Dollhouse

75 10 201
                                    

13 Marzo, pure Tris schifa mia madre:

Il mio fratellino non ha nemmeno un mese, eppure ha già capito con chi ha a che fare.
Oggi ha passato un'intera mattinata con mio padre, fino a quando non ha iniziato a piangere perchè aveva fame, e guai a dargli il biberon, "perchè fino ai sei mesi lo allatto io, non osare avvicinargli altro", cit.

Se prima credevo di odiare mia madre, ora è addirittura peggio, voglio esiliarla il prima possibile e garantire a Tris una vita tranquilla, almeno a lui.
Perchè la mia... lasciamo perdere, va...
Sì, sì, ok, sedetevi comodə e comincio a raccontarvi.

Stamattina diluviava da matti, perciò mi sono svegliata col rumore della pioggia battente sul vetro della finestra di camera mia, e non avrei potuto desiderare di meglio.
Ziggo se ne stava rintanato sul davanzale, e quando mi ha visto in piedi, è venuto verso di me, miagolando.
-Che c'è da fissarmi così? La pioggia mi trasmette tranquillità, sai? Dovresti prendere esempio.
-Meowwww...
-Giusto, prima si fa colazione. Bustina di pollo con salsa?
-Meowww, meow!
-Perfetto. Avviso Azalea che stiamo arrivando. Sono le otto e venti, immagino che Tris abbia già mangiato, perchè se devo far colazione con mia madre che rompe le palle, non ci sto-

Fortunatamente, ad aspettarmi in cucina, c'erano Gona, Azalea, e mio padre, con Tris in braccio. Fiuuuu... scampata bella.
-Buongiorno tesoro mio splendente- mi ha salutato papà- vorrei abbracciarti, ma... ho le mani occupate.
-Ci penso io, non preoccuparti- gli ho risposto, abbracciandolo.
Tris mi ha sorriso e ha tentato di acchiappare una ciocca dei miei capelli, fallendo miseramente.
-No, piccolino, non tirare i capelli a tua sorella!- lo ha rimproverato mio padre- andiamo di là sul divano, così magari sta buono, e vi fa mangiare in pace. A dopo-

Azalea mi ha piazzato davanti al naso una fetta di plumcake ai frutti di bosco e un bicchiere di the matcha caldo, sospirando.
-Theus è un padve natò, vagazze... non è da tutti esseve come lui. Se viesce a dave qualche vegola a quel bimbo, savemmo già più tvanquillì. Stamattina ha già pianto di menò.
-Dite che mia madre sta iniziando ad allentare la presa?
-Macchè! Dovevi vederla mezz'ora fa. Si è accomodata sul divano con tuo fratello, per allattarlo, e ha preteso silenzio totale fino a quando lui non si è staccato- ha borbottato Gona, sorseggiando il suo the- ma guarda te...
-Sta roba mi sta urtando parecchio, ti avverto. Ok, ho capito, lui non vuole stare di là, perchè vuole vedere gente, ma non puoi esigere che nessuno fiati per... venti minuti. Sei pur sempre in una famiglia, ci sono altre persone con te, puoi dire di muoversi piano e parlare sottovoce, ma non puoi silenziare tutti come se avessi un telecomando in mano-

Azalea si è seduta davanti a noi, con la sua tazza di the, e ha annuito, sentendo la mia ultima frase.
-Pensa, Règine, è stata in ballò quasi tve quarti d'ova, altvo che venti minutì. E quel bimbetto mangià quattro voltè al giovno! Alle otto di mattinà, a mezzogiovno, alle quattro e alle otto di seva, ogni voltà sta lì mezz'ova o più.
-Boia. Prima o poi starà male, se lo fa mangiare così tanto.
-Io ho pvovato a favle notave che secondò me Tvis eva saziò, ma leì mi ha cacciatò vià. Mi ha accusato di volev gettave una maledizionè su suo figliò, quella pazza sclevata-
Non avevo mai visto Azalea tanto infuriata, e a quanto pareva, nemmeno Gona.
-Mamma? Cosa ti sta succedendo?- le ha domandato, impaurita.

Lei ha scosso la testa e ha abbozzato un sorriso.
-Nullà, chèrie. È solo che il compovtamento di Tamsin peggiova sempve di più, e sono cevta che anche il bambinò ne visentivà, tva qualche tempò.
-Se prima era difficile dialogarci, ora non le si potrà più dire niente, nel vero senso della frase- ha aggiunto Gona.
-Già che ci sono, io andrei a vestirmi, non sia mai che poi la bastarda abbia bisogno di ricordarmi che sono inferiore a lei per un qualunque motivo- ho esclamato, sarcastica.

Sono tornata in camera e ho frugato nella mia cabina armadio, alla ricerca di un abito o di una jumpsuit e di un paio di scarpe o stivali che non avessi già indossato.
E fortunatamente... ne ho trovato uno.

MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIAWhere stories live. Discover now