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Tonia's Flashback:
Una volta acquistati i biglietti per un film, prendiamo anche un cestino di popcorn, iniziando a dirigerci nella sala del cinema.

Le luci si spengono velocemente, una volta che prendiamo posto, così cominciamo a condividere qualche stuzzichino.

Approfitto così dell'oscurità della sala per poter rivolgere lo sguardo al profilo di Yoongi, guardandolo innamorata.

Durante un momento romantico del film, le nostre mani iniziano a cercarsi spontaneamente, intrecciando le dita con delicatezza. Sentire la sua mano nella mia, mi dà una sensazione di profonda serenità.

«Se fossimo i protagonisti di questo film, come pensi finirebbe?» mi chiede incuriosito, evitando completamente di guardare il film. Comincio a pensarci, ma subito replico «Con la fortuna che ho io, subito finirebbe che tu vai con un'altra».

Emetto una leggera risata, ma sento la sua mano avvicinarsi al mio mento, girandomi il volto verso di lui e fissandomi le labbra. «Però sono qui. Quindi non sei riuscita ad indovinare. Sono io quello che rischiava tra i due.» mi corregge sottovoce, cominciando così ad avvicinarsi per lasciarmi un bacio delicato sulle labbra.

Cominciamo a scambiarci sguardi compiaciuti, e Yoongi prende la mia mano, portandola dolcemente alle sue labbra per un leggero bacio. Cerco di non arrossire, però noto come le sue labbra si incurvino verso l'alto.

Le nostre conversazioni sussurrate e i gesti affettuosi rendono la serata completamente piacevole.

In un leggero momento di suspence, i nostri sguardi si incrociano, e un sorriso complice si dipinge sui nostri volti. La mano di Yoongi si avvicina al cestino dei popcorn, e senza esitazione avvicino anche la mia.

Le nostre mani si sfiorano delicatamente mentre afferriamo contemporaneamente un popcorn, ma sento la mano del corvino lasciare il suo snack e andare incontra alla mia.

Ridendo teneramente, sento il suo sussurro «Mi sembra che il cinema ci stia offrendo uno spettacolo molto più interessante del previsto.» comincia a scherzare, emettendo una leggera risata.

Seguo la sua risata, quando subito riceviamo un cenno di fare silenzio e continuiamo a ridere sottovoce.

Continuiamo a goderci il film, immersi nella trama avvincente e nei piccoli gesti che rendono l'intera serata più piacevole e serena.

[...]

Dopo una serata al cinema, ci dirigiamo a casa di Yoongi, immersi nell'accogliente atmosfera della sua macchina.

«Questa serata è stata perfetta. Mi piace pensare a tutte le cose che possiamo fare insieme.» mi sussurra dolcemente, una volta arrivati nel cancello di casa, ma non accenna a voler scendere dal veicolo.

«Hai ragione, Yoongi. Non amo troppo parlare del futuro.» confido senza nessun problema, così aggiunge «Allora spero di far sempre parte del tuo presente.» mi confessa subito dopo.

«Iniziamo a vivere il nostro presente, poi penseremo al futuro quando arriverà il momento.» mi tranquillizza con semplicità, ti regalandomi un senso di sicurezza.

Gli rivolgo un sorriso sereno, sentendo completamente l'atmosfera che lotta il freddo autunnale esterno.

Mi si avvicina, facendo metà della strada e avvicinando la mano sulla mia guancia, cominciando a guardarmi con desiderio. Ne approfitto e finalmente assaggio le sue labbra, percorrendo l'ultimo pezzo di strada e riesco a sentire la sua lingua giocare con la mia.

Spostiamo le cinture di sicurezza, mi sistemo su di lui, portando così il mio corpo contro il suo. «Ti voglio qui, ora.» mi sussurra ansimante e riesco a sentire soltanto il suo desiderio che esce dalle sue labbra.

«Anche io, Yoongi. Qui, ora, subito.» ricambio, volendo sentire annullata ogni tipo di distanza tra di noi.

Cominciamo a spogliarci dall'interno della macchina, reclina così il suo sedile e posso sentire subito la sua erezione combattere per essere libera.

[...]

Una volta entrato dentro di me, sento la sua voce roca e mi dice «Non farmi soffrire.» prendendo a palparmi il corpo, mentre inizio a fare i primi movimenti.

Sento la sua erezione muoversi dentro di me, con i nostri versi che non fanno tardi a riempire l'atmosfera della macchina.

Continuo a fare movimenti, sentendo le sue mani stringermi le cosce, allungandosi fino ai glutei per stringerli tra le mani. I suoi ringhi mi permettono di farmi sentire sulle montagne russe del piacere.

Velocizzo i movimenti, volendo toccare il cielo con le mani e, non appena sento la sua mano sfiorare la clitoride, raggiungo finalmente l'apice, lasciando fuoriuscire un gemito, mentre le sue mani continuano a farmi muovere.

Non riesco a muovermi, tutto quello che voglio è ritornare al posto, ma una parte di me non vuole fermarsi. Riesce così anche lui a raggiungere l'orgasmo, lasciando fuori un gemito, stringendomi a sé ancora di più.

«Scusami se non mi sono fermato prima.» si scusa senza fiato, ma piuttosto gli alzo il volto, tirandogli i capelli dietro la testa e permettendo alle nostre lingue di giocare insieme.
Flashback Ends

Ascoltando la sua serata, comincio subito a sentirmi nella stessa maniera, e non appena Tonia va da un'altra parte, prendo a solleticare il petto di Chan, volendolo stuzzicare.

«Dov'è Marianna?» mi chiede Tonia non appena ci torna vicini, così le faccio cenno verso il bagno e subito la vedo correre dentro.

Approfitto ancora una volta della solitudine, avvicinandomi a Chan, mentre comincia a volermi fermare. «Non voglio che ci vedano.» esordisce imbarazzato al solo pensiero, così gli propongo sottovoce «Vuoi andare in camera mia?».

Comincia a ridere e mi replica «Non adesso, Andrea. Non appena saremo da soli, faremo tutto ciò che vorrai.» accetto il suo paletto, così mi tengo soltanto vicino a lui, senza fare altro.

La porta si riapre e subito mi poggio contro schienale del divano, con i gomiti contro il bordo dello schienale.

«Ora voglio sentire la tua serata.» non le do nemmeno il tempo di potersi prendere un bicchiere d'acqua, che mi si avvicina e comincia a ridere.

«Finalmente sei tornato. Chan ti stava aspettando.» esordisce, così rivolgo uno sguardo divertito al moro al mio fianco, così mi rivolgo a lui.

Assume uno sguardo di un bambino che sa di aver mentito. Non riesco a non ridere nel guardarlo con quell'espressione, immaginandolo subito alle prese con un futuro bambino, ma poi ritorno con l'attenzione su Desi e aspetto che inizi a raccontare della sua serata.

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