Elisabeth non è mai stata solo Elisabeth; da tutti infatti è conosciuta come Elisabeth Charlotte Marie Reynaud, marchesa di Baux e principessa ereditaria di Monaco.
Sin dalla sua nascita è stata educata ad essere impeccabile; ancora adolescente ini...
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La sede legale della Lacroix Corporation è situata in uno degli eleganti edifici che fanno da contorno all'avenue Princess Grace; l'ufficio di Philippe, in particolare, ha un piccolo balcone che affaccia direttamente sulla spiaggia, la quale in questo momento è semi deserta dato che le temperature di oggi sono alquanto basse.
Ho sempre amato questo posto, arredato in modo estremamente semplice ed elegante, sui toni neutri dalle gradazioni fredde in modo tale che le opere d'arte che campeggiano sulle pareti possano risaltare al meglio.
Quando Philippe, al termine dei suoi studi, ha ereditato l'ufficio di suo padre insieme alla posizione di amministratore delegato, mi chiese di scegliere il dipinto da appendere sulla parete principale davanti la scrivania in modo tale che, ogni volta che avrebbe alzato lo sguardo, avrebbe sempre pensato a me; ci ho riflettuto su tre giorni prima di scegliere, in quanto sentivo una responsabilità fuori dal normale.
L'arte, d'altronde, ha il magico potere di suscitare emozioni e io non volevo che quelle provate da Philippe gli fossero sgradite, dal momento che in quel luogo ci avrebbe trascorso la maggior parte del tempo; la mia scelta alla fine era ricaduta su una copia di Venere e Marte, celebre dipinto di Sandro Botticelli, ma quando comunicai la mia decisione a Philippe mi ricordò con sguardo di rimprovero quanto a lui non fossero mai piaciute le opere rinascimentali.
Alla fine, infatti, aveva preferito affiggere su quella parete un'opera inedita di Magritte, vanificando tutto il tempo che avevo speso nella scelta e di conseguenza una punta di delusione da parte mia; ma d'altronde era il suo ufficio, sarebbe stato lui a doverci lavorare e passare del tempo, dunque non sarebbe stato giusto nei suoi confronti obbligarlo a tenere davanti ai suoi occhi un'opera che non gli piacesse.
Eppure, pensavo che se questa era la sua idea, poteva evitare di darmi quel finto onore.
Personalmente amo dipingere allo stile degli impressionisti, così come dimostrano le decine di tele nel mio studio, ma ho un immutato amore verso le opere classiche; secondo la mia opinione, tranne rare eccezioni, le correnti artistiche degne di nota finiscono con l'espressionismo, al contrario di Philippe secondo cui è da lì comincia la vera arte.
Quando eravamo al liceo ne parlavamo quasi scherzando, ma andando avanti con le rispettive carriere la differenza si è resa sempre più evidente e talvolta ci siamo ritrovati addirittura a discutere seriamente, tanto che abbiamo smesso di parlarne in modo tale che un futile argomento non fosse motivo di contrasto tra di noi.
Eppure, in questo momento quel cappello bombetta con un paesaggio montano a fargli da sfondo sembra essere più da compagnia del mio fidanzato, il cui unico contributo all'assenza di silenzio nella stanza è il digitare velocemente sulla tastiera sigle a me sconosciute.
-Potremmo andare a cena fuori, stasera- esordisco ad un tratto, allontanandomi dalla finestra e prendendo posto sulla sedia di fronte la sua scrivania in vetro.
