Elisabeth non è mai stata solo Elisabeth; da tutti infatti è conosciuta come Elisabeth Charlotte Marie Reynaud, marchesa di Baux e principessa ereditaria di Monaco.
Sin dalla sua nascita è stata educata ad essere impeccabile; ancora adolescente ini...
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-Allora? Hai deciso se verrai a Genova questo weekend?- mi chiede la mia migliore amica, mentre sposta il suo cavallo in L4, attentando alla mia regina che per sua sfortuna le ha già divorato metà dei pezzi.
-Ti ho già detto di no, Phi- ribatto, muovendo la torre per proteggermi dal suo attacco -Philippe ha già prenotato il ristorante per sabato sera-
-Il principino prende l'iniziativa, si salvi chi può, potrebbe cadere il mondo!- esordisce lei con fare particolarmente drammatico, senza neanche provare a nascondere la sua ormai totale insofferenza nei confronti del mio fidanzato che, forse, si è reso conto della sua assenza e ha detto di volersi far perdonare adeguatamente.
Come se non fossi stata io quella che è andata a letto con un altro uomo.
-Sei una cretina- la rimprovero, mentre continuiamo a giocare a scacchi, tentando così di sviare il discorso.
Tra poco Sophie partirà per Genova e vi rimarrà per un paio di settimane per questioni lavorative, dunque abbiamo deciso di trascorrere il pomeriggio insieme dal momento che presto saremo separate a lungo e, tra i miei impegni e i suoi, è probabile che ci dimenticheremo addirittura di scriverci dei messaggi.
Quando due ore fa la mia migliore amica è piombata nel mio studio, sul desktop del mio computer c'erano aperte fin troppe pagine; il file excel per il Gran Premio di Monaco, diverse richieste di finanziamenti, colloquio e inviti a vari eventi che mi stavano facendo girare la testa, ragion per cui non ho esitato a lungo prima di chiudere tutto e sedermi alla scacchiera insieme a Sophie così da distrarmi dal lavoro.
Non c'era bisogno di chiarire per quale motivo fosse lì, anche se lo sapevamo entrambe.
Da questa mattina, infatti, diverse pagine di gossip riguardanti la Formula Uno hanno postato dei video raffiguranti Charles, che questo weekend era impegnato nel weekend in Arabia Saudita, in particolare mentre entra nel suo hotel a notte fonda con una ragazza, la stessa che viene inquadrata nel paddock durante la gara, nonchè qualche giorno prima nella sua macchina a Maranello e poi fuori dall'aeroporto di Nizza e il cui nome è inequivocabile; Fleur Roux, la modella di cui mi aveva parlato il giorno del nostro incontro.
Avevo tanto lavoro da svolgere, ma credo di essere rimasta imbambolata a guardare quei video per almeno mezz'ora, esaminando ogni singolo fotogramma nella speranza che fossero solo coincidenze, ma i loro gesti e i loro sguardi dicono il contrario: ero ben consapevole del fatto che si stessero frequentando, ma dopo tutto quello che è successo a casa sua immaginavo che avesse deciso di mettere la parola fine a quella storia.
Dopo quella notte, le sue parole sussurrate, la volontà che il sole non sorgesse mai solo per non mettere fine a quel nostro unico momento dal sapore magico e proibito insieme, non sono riuscita a rispondere alle chiamate di Philippe per due giorni, temendo che sarei scoppiata in lacrime solo sentendo la sua voce: in parte erano sensi di colpa, ma dall'altra c'era la dura consapevolezza che neanche nei nostri momenti migliori sono riuscita a provare ciò che invece ho vissuto con Charles.
