Just Like Fire 🩸

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23 Gennaio, Azalea ti vogliamo bene:

Oggi ho conosciuto le vere origini di Azalea, e di conseguenza anche di Gona. Seriamente sono imparentate con una delle famiglie più famose dell'universo? Ceh, adoro.
No, non sono quelle che vedete nella foto iniziale, purtroppo... ma vi racconto meglio, aspettate.

Stamattina, quando mi sono alzata, un tuono ha scosso le pareti della mia camera. E cosa sarà mai, un temporale in pieno gennaio? Ormai ero abituata.
Non ero ancora però abituata a non avere più nessuno che miagolasse, per svegliarmi, e dire che erano passati quattro mesi... ma non voglio un altro gatto, per ora, sto finendo di superare il lutto adesso, posso pensarci con calma.

Quando sono scesa in cucina, Azalea stava versando una potente dose di cappuccino al caramello nella mia tazza.
-Bonjour ma règine, Tvis è appena andatò all'asilò. Tuo padve tovna tva poco, se hai bisogno di lui.
-Tranquilla, è di te che ho bisogno oggi. Quei cupcake alla banana sono per me?
-Oui, chèrie. Ma fille ne ha già mangiato uno. Dovevi pavlavmi di qualcosa di impovtante, Règine? C'entvano i vicovdi oscuvi?
Non le ho risposto subito, perchè stavo masticando il deliziosissimo cupcake, seguito da un sorso di cappuccino.

-Hai indovinato. Mi stavo chiedendo quali fossero le tue vere origini, se tipo discendi da qualche famiglia di maghi... perchè il fatto che tu sia una nativa, ma hai poteri magici, cosa che quasi nessuno di loro ha, mi ha acceso una lampadina in testa.
-A Panthea facevo pauva. Non ho mai capito parce que.
-Manco io, non ti preoccupare.
-Te lo dico io, Mal- mi ha interrotto Gona- mia madre non era la stupida babbana che Panthea credeva. Era una strega dall'intelligenza astrale e dai mille segreti, molto più potente di quella stronza mascherata. E lei aveva paura che la mettesse in ombra, così come me.
-Tale madre, tale figlia, proprio. E vi ha trattate una peggio dell'altra, come volevasi dimostrare.
-Règine mevita di sapeve, ma chèrie. Vi aspettò in bibliotecà-

Sono corsa in camera mia a prepararmi, finita la colazione, perchè ormai i ritrovi in biblioteca significavano solo una cosa: seduta spiritica!

Ho sempre voluto indossare un tailleur di Chanel, sono spaziali, peccato che lo siano pure i loro prezzi, visto che per un modello presentato all'ultima sfilata invernale (fatta tre giorni fa), abbiano sparato duemila euro, come prezzo di lancio

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Ho sempre voluto indossare un tailleur di Chanel, sono spaziali, peccato che lo siano pure i loro prezzi, visto che per un modello presentato all'ultima sfilata invernale (fatta tre giorni fa), abbiano sparato duemila euro, come prezzo di lancio. Definirlo "esagerato" era poco.
Ma fortuna che in questo periodo, Vestiaire Collective se ne esce con le esposizioni vintage, di vari brand, tra cui anche Chanel, e grazie a mio padre e alla sua maestria nella contrattazione poco legale, questo tailleur fucsia del 1966, sì avete letto bene, è approdato nel mio armadio.

Al contrario, gli stivaletti dorati di Jimmy Choo e il diadema com le rose mi sono stati regalati a natale, da Violetta e Azalea, e si abbinavano perfettamente con il mio tailleur.
Il tutore nemmeno mi dava noia, perchè non si impigliava nella gonna, come invece temevo, perciò potevo tranquillamente passare alla skincare e poi al trucco.

Dunque, primer occhi di Elf messo, ora mi serviva una palette che avesse un colore simile, o addirittura uguale a quello del tailleur, e indovinate un po'? Ne avevo una, in fondo al cassetto, di BH, che non avevo mai proprio aperto, eppure non era nuova.
Si chiamava Aurora Lights, risaliva almeno a due anni prima, e aveva al suo interno diciotto colori pazzeschi, perchè non ho mai voluto guardarla? Davvero, non mi capisco, a volte.

MAL 2 - KINGDOM OF DYSTOPIAWhere stories live. Discover now