•Ventisette• Terapia d'urto

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Il Motorsport ha fatto parte della mia vita da prima che me ne potessi rendere conto, per cui crescere con persone che acclamavano il mio nome e il mio talento è stata una naturale conseguenza della mia scelta, ma la verità è che nonostante tutto la mia cerchia è rimasta estremamente ristretta e i miei migliori amici sono gli stessi dalle elementari, conosciuti tutti quando eravamo così piccoli da non potersi ricordare il giorno esatto del nostro primo incontro.

Sono passati vent'anni, adesso ognuno ha la sua vita, la sua professione, le sue relazioni e la sua famiglia, ma nonostante le divergenze e le discussioni la nostra amicizia è rimasta estremamente solida, un'unità che tuttavia ho rischiato di disintegrare il giorno in cui ho infranto uno dei comandamenti non scritti tra gli amici; provarci con la sorella di uno di loro.

Eppure, io con Nicole non ci ho solo flirtato per scherzo: l'ho portata fuori a cena all'insaputa di suo fratello, ci siamo frequentati per mesi all'oscuro di tutti, mi sono innamorato di lei, ma le bugie hanno le gambe corte e le parole non dette ancora di più.

Ricordo come se fosse ieri il capodanno peggiore della mia vita, quello del duemiladiciotto; io e i ragazzi avevamo affittato una villa sulle Dolomiti per salutare insieme il nuovo anno, dal momento che neanche un mese prima era stato ufficializzato il mio esordio in Formula Uno e farmi vedere ubriaco in discoteca non sarebbe stato il miglior modo per iniziare la mia carriera.

Con noi c'erano anche dei nostri amici e persone di fiducia, tra cui Nicole; eravamo fin troppo ubriachi e non siamo stati cauti a nascondere la nostra relazione, per cui Riccardo si è insospettito della nostra improvvisa sparizione e ha fatto irruzione in una delle stanze al piano superiore, dove mi ha trovato a letto con sua sorella, entrambi nudi con lei che ondeggiava furiosa su di me mentre io avevo le mani sul suo seno.

Credo di aver ancora dolore al naso per il pugno che mi tirò qualche istante dopo, non appena Nicole si coprì con le lenzuola, al quale tuttavia io non risposi perchè non ero nelle condizioni di farlo; non per la sbornia, ma perchè ero consapevole della mia colpa.

Non ci siamo parlati per settimane, i nostri amici hanno provato in tutti i modi a farci riconciliare, ma quando un mese dopo lui mi diede l'occasione di spiegarmi comprese che volevo fare sul serio con sua sorella e mi ha perdonato, con la promessa che mi avrebbe ridotto ad un vegetale nel caso in cui l'avessi tradita.

Con Nicole sono stati cinque anni di alti e bassi, non posso negare che probabilmente a causa della mia assenza l'abbia fatta soffrire, ma non le ho mai mancato di rispetto, né mai lo farò, anche se non sono più innamorato di lei; con lei sono diventato un uomo, è stata la mia complice e la mia ancora, per cui anche se non stiamo più insieme continuerò ad esserle immensamente grato.

Con gli anni abbiamo imparato a ridere alle vicende avvenute durante quel capodanno, ma nonostante diventassi rosso dall'imbarazzo ogni qualvolta ne parlassimo, sono certo che niente sarebbe stato paragonabile alla sensazione che ho provato quando ho rischiato di essere scoperto a letto con la mia principessa niente di meno che da suo padre.

The Crown|| Charles LeclercWhere stories live. Discover now