•Cinque• Palais Princier

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Davanti a me, la stretta strada si apre in una continua salita, nel mentre che tengo le mani intorno al volante della mia Ferrari 488 Pista Spider diretto verso Palais Princier, la residenza della famiglia reale monegasca.

In origine il Palazzo fungeva da fortezza medievale e solo dal secolo scorso questo è stato rivalutato, rendendola a mio parere una delle costruzioni più belle del Principato; tuttavia, se i nuovi marmi, affreschi e decorazioni l'hanno reso irriconoscibile, la sua posizione non cambia, rimanendo quindi a sorvegliare la città dall'alto della Rocca, esattamente laddove era stata costruita per fungere da punto strategico di vedetta per le navi nemiche che provenivano dal mare.

Vista la sua storia, è un'ovvia conseguenza il fatto che la strada per arrivarci sia del tutto in salita, resa tuttavia particolarmente suggestiva grazie al panorama mozzafiato sul porto che si apre alla mia sinistra, mentre a destra una folta vegetazione; a quest'ora non è particolarmente trafficata, infatti sono più che certo che ci sarebbe un silenzio assordante se non fosse per mio fratello Arthur, il quale continua a parlare incessantemente mentre è seduto sul posto al mio fianco.

-Vuoi conquistare il Principe e convincerlo ad ospitarti a Palazzo per vestirti così?- il più piccolo dei Leclerc mi scruta sogghignando mentre io continuo a guidare, stufo della sua ennesima provocazione.

-Potrei dire lo stesso di te- ribatto, dal momento che anche lui indossa l'elegante smoking in vista del gala di questa sera; in effetti i nostri completi sono praticamente uguali, con l'unica eccezione che mentre io ho scelto di indossare la cravatta, Arthur ha deciso di lasciare i primi due bottoni della camicia fuori dalle asole.

Non credo nostra madre sarà d'accordo con la sua scelta, ma d'altronde non è la prima volta che Arthur dimostra la sua insofferenza verso i completi eleganti; fosse per lui vivrebbe in tuta, meglio ancora se da corsa.

La sua ostilità credo sia nata con lui; se ci penso, potrei giurare di sentire ancora le grida di nostra madre che lo rincorreva per tutta casa solo perchè Arthur continuava a scappare, dal momento che si rifiutava di voler indossare il completo da paggetto che i nostri zii avevano scelto per lui in vista del loro matrimonio. Al tempo aveva sei anni e nessuna voce in capitolo, per cui non so quali speranze abbia adesso che di anni ne ha ventitré.

-A me però sta meglio, mentre tu assomigli ad un pinguino- mi prende nuovamente in giro, al che gli rifilo una gomitata nel fianco, per poi aggiustarmi distrattamente i capelli con una mano mentre tengo l'altra salda sul volante.

-Stanno bene, se ti può far star meglio- mi suggerisce e io rido ancora; tra i tre credo di essere quello che è più ossessionato dai capelli, e puntualmente sempre il più spettinato.

Un oltraggio, visto il fatto che nostra madre ha un salone.

-Notizie di Lorenzo?- cambio argomento, perché per quanto voglia bene a mio fratello quando trova un motivo per cui prendermi in giro è davvero difficile farlo smettere.

The Crown|| Charles LeclercWhere stories live. Discover now