MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIA

Greedy

1 Ottobre, mortacci tua Drakon:

La mia salute mentale sta lentamente cedendo, e qui nessuno sembra curarsene. Nessuno, tranne Gona, mio padre, Tonya e Azalea. Drakon, al posto di aiutarmi, ha tergiversato tutto il tempo, raccontandomi una storia che io non gli avevo richiesto.
Ma evidentemente doveva essere importante... magari mi servirà per ingannare mia madre ed esiliarla finalmente dal mio regno. Almeno spero...

Ok, ricominciamo:
Stamattina, quando mi sono alzata, mi sentivo leggermente meglio, rispetto ai due giorni precedenti. Certo, avevo intensificato le terapie con Tonya, ed evitavo persino di guardare in faccia mia madre, che spendeva il suo tempo a rimirarsi allo specchio e farsi dipingere ritratti dove metteva in mostra il pancino da quasi quarto mese.
Se già il suo narcisismo era patologico, ora rasentava il disgusto allo stato puro... no, non devo pensarci, o mi sale il crimine.

Ziggo mi aspettava ai piedi del letto, e quando mi sono chinata per accarezzarlo, lui mi ha leccato la mano, segno che gli mancava farsi coccolare da me:
-Sì, tranquillo, sto meglio... sto... meglio.
-Meow!
-Hai fame? Andiamo giù?
-Meooooowwww, meow!
-No vabbè, fantastico. Corriamo giù allora-
Azalea aveva appena sfornato i brownies al cioccolato bianco e caramello salato, e se ne volevo uno dovevo schizzare in cucina alla velocità della luce, prima che si raffreddassero, o una certa personcina me li rubasse, ma non faccio nomi.

E di nuovo ho parlato troppo presto, come volevasi dimostrare.
-Buongiorno, Mal tesoro. Sto solo assaggiando, tranquilla.
-Da quando ti sfondi di dolci così tanto?
-Io? È l'unico dolce che mangio in tutta la giornata!
-Ah, scusami, Gona. Adesso passami il mio piattino, che sennò non assaggio una sega.
-Subitò, ma règine- si è intromessa Azalea, piantandomi due brownie e la mia tazza di caffè davanti al naso.
Quanto capisco Gona... questi dolcetti sono la fine del mondo, chissà come ho fatto a sopravvivere venticinque anni della mia vita senza di loro?

Mentre finivo di mangiare il mio brownie, papà ha fatto irruzione in cucina, sull'orlo di una crisi di nervi:
-Hai un momento, piccola mia?
-Anche più di uno. Se è qualcosa che riguarda mamma, e a giudicare dalla tua faccia credo di sì, sappi che puoi confidarlo a tutte e tre. Dopotutto questo è il club "abbasso mia madre".
-Bella battuta, Mal tesoro- ha sghignazzato Gona, abbracciandomi, senza smettere di ridere.
-Pavla puve, cher Theus. Nessuno ti giudichevà qui- ha concluso Azalea, dopo l'onda di risate.

Papà ha sospirato e si è seduto accanto a me:
-Ho scoperto che negli scorsi giorni, tua madre è entrata nel pensatoio, senza la tua autorizzazione, perchè "tanto sta male, figurati, ogni due per tre ha qualcosa".
-Sto male per colpa sua, mica lo capisce, oh.
-Gliel'ho detto, ma lei, al solito, ha finto di non sentirmi e ha scassinato la porta della sala, con un incantesimo. Adesso, non so se è ancora messa così, ma so per certo che Lord Drakon ne sa più di me. In fondo, lei l'ha corrotto-
Mio padre ha pronunciato l'ultima frase sottovoce, come se avesse paura che mia madre stesse origliando, alla porta della cucina. E infatti eccola lì, sdraiata sul divano, con un abito verde prato anni sessanta che risaltava la pancia, come se quasi si vantasse del fatto di essere incinta.

Io e Gona ci siamo smaterializzate in camera nostra, senza manco fare caso a lei, e io mi sono rintanata nella cabina armadio. Volevo chiarire ad ogni costo quella situazione, perchè mi ero rotta le palle di mia madre, del suo intrufolarsi dove non le era permesso, del suo fare annunci non autorizzati e del suo mettermi a disagio davanti al mio popolo. Per non parlare del far incazzare chiunque tentasse di avere uno straccio di conversazione con lei... prima fra tutti la sottoscritta.