•Trentacinque• Polaroid

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-Quindi hanno risolto?- chiede curiosa Sophie, seduta comodamente di fronte a me mentre sorseggia il suo Martini che, secondo lei, "ad alta quota è più buono che a terra"; abbiamo trascorso l'ultima ora del volo parlando della situazione di Edward e Meredith, dal momento che il nostro amico ha trovato il coraggio di incontrare sua moglie dopo aver trascorso settimane lontani.

Sophie non ha studiato con noi in Inghilterra, preferendo piuttosto frequentare la facoltà di giurisprudenza in Italia per poter esercitare nel Bel Paese, ma ogni qualvolta ne avesse l'occasione era solita fare una delle sue visite a sorpresa ed io ero quasi sempre in compagnia di Edward; inizialmente ne era quasi gelosa, ma quando ha avuto l'opportunità di conoscerlo si è resa conto del fatto che fosse impossibile non stringere amicizia con lui e ha accettato che ad Oxford lui ricoprisse il ruolo che ha sempre rivestito lei a Monaco.

Non avrei voluto raccontare la sua condizione senza che fosse lui a darmi il consenso, ma è da due settimane che Edward ascolta ininterrottamente canzoni strappalacrime di Adele su Spotify e Sophie è pur sempre un avvocato brillante: non le sfugge nulla, per cui avendo letto le notizie le è bastato fare due più due e non restava che dirle i dettagli.

Edward, al contrario, ha apprezzato il fatto che Sophie ne sia venuta a conoscenza, tanto che da un paio di giorni il nostro gruppo whatsapp, che una volta era funzionale solo ad organizzare festini universitari ad alta densità alcolica, adesso si è trasformato in un resoconto dettagliato della missione suicida di Edward per raggiungere Meredith in Galles e chiarire con lei, sebbene l'ultima parte lui abbia preferito raccontarla ieri sera al telefono mentre preparavo la valigia, promettendogli di essere io ad aggiornare Sophie il giorno seguente.

Dopo essere stata a Londra infatti non mi aspettavo di essere costretta a ripartire subito dopo, ma lo stesso giorno del mio ritorno, durante la revisione settimanale degli impegni, Sebastian mi ha ricordato che avevo in programma un viaggio a Parigi per incontrare il Presidente Macron, in quanto c'è la necessità di revisionare alcuni dati riguardo il Sistema Sanitario di entrambi i Paesi e le interazioni tra loro, il ricordo del quale è stato come una coltellata in pieno petto.

In origine, infatti, Philippe avrebbe dovuto accompagnarmi nel mio viaggio, per poi trascorrere il week-end in Provenza da soli, programma che naturalmente è stato annullato nell'esatto momento in cui ha deciso di piombare nel mio studio per riservarmi spregevoli aggettivi e, in ultimo, uno schiaffo; non mi manca Philippe, ma lui ha fatto parte della mia quotidianità per otto anni, per cui convivere con l'idea che non faccia più parte della mia vita è difficile da realizzare.

Per mia fortuna, la mia migliore amica riesce a capirmi meglio di quanto possa fare io stessa, ragion per cui ha deciso di sostituire il mio fidanzato, o forse dovrei dire ex, e accompagnarmi a Parigi; rimarrà nell'ombra nella parte istituzionale del mio viaggio, ma in seguito abbiamo ritrattato perché anziché trascorrere il week-end in Provenza lo facessimo migliori club della capitale francese, sebbene le mie guardie del corpo siano all'oscuro di questo repentino cambio di rotta e non credo ne sarebbero entusiasti se venissero a saperlo.

The Crown|| Charles LeclercWhere stories live. Discover now