Sequel di "MAL - A WITCH IN CENTOPIA".
"Ho ancora troppe domande nella mia testa, molti conti in sospeso da chiudere e la mia salute mentale continua a traballare. Devo assolutamente stabilire un maledetto ordine, nella mia vita".
Diventata ufficial...
Esatto raga, è nato stamattina... e mia madre si è accaparrata l'attenzione della stampa al completo. Sì, ma per cinque minuti, grazie al multiverso. Sono ancora abbastanza scioccata dalle sue dichiarazioni, e credo dovrò lottare per salvare quella povera creatura dalle grinfie di mamma... ma aspettate, riparto da capo.
Mi sono svegliata prima del solito, stamattina (beh, erano le otto e dieci, non tanto prima), e ho notato che intorno a me regnava un insolito e inquietante silenzio. E già si partiva male. Ho deciso di fare la skincare mattutina da subito, prima che un qualunque imprevisto mi impedisse di sistemarmi dopo la colazione, come al solito. Ah, dimenticavo: mia madre è ricoverata alla clinica reale da una settimana, perchè "sentiva che il bambino stava per nascere" e "non doveva farsi cogliere impreparata". Cosa diamine significava, lo sapeva solo lei.
Gona e Violetta sono entrate di corsa in camera, peccato che io fossi nella cabina armadio e stessi cercando qualcosa da mettermi addosso. -Mal? Ci sei, tesoro? Abbiamo due cosucce da dirti...- ha esclamato la rossa, bussando alla porta della cabina. -E sarebbero? -Primo, è pronta la colazione... -E secondo...- ha aggiunto Violetta- tuo padre è appena volato in clinica, perchè tua madre sta per partorire- In quel momento ho perso almeno dieci anni di vita, e non sto scherzando, manco per niente.
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Ho acchiappato la prima jumpsuit e il primo paio di scarpe che ho trovato davanti a me, più un diadema di foglie d'oro e cristalli, e sono uscita dalla cabina, ancora sotto shock. -Tranquilla, Mal, respira...- mi ha sussurrato Gona, abbracciandomi- ancora non è nato, ok? Adesso sistemati e poi andiamo giù-
Ho creato un makeup abbastanza semplice, servendomi del primer occhi di Sheglam, di un ombretto giallo più glitter abbinati dalla palette Splashy Candies di Ucanbe, eyeliner di Rem beauty, mascara Sexy Lashes di Astra, una tinta labbra rossa metallica di Vip Makeup, e una doccia di spray fissante Hydra Matte di Revolution Pro. Il giallo non era uno dei miei colori preferiti, ma poco mi importava, di sicuro sarei stata assaltata dalla stampa e dovevo rendermi presentabile, non devastata da ciò che mi avrebbe causato quella creaturina.
Siamo arrivate in cucina pochi minuti più tardi, e Azalea ci ha accolto con un cappuccino al caramello e i suoi leggendari cookies al doppio cioccolato: -Bonjour, chèries... ancova non è natò, l'evede. -Come fai a saperlo, mamma?- le ha domandato Gona, afferrando un cookie, e la sua tazza di cappuccino. -Vista supeviove, chèrie. Règine, tua madve è fin tvoppo tvanquillà, pev esseve una che sta avendò un figlio. -È pienamente consapevole che sta facendo tutto questo solo per dispetto alla sottoscritta, e per avere un giorno la gloria che ha sempre cercato. Ma sai che c'è? Non avrà mai un cazzo, fino a quando sono viva. -Ed è pev questo che le somministvevò il filtvo depotenziatove, dopo la nascità dell'evede. Non se ne accovgevà nemmenò-
Hai capito Azalea? È riuscita a tradurre la formula di un incantesimo complicatissimo e rischiosissimo in una pozione inodore, insapore e incolore, che sembrerà acqua normale, e invece è un intruglio che toglierà per sempre i poteri a mia madre e chissà quando se ne renderà conto, occupata come sarà col bambino. Perchè se lo tratta come ha trattato me da piccola, temo seriamente per la sua incolumità... sua, del bambino, ovvio, ahahahahaha...
