Everything I Wanted 🩸

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1 Aprile, ditemi che questo è un pesce d'aprile:

Tra quindici giorni è il mio compleanno, e non ho mai desiderato così fortemente che quel giorno arrivasse.
Ho bisogno di affetto, di regali, di avere accanto qualcuno che mi voglia bene, e che soprattutto mi liberi dall'istinto omicida che provo nei confronti di mia madre, perchè non fa altro che denigrarmi, e spezzare in due quei miei neuroni ancora sani.
Per non parlare della seduta psicologica di oggi... è stata traumatizzante, a dir poco.
Sì, sì, ora vi racconto:

Stamattina, siccome non pioveva, ho deciso di passare al tempio degli dei, dove si sarebbe celebrato il matrimonio dei miei, visto che ormai mancava sempre meno.
Mia mamma, alla fine, si era accontentata dell'abito azzurro che le avevo proposto (vedi il capitolo precedente), ma avevamo trascorso tutto il mese di marzo a litigare per il ricevimento e l'addobbo del salone delle feste: lei voleva un pranzo di otto portate, super ricco, una torta di cinque piani, e quintali di doni.
Ma che cazzo, non sei una diva del cinema, sei mia madre, non hai nemmeno un titolo regale, e pretendi robe che manco fossimo in una serie tv ambientata nell'ottocento?!

Mio padre, ovviamente, desiderava un ricevimento più semplice, perchè di sicuro io tutto quel cibo non lo mangio, Tamsin tesoro, e nemmeno il resto degli invitati, perciò ridimensionati.
Ha discusso di più lui, di me, con mamma, e questo è un buon segnale, vuol dire che sta iniziando a capire chi ha davanti e di conseguenza a ribellarsi.

Mi sono svegliata verso le nove, e Gona mi aspettava, seduta accanto a me, sul letto:
-Tutto bene, Mal tesoro? Stanotte mi è sembrato di sentirti urlare... altro incubo, vero?
-Sì, purtroppo. Mia madre mi perseguita pure nel sonno. Non ce la posso veramente fare...-
Sono scoppiata a piangere, per il nervosismo, tra le braccia della mia rossa, che mi ha immediatamente baciato, per poi asciugarmi le lacrime. Bel modo di cominciare la giornata...
-Mal, respira... ti prego, respira... eri sobria da un mese, non ricascarci, respira ti prego...
-Sto respirando. Sto... sto respirando.
-Ottimo, tesoro. Vai a cambiarti, io aspetto qui-

Sono tornata a vestirmi di rosa, dopo un periodo di verde, viola, rosso, arancione, e moooolto nero

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Sono tornata a vestirmi di rosa, dopo un periodo di verde, viola, rosso, arancione, e moooolto nero.
Credo che il rosa sia definitivamente il mio colore felice... almeno, così mi ha detto mio padre, che aveva fatto capolino nella mia camera mentre mi truccavo, e si è seduto sulla poltroncina accanto alla specchiera.

-Guardati, amore, non sei stupenda in rosa?
-Non esagerare adesso, papà.
-Mal, ha ragione, il rosa ti illumina- mi ha sussurrato Gona, passandomi la mia amatissima palette Chocolate Marble.
-Sarà...
-Intanto dona molto di più a te, che a tua madre- ha ridacchiato mio padre. A momenti sbavavo con la tinta labbra, per quanto ho riso...
-Questo sì che è parlare, Polytheus. Hai riacceso il sorriso di tua figlia con una frase, pensavo di riuscirci solo io, ultimamente- ha esclamato Gona- sei perfetta Mal tesoro. Andiamo giù adesso, che mia mamma ti ha preparato il cappuccino al caramello-
Non c'era bisogno che me lo ripetesse due volte: sono scattata in piedi e ho raggiunto di volata la cucina.
Il cappuccino non aspetta nessuno...

MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIAWhere stories live. Discover now