Elisabeth non è mai stata solo Elisabeth; da tutti infatti è conosciuta come Elisabeth Charlotte Marie Reynaud, marchesa di Baux e principessa ereditaria di Monaco.
Sin dalla sua nascita è stata educata ad essere impeccabile; ancora adolescente ini...
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Nel silenzio della mia Ferrari stiamo ancora percorrendo l'autostrada, ma in lontananza le eleganti luci dello skyline del capoluogo toscano sono già visibili, e sono proprio quest'ultime che Elisabeth guarda ammirata, con la bocca dischiusa e gli occhi che le brillano per l'incanto.
Gli stessi occhi con cui io guardo lei.
-Non riesco a credere che tu non sia mai stata a Firenze- dico, accennando un sorriso e risvegliandola così dal suo stato di contemplazione; mi sono preso qualche minuto per osservare i suoi lineamenti dolci, il naso all'insù, le ciglia lunghe e gli occhi sfavillanti, ma inconsciamente avevo iniziato ad invidiare alla città quello sguardo che lei le rivolgeva.
Quelli sono gli occhi con cui Elisabeth guarda me. Nient'altro a parte me.
-Neanche io- scherza facendo spallucce -ho sempre desiderato visitare la Cupola del Brunelleschi, il Battistero di San Giovanni, gli Uffizi e le Cappelle Medicee, ma Philippe non mi ci ha mai portato; aveva promesso di farlo per il mio diciottesimo, ma sai, tra la pandemia, l'inizio dell'università e tutto il resto non c'è mai stata occasione-
-Sei stata in ogni capitale europea, in America, a Dubai, in Africa, in Giappone e non in Toscana- osservo accennando un sorriso.
Persino io ricordo che, poco dopo il suo diciottesimo compleanno, è seguito un periodo in cui Elisabeth era ogni settimana in un Paese diverso: il telegiornale diceva che al compimento della maggiore età era ufficialmente l'erede al trono, avendo giurato quello stesso giorno la sua fedeltà alla bandiera e alla Costituzione, per cui avrebbe potuto succedere al padre in qualsiasi momento e, a detta della stampa, quei viaggi erano indispensabili affinché fosse presentata in via ufficiale ai governatori degli altri Paesi.
È stata dappertutto, il suo jet ha coperto miglia su miglia eppure non è mai stata a Firenze che, a giudicare da come lei continua a guardare ammirata, non deve avere troppo da invidiare a tutte le altre città le cui strade hanno avuto l'onore di essere percorse da lei.
-Non sono sempre stati viaggi di piacere, quasi mai in verità- inizia, accavallando le gambe sul sedile -più che altro erano istituzionali, durante i quali ci sono solo riunioni su riunioni e si ha ben poco tempo per visitare la città. I palazzi reali e le residenze dei governatori però li conosco a memoria! Anche se una volta mi sono persa a Buckingham Palace, ed è stato tremendo-
-Ti sei persa a Buckingam Palace?- ripeto divertito, trattenendo una risata ben più fragorosa.
-È stato terribile!- argomenta con una risata imbarazzata -avevo otto anni, mi ero fermata a guardare un quadro e quando mi sono girata mi sono accorta di aver perso di vista i miei genitori. Ho vagabondato per due ore tra quei corridoi tutti uguali prima che qualcuno mi riconoscesse e mi riportasse dai miei, che intanto prendevano il tè con la Regina come se niente fosse accaduto-
