•Ventisei• Rischio

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Quelli che adesso sono i miei appartamenti, un tempo erano della sorella di mio nonno; per anni la principessa Louise è stata la presunta erede al trono fino a quando, sette anni dopo la sua nascita, è venuto al mondo Alfred, ragion per cui lei è stata retrocessa in nome della legge salica che favoriva i figli maschi senza seguire l'ordine di nascita, un destino che sarebbe spettato anche a me alla nascita di Anthoine, se mio padre non avesse fatto abolire la suddetta.

Essendo l'erede avrei dovuto alloggiare in quelle che una volta erano le stanze di mio padre, ma Louise a mio avviso aveva molto più gusto, per cui quando i miei genitori si sono trasferiti negli appartamenti della coppia reale, io ho preferito rimanere in quelli in cui avevo passato l'infanzia: le pareti sono ricoperte di raffinati stucchi in stile francese, il bagno prevede un'ampia vasca da bagno e la cabina armadio walk-in mi permette di tenere ogni mio vestito sapientemente disteso.

Ciò che più adoravo della mia cabina armadio, tuttavia, non erano gli scaffali ricoperti di borse e scarpe, i cappotti riposti in ordine cromatico oppure il bancone di vetro in cui sono stipati i miei gioielli, ma l'ampio specchio che mi permette di vedere tutto ciò che indosso nel suo insieme.

Ho imparato a mie spese che in un panorama politico come quello a cui appartengo l'immagine è tutto, ragion per cui spesso ricorro a Lucrèce, la mia stylist, ma quando posso evitarlo preferisco essere io a scegliere: amavo sfilare davanti allo specchio, da piccole io e Sophie spendevamo ore intere tra borse e tessuti, ma ora come ora credo che se trascorrerò qualche altro minuto qui davanti questo potrebbe finire col consumarsi.

Sono qui dentro da ormai trenta minuti mentre non faccio altro che girarmi e rigirarmi su me stessa, sistemando ora le invisibili pieghe sui pantaloni, ora le onde in cui sono acconciati i miei capelli, per poi passare a giocherellare con il pendente che ho intorno al collo, il tutto perché Charles sta arrivando per la prima volta in camera mia.

Gli ho scritto un messaggio in cui gli ho dato indicazioni su come raggiungerla, ragion per cui lo sto attendendo alla fine del passaggio segreto che conduce dall'esterno alla cabina armadio dei miei appartamenti: il Palazzo è nato come Roccaforte militare, per cui non c'è da sorprendersi se ci siano così tanti passaggi segreti, ma questo in particolare si è sempre rivelato molto utile per uscire senza dover passare da alcuna dei numerosi ingressi presenziati dalle guardie.

Dopo la sua vittoria a Monaco, Charles mi ha rubato un bacio in un punto nascosto del motorhome: in verità è stato molto più di uno e sapevo che entrambi saremmo voluti andare oltre, ma eravamo già in ritardo e non avevo troppa intenzione di farmi sorprendere completamente nuda da un qualsivoglia membro della Ferrari o, peggio, da un giornalista.

Mio padre ha presenziato al Galà, mentre io ho trascorso ore nelle mie stanze per prepararmi all'after party insieme a Sophie, tornata in tempo record a Monaco solo per assistere alla gara dal paddock club, anche se l'ho vista sostare più a lungo del previsto al di sopra dei box della Mercedes.

The Crown|| Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora