Dark Horse

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31 Gennaio, è tornata una persona:

Ho ricevuto una visita a sorpresa, oggi... e indovinate da chi?
Esatto... proprio da lei, Violetta! Ve la ricordate?
La piccola vedova, che aveva deciso di ritornare tra i babbani, dopo averci aiutato a sconfiggere Rixel.
È tornata dopo quattro anni, a Dystopia, e spero di avere anche il suo supporto, dato il periodo di merda che sto passando...
Sì, sì, vi spiego meglio.

Stamattina mi sono alzata, dopo che qualcuno ha fatto irruzione nella mia camera, e no, per fortuna non era mia mamma.
-Buongiorno, Mal tesoro... - mi ha mormorato Gona- non ti ho svegliato, vero?
-No... dimmi tutto.
-Ti aspetta una persona, giù in cucina... qualcuno che non vedevamo da tanto.
-Oddio, chi?
-Se ti sbrighi, lo scopri. Dai, tesoro, andiamo-
Mi ha dato un lieve bacio sulla fronte, ed è uscita dalla stanza.
Ok, chi poteva essere?

Mi sono fiondata in cucina, ancora in pigiama, vestaglia e pantofole, e seduta al bancone a chiacchierare con Azalea, c'era una ragazza dai lunghi capelli viola, un abito nero, collant floreali e stivaletti con tacchi a spillo.
Non appena si è girata, ho sussultato:
-Violetta? Sei proprio tu?
-Indovinato... maestà, ahahahahaha... non mi hai riconosciuto?
-Sono quattro anni che non ti vedo, permetti di no?
-Vabbè, te lo concedo-
E tutte a ridere.
Quanto mi era mancata quella piccola vedova ribelle...

-E pev festeggiave questo vitovno, cheesecake al mivtillò e cafè con pannà pev tuttè!- ha esclamato Azalea, posando tre piattini davanti al naso.
Che dire... avrei dovuto raccontare a Violetta tutte le novità dell'ultimo anno, compresa la mia tremenda situazione familiare, che fortunatamente non aveva registrato ulteriori peggioramenti. Almeno quello, dai...

-Tua mamma sforna delizie del genere tutti i giorni?- ha chiesto Violetta a Gona, incredula- ma magari lo avesse fatto la mia...
-Chèrie, l'unica cosà che ho sfovnato di divevso da un piatto, è seduta alla tua destva. Mi sembva di avev già dato abbastanza, o mi sbagliò?
-No, mamma- ha borbottato Gona, sentendosi tirata giustamente in causa.
-Invece mia madre non ha ancora smesso di dare, purtroppo per lei. A sentire Layla, l'erede potrebbe nascere già tra un mese.
-Uh, speviamo. Quel povevo essevino avvà la vita condannatà, se non leviamo i potevi a ta mère!-
Violetta ha sussultato, e per poco non si strozzava col caffè.
Ti spiego meglio dopo, le ho mimato io, avendo la bocca piena.

Oltre a quello, c'erano anche i nuovi ricordi da sbrogliare, ma Tonya non era a buon punto, stavolta: il contenuto di quelle boccette si stava rivelando ostico, da dividere e riassemblare.
Chissà se Violetta poteva darci un aiutino?

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Avevo bisogno di una robusta dose di rosa, per affrontare questa giornata, e chi può darmelo meglio di un abito dell'ultima collezione di Ermanno Scervino? Nessuno, ovvio

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Avevo bisogno di una robusta dose di rosa, per affrontare questa giornata, e chi può darmelo meglio di un abito dell'ultima collezione di Ermanno Scervino? Nessuno, ovvio.
A tutto quel rosa avevo opposto i miei stivali neri di Valentino, collant a fiori neri e un diadema di cristalli e perle.
-Direi che il tuo stile non è affatto cambiato, Mal...- ha sentenziato la piccola vedova, sorridendo.
-E non hai ancora visto il trucco, cara. Lì è diventata fenomenale, non c'è sguardo che non mi faccia cascare dritta ai suoi piedi e non mi faccia ricordare quanto io la ami- ha aggiunto Gona, mandandomi un bacio da lontano, approfittando del fatto che mi stessi spalmando la mousse detergente mintmelt di Elf.
-Ti vedo, e ti sento, sai?- le ho fatto notare, ridendo.

MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIAWhere stories live. Discover now