MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIA

Genie In A Bottle

14 Novembre, sono sotto shock e non poco:

Mio padre è sempre più agitato, dall'imminente arrivo di questo bambino, e non riesce nemmeno a parlare con mia madre, senza che lei sposti il discorso sulla creatura, facendolo incazzare.
Ora che le è stata comunicata la probabile data di nascita del bimbetto, è super euforica, e scassa i boccini a tutti quanti, soprattutto a mio padre, porello.
Sempre lui, però, mi sta dando una mano a ricomporre i ricordi confusi che mia madre aveva illegalmente estratto al pensatoio, e sto scoprendo cose devastanti.

Ok, vi spiego meglio, sedetevi comodə.
Quando mi sono alzata stamattina, diluviava a più non posso e mi sono avviata in cucina avvolta nella mia vestaglia nera puffosa, pigiama nero degli avengers e ciabatte a forma di gatto.
Ad aspettarmi non c'era solo il cappuccino al caramello e i muffin ai frutti di bosco preparati da Azalea, ma accanto a me si era seduto mio padre, con un'espressione terrorizzata dipinta in viso. Oddio, e adesso che stava succedendo?

-Ben svegliata, tesoro mio fuffoso- ha ridacchiato lui- intanto che mangi, posso parlarti?
-Oui, cher Theus. Basta che non la fai stvozzave, ci tengo ad aveve una vegina vivà-
Azalea non transigeva, su certe cose: non si disturba la gente mentre mangia, "pourquoi il cibo è sacvo".
E le dai torto?

-D'accordo. Ascoltami, Mal tesoro, oggi tua madre ha un appuntamento in clinica, per vedere come procede la gravidanza. Pensavo... mentre è là, potremmo sbrogliare i suoi ricordi, quelli che hai affidato a Tonya.
-Non male come piano. Avrò purtroppo bisogno anche dell'aiuto di Drakon, perchè è lui l'esperto.
-Ma quale Dvakon e Dvakon! Sfvuttiamo la bibliotecà del palazzo ed estvaviamo i vicordi lì. So come si fa, non pveoccupatevi. Ho vagione, chèrie?-
L'ultima parte di frase era rivolta a Gona, entrata in cucina in quell'esatto istante, e già con un muffin in mano.

-Esatto mamma. Ce l'hai ancora il libro dei ricordi?
-Oui, chèrie. Non è la pvima volta che mi capità di vicompovve delle memovie confusè. Tuo padve spesso estvaeva di nascostò dei vicovdi, pev lasciavli nelle mie manì, se un giovno lui avesse abbandonatò la vita tevvena...-
Azalea ha sospirato e si è asciugata una lacrima, di nascosto.
Il suo amato generale le mancava da morire ogni giorno, e spero davvero in futuro di poterlo farlo tornare tra i vivi, in cambio di mia madre. Un'anima, per un'anima.

-Quindi oggi... seduta spiritica?
-Esatto, ma règine. Andate a pvepavavvi, tutte e duè.
-Io devo... assistere quel mostro in clinica. Ha espressamente richiesto la mia presenza. Non avrò voluto questa creaturina, ma intanto sono il padre, e questa volta non esiterò a proteggerla da chi vuole sfruttarla per un colpo di stato. Giusto, Mal tesoro?
-Già. Poi però mi riveli qualcosa, tipo se è maschio o femmina, così la stampa smette di assillarmi su questo dettaglio?
-Contaci. Se tua madre inizia a inculcargli in testa i suoi ideali, e in generale gli ideali della famiglia Avery, questo nanetto non avrà un solo attimo di libertà, nella sua vita-

Ok, questa frase mi ha allarmato, e non poco.
Non conoscevo la mentalità della famiglia di mia madre, ma da quello che mi è parso di capire, sembrano fermi alla preistoria, riguardo i loro pensieri su certi argomenti.
E qui chiudo, sennò mi incazzo e sono solo le nove e venti del mattino, cerchiamo di evitare.