Live To Tell

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27 Gennaio, qualcuno zittisca mia madre:

Non auguro assolutamente a nessuno di passare un pomeriggio come quello che io ho passato oggi. Indovinate di chi può mai essere la colpa? Già... mia madre.
Mia madre che prima mi chiama per una consulenza sull'abito da sposa, ma poi finisce per insultarmi, denigrarmi e ripetermi che io in confronto a lei sono solo un essere inutile e che non ho mai accettato nulla di ciò che lei mi ha dato.
Ma ripartiamo da capo:

Stamattina mi sono svegliata con un miagolio dritto dritto nell'orecchio, segno che era probabilmente tardi e un certo gattone aveva fame:
-Ziggo, ci sono, ci sono... oddio, sono quasi le nove, hai ragione a protestare... vieni, andiamo giù, che ieri ho dimenticato di prenderti la vaschettina col patè di tonno.
-Meooooowwwww...
-Dai, non offenderti. Mi faccio perdonare subito.
-Meow!
-C'è il tiramisù, per colazione? No vabbè, Azalea merita di avere una statua in giardino, dopo questa. Sì, Ziggo, arrivo, arrivo-

Sono corsa giù per le scale in vestaglia puffosa, moonboot arcobaleno pelosi e pigiama morbido nero, perchè il tiramisù purtroppo non resta lì intatto a lungo, quindi meglio correre.

In cucina, oltre a Gona e Azalea, c'era anche papà, che si è subito occupato di riempire la ciotola di Ziggo, per poi accomodarsi accanto a me. Stranamente non era ansioso o preoccupato, e non sapevo se prenderla bene o male:
-Ben svegliata, tesoro mio splendente- mi ha salutato, abbracciandomi- ti sei catapultata giù dal letto?
-Più o meno...
-Io scommetto di sì- ha ridacchiato Gona, accarezzandomi i capelli per rimettermeli in ordine- mamma, potrei...
-Non, chèrie, niente secondà povzione di tivamisù. Vovvei tenevlo pev oggi pomeviggio, se non ti dispiasce-
Gona ha sbuffato e io ho riso sotto i baffi, mentre restituivo ad Azalea la tazza di caffè vuota.

Oggi avrei avuto la prima seduta di "terapia", con Lord Drakon, diventato, purtroppo per me, il mio psicologo provvisorio.
Avremmo iniziato a comporre la storia di Panthea, per intero, servendoci dei ricordi trovati nella sala della morte, e rivelando tutti i segreti che aveva seppellito durante la sua vita.

-Ti va se resto con te?- mi ha domandato Gona, una volta tornate in camera- lo sai bene che non mi fido di quel tipo.
-Resta, resta... dobbiamo assolutamente assumere unə terapista seriə, non so quanto reggo, con Drakon.
-Per ora ti tocca accontentarti, ma ti prometto che entro l'estate farò saltare fuori qualche nome e avrai unə psicologə affidabile. D'accordo, Mal tesoro?-
Ho annuito, con gli occhi bassi, e lei mi ha baciato delicatamente sulle labbra. Cosa farei, senza la mia rossa?

Non era male, per affrontare la prima seduta di terapia, vero?Ok, scusate, lo so che vi annoio, coi miei outfit, volete che vi descriva il makeup? No, peggio ancora

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Non era male, per affrontare la prima seduta di terapia, vero?
Ok, scusate, lo so che vi annoio, coi miei outfit, volete che vi descriva il makeup? No, peggio ancora.
Riprendo il discorso, sì, non preoccupatevi.

Quando siamo entrate nella stanza del pensatoio, Drakon ci aspettava, seduto sul bordo della piscina luminosa, come suo solito, e teneva tra le mani una fiala contenente un ricordo di Panthea, il primo di una lunga serie.
Era datato sedici maggio 1944, e nel riflesso della fiala si intravedeva un bagliore rosso, segno che qualcuno era morto, in quel ricordo.

MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora