimento così grande e ingestibile che provava per Serena da un bel po' di tempo ormai e Dan avrebbe dovuto capirlo, presto o tardi.

Dan aveva avuto la sua occasione con Serena -più di una- e le cose non erano andate. Ora Serena stava con Nate e lui non avrebbe commesso un solo passo falso perché sapeva quanto si stesse giocando.

Voleva fare le cose per bene e mentre Serena gli accarezzava i capelli, gli sorrideva dolcemente e gli raccontava qualcosa di divertente per distrarlo, Nate capì che non voleva rischiare di perderla per nulla al mondo.

Aprì la bocca per parlare col cuore in gola e la mente annebbiata da quei capelli color miele, ma venne interrotto prima che la sua voce lasciasse le sue labbra carnose.

«Eccovi!» Blair toccò distrattamente la spalla coperta di Serena e si guardò intorno nervosa. «Vi ho cercati ovunque, piccioncini.»

Nate sospirò, mentre Serena ridacchiava, sciogliendo il tenero abbraccio con Nate. «Che c'è?» Domandò all'amica come avrebbe fatto venticinque anni prima quando ancora era una ragazzina alle prese con mille ragazzi.

𝐍𝐞𝐰 𝐆𝐨𝐬𝐬𝐢𝐩 𝐆𝐢𝐫𝐥, 𝐋𝐚 𝐫𝐞𝐬𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢Where stories live. Discover now