CAPITOLO 19

33 0 0
                                    

Appena arrivai davanti al suo ufficio, entrai senza bussare e lo trovai seduto dietro la scrivania che era intento a giocare con le freccine. Appena mi vide il suo volto si illuminò in uno sguardo malizioso.
-di nuovo in ritardo- disse. Con viso serio mi avvicinai a lui.
-Daniel cosa siamo?- chiesi. Lui scosse la testa non capendo. -nel senso..cosa siamo io e te?-
-perchè mi fai questa domanda?- chiese.
-perchè voglio una risposta-
-e perchè la vuoi? Non ti fidi di me?-si alzò e mi prese i polsi -non ti fidi di me? Credi che io ti stia prendendo in giro? Credi che quei baci e quelle carezze che ci siamo dati siano messe in scena?- lo guardai nei occhi e lentamente iniziai a sorridere.
-no-
-e allora? È ovvio che siamo una coppia, credevo fosse ovvio dai..io non bacio una ragazza per poi lasciarla come facevo con il cibo di mia nonna- mi misi a ridacchiare e lui mi prese per il mento. -Mi piaci molto Linnie- disse quasi in un sussurro -mi sei sempre piaciuta da quando eravamo vicini di casa ma..non ho mai avuto il tempo di dirtelo piccola. Ora sei mia e io sono tuo- detto questo mi attirò a se delicatamente e le nostre labbra si scontrarono in un bacio dolce, appassionante..tenero. Uno di quei baci che mi lasciavano spesso senza fiato. Era fantastico. Era tutto fantastico. Non sapevo di piacergli così tanto anche perché io l'avevo sempre consiederato solo un vicino di casa tutto qui. Certo era carino ma..aspetta. Daniel aveva detto "mi piaci" non "ti amo". Mmmmh..forse non era del tutto pronto a dirmi ti amo e..ok ok stavo iniziando a diventare stressante anche per il mio cervello dovevo smetterla di preoccuparmi, ora aveva confessato i suoi sentimenti e dovevo solo essere felice. Basta paranoie.
Dopo esserci staccati, mi guardò nei occhi col suo solito sguardo attraente e mi sorrise accarezzandomi il braccio destro.
-sei bellissima- disse -che ne dici di prenderci i nostri spazi?-
-dove andiamo?- chiesi.
-potresti venire da me-
-ok- mi prese per mano e uscimmo dal suo ufficio per poi recarci a casa sua che era a pochi passi.

Appena entrammo non si poteva non sentire l'odore di chiuso mishiato con fumo. Oh..il fumo. Non ero ossessionata dal fumo anche perchè non avevo mai fumato prima di stare con Dan..ma ora sentivo quasi il bisogno di fumarmi una sigaretta ogni volta che ne sentivo l'odore. È normale?
-hai una sigaretta?- chiesi. Lui mi guardò sorpreso e sorrise per poi tirare fuori dalla tasca un pacchetto di malboro rosse.
-da quando ti piace fumare?- chiese mentre me lo accendeva.
-sinceramente non lo so- risposi facendo il primo tiro. Mi avvicinai alla finestra e la aprii. Subito dopo sentii Dan stringermi i fianchi da dietro e fumare con me. Rimanemmo così finchè non la finii completamente tossendo un pò alla fine.
-non strozzarti eh- disse ridacchiando. Lo guardai male mentre lui se ne fumava un altra.
-spero di non prenderlo come abitudine, mia madre non ne sarà contenta- dissi con tono preoccupato.
-oh mio dio, Linnie tesoro, tua madre non lo saprà mai. Perchè devi sempre preoccuparti per tutto?- lo guardai incredula. -insomma devi iniziare a crescere tesoro, non puoi continuare a preoccuparti di mammina e papino dai..è quasi ridicolo!- quasi urlò innervosito.
-ok- sussurrai sospirando. Chissà come faceva a convincermi sempre. Questo ragazzo era...wow! In tutti i sensi.
-bene. Andiamo di là- disse buttando il mozzicone fuori dalla finestra. Lo seguii in camera sua e lui chiuse la porta.
-Dan?-
-si?-
-ma i tuoi?- chiesi guardandolo nei occhi.
-i miei cosa?-
-cioè dove sono?- esitò prima di rispondere per poi iniziare a ridere. -che hai da ridere?-
-oddio..Lins..sai quanti anni ho?- chiese.
-bhè si..-
-e tu credi che uno di 26 anni ha bisogno dei genitori? Io vivo da solo- rispose sdraiandosi sul letto.
-e allora i tuoi dove vivono? Cioè non li vai a trovare mai?- continuai curiosa di sapere qualcosa su di lui.
-no, Cristo, no. Non me ne frega niente dei miei, a momenti non so manco chi sono. Insomma..- mi guardò appoggiandosi sui gomiti -cosa ti frega? Li vuoi conoscere?- feci spallucce sedendomi lentamente sul bordo del letto.
-sarebbe carino no?-
-e perchè mai dovrebbe essere carino?- chiese con tono quasi duro.
-bhè perchè tu conosci mia madre e conoscevi anche mio padre-
-certo era il mio capo- disse mangiandosi il dito del pollice nervosamente.
-già e andavate anche d'accordo no?-
-si ehm e con questo cosa vuoi dire?- chiese impaziente.
-e quindi se tu mi fai conoscere anche i tuoi..-
-ascolta Wesly, non ho nessuna intenzione di farti conoscere la mia merda quindi non chiedermelo neanche- disse diventando rosso dalla rabbia. Oh. Non l'avevo mai visto così furioso.
-ok..sc-scusa io non..-
-no tu niente basta. Lascia perdere- sospirò tornando a sdraiarsi.
Per dei minuti rimanemmo in silenzio senza dire nulla. Io lo fissavo mentre respirava regolarmente ancora arrabbiato. Sembrava che non volesse dirmi niente. Era come se..no no no. Qualcosa non quadrava. Il Dan che conoscevo mi avrebbe detto tutto, insomma se eravamo una coppia non dovevano esserci segreti e lui doveva dirmi tutto. Ma forse sono io che mi immagino le cose.
Con molta cautela gattonai fino alla sua altezza e mi appoggiai su un gomito verso di lui per guardarlo meglio. Era ancora immobile che fissava nervosamente il soffitto. Aveva le sopracciglie inarcate verso il basso e le labbra socchiuse in un espressione di rabbia. Era bello lo stesso.
-interessante il soffitto?- chiesi.
-....- nessuna risposta.
-dai Dan, mi dispiace. Non volevo essere così..così..-
-invadente?- parlò continuando a fissare il soffitto.
-già invadente. Il fatto è che non so niente di te e volevo solo conoscerti meglio. Tu sai quasi tutto di me-
-queste sono cose mie cazzo. E non voglio dire niente..sopratutto se si tratta dei miei genitori ok?-
-ok-
-che sia chiaro-
-chiarissimo-
-....-
-....-
-ora baciami- sputò all'improvviso. Lo guardai sorpresa.
-cosa?-
-ho detto baciami..è tanto strano?- sorrisi a 32 denti mentre mi avvicinavo alle sue labbra e gli diedi uno di quei baci che so che l'avrebbero lasciato senza fiato. Di colpo non so come finii a cavalcioni su di lui. Oh adoravo quella sensazione in cui lui mi accarezzava delicatamente i capelli con una mano e con l'altra la schiena. Però era abbastanza imbarazzante sentire il suo pacco sotto di me che si induriva. Sarei voluta andare molto oltre se non fosse stato per il cellulare nella mia tasca che squillava. Altri 3 secondi..no facciamo 5..no 10..mmmh. Ok chi devo uccidere? Mi staccai dalle labbra di Dan e presi il cellulare svogliatamente.
-chi sei?- urlai a tono duro.
-ehi ehi calmati lin!- rispose questa voce che non avevo ancora capito.
-si ma chi sei?-
-Ellie?-
-Ah Ellie, che c'è?- risposi senza un minimo di entusiasmo.
-scusa ti disturbo?-
-no dimmi-
-ho appena finito di fare compere con mia sorella e ora non so che cavolo fare. Che ne dici di..-
-ehm Ellie..- guardai un attimo Dan che era immobile con la bocca leggermente aperta che mi fissava curioso di sapere cosa diceva. -ora sono troppo occupata per..- in un balzo non mi trovai più il cellulare in mano. Dan me lo prese e parlò al mio posto.
-non rompere i cojoni cazzo- e chiuse la conversazione ridandomi tranquillamente il cellulare. -dove eravamo?-
-....Dan..che cazzo hai fatto- ero shoccata.
-bhè quello che hai visto. Ci stiamo divertendo e quella rovina tutto. Non le sopporto le tue amiche..- era un fascio di nervi. Sospirai chiudendo gli occhi.
-ok- dissi riaprendoli -farò finta che non sia successo niente- lui mi sorrise e tornò a baciarmi prima lentamente, poi molto più velocemente e allo stesso momento appassionatamente.
Ma..non passarono neanche 5 minuti che il mio cellulare tornò a squillare.
-cazzo- urlò Dan staccandosi. Sosporando ripresi il cellulare ma fui sorpresa nel vederci scritto 'mamma'. Prima di rispondere scesi dalle gambe di Dan e mi avvicinai alla finestra.
-pronto?-
-lin ma dove sei finita?- voce preoccupata, respiro affannoso..mmh stava per avere un trauma.
-mamma ora non posso parlare sono..in..biblioteca- mentii alla grande come se veramente fossi lì. Mi meravigliavo di me stessa.
-lin torna subito qui per favore, sono quasi le 7 e la biblio..- chiusi la conversazione e spensi il cellulare.
-e ora chi era? Tua madre?- parlò Dan esasperato. Annuii. -devi andare?- annuii ancora. -Dio..ma sono tutti così fastidiosi intorno a te? Prima tuo padre ora tua madre e le tue stupide amiche-
-mio padre?- chiesi confusa.
-lascia stare- disse. Senza dire altro presi il mio zaino e mi avvicinai alla porta.
-mi accompagni alla porta almeno?- chiesi. Si alzò dal letto e arrivammo alla porta di ingresso.
-quando ci vedremo?- chiese.
-domani no?-
-ok. Vengo a prenderti io a scuola- annuii sorridendo e lui mi stampò un bacio sulle labbra.
-ora che fai?- chiesi.
-Andrò ad ubriacarmi da qualche parte- disse iniziando a tornare indietro.
-sta attento a non farti toccare da nessuna- dissi.
-ma certo Madame linnie. Solo qualche scopata e via- annuii ridendo mentre uscivo da casa sua.
Troppo bello per essere vero. Quel ragazzo era Il dio della bellezza e non potevo che essere felice.

TELL ME YOUR SECRETWhere stories live. Discover now