CAPITOLO 31

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Dopo quella serata non avevo più sentito notizie di Alex. Ero persino andata nella sua sala da ballo e un suo isegnante mi aveva detto che per un pò sarebbe rimasto assente. Grazie, che informazione! Anche io sapevo bene che sarebbe rimasto assente ma dove era?

Lasciandomi questo dubbio alle spalle ero tornata a scuola e la noia si stava impossessando del mio cervello, e del mio corpo: Ellie, Cinzia, Jess, Paul e John erano a dir poco...insopportabili. Ridevano in modo cool, scherzavano in modo cool, giocavano in modo cool e mi ignoravano in modo cool..allora le cose erano 2. O lo facevano apposta per farmi ingelosire o davvero si divertivano senza di me perchè la cosa mi stava letteralmente divorando e massacrando la testa.
Non potevo negarlo ma mi sentivo sola. Troppo sola. A volte mi ero ritrovata persino in bagno a piagnucolare. La mia vita era depressa e lo era diventata ancora di più ora che non avevo I miei amici.

**
Dopo un altra giornata di scuola, me ne tornai a casa come sempre. Ultimamemte la casa puzzava di spazzatura e di pesce, e il perchè non si sapeva.
-sono a casa!- urlai sbattendo la porta. Dalla cucina si affacciò mia madre.
-ehi tesoro ciao-
-si puo sapere che cavolo succede in questa casa?- urlai infastidita dall'odore insopportabile.
-chiedilo a questo- mi fece vedere un gatto sopra il tavolo della cucina..aspetta UN GATTO?
-ma cosa..?- ero senza parole. Mi avvicinai al gatto nero dai occhi gialli e lo toccai con l'indice. Avevo sempre avuto un debole per gli animali sopratutto I gatti. -cosa ci fa qui?- chiesi continuando a fissarlo curiosa.
-l'ho trovato per strada memtre tornavo dalla nonna e non potevo lasciarlo lì, mi pregava coi occhi di prenderlo-
-ma chi è il cojone che abbandona una tale bellezza?- chiesi sorridendo.
-sai Lin com'è la strada verso casa di nonna..è un buco pieno di spazzatura, sigari e altre schifezze è molto possibile trovarci un gatto- mi spiegò.
-come si chiama?- chiesi per niente interessata di quello che mi stava dicendo.
-Volevo chiamarlo Spinki- la giardai schifata e shoccata allo stesso tempo.
-mamma sei seria?-
-bhè dato che non sei d'accordo fatti aiutare da Daniel, lui se ne intende di queste cose no? E poi dovresti tornare in quella via e cercare qualcosa per lui- si voltò continuando a lavare I bicchieri. Strinsi le labbra e presi in braccio quel bel gattino.
-torno subito- le dissi uscendo di casa.
Non volevo ammetterlo ma mia madre aveva avuto un idea fantastica. Era da un bel pò che non vedevo Dan e farci una passatina sarebbe stato fantastico, almeno avevo una scusa per vederlo senza che a mia madre desse fastidio.
Una vola arrivata, bussai e dopo pochi secondi mi venne ad aprire un Dan coi capelli spettinati, gli occhi rossi, e la maglietta stropicciata.
-quanto siamo eleganti- canticchiai ironicamente. Per tutta risposta rimase serio e sospirò.
-ma che sorpresa vederti qui!- urlò.
-bhè grazie- risposi entrando.
-no io intendo..cosa aspettavi per passare da me? Una mia telefonata? O che arrivassi con carrozza con tanto di regina Elizabetta all'interno per svegliarti?-
-a quanto pare qualcuno non è di buon umore- sussurrai prendendo la zampa al gattino.
-hai voglia di scherzare Linnie? E che cazzo è quella cosa?- chiese innervosito indicando il gatto che avevo tra le braccia. Lo lasciai a terra e Dan si irrigidii subito schifato.
-raccogli subito quella merda porca puttana, puzza!- urlò. Scoppiai a ridere vedendolo scalciare all'aria contro il gatto che si avvicinava a lui lentamente.
-e calmati Dan, è solo un gatto non ti mangia mica!- dissi riprendendo il felino in braccio.
-oddio mio Lin!- urlò sospirando. -vuoi farmi prendere un infarto?-
-ma hai il ciclo?- ribattei ridacchiando. Esitò un attimo prima di rispondere, poi lentamente strinse gli occhi e si avvicinò a me puntandomi il dito contro.
-mah, questa era bella Linnie. Non so..- era a pochi passi dal mio naso e non potevo fare altro che sorridere -trovatene un altra- sporse la testa a sinistra e iniziò a baciarmi delicatamente prendendo la mia testa fra le sue mani. Mmh, le sue labbra. Questo si che era nutrimento! Le sue labbra erano la mia droga, la mia medicina, il mio gioco preferito..insomma tutto. Lui e le sue labbra erano tutto per me. Povero gattino, chissà cosa penserà.
Mi staccai da Dan ricordandomi che dovevamo andare a cercare qualcosa per il mio nuovo gattino.
-ehi ti va di accompagnarmi?- chiesi alzandomi dal divano.
-accompagnarti dove?- chiese evidentemente infastidito.
-a cercare qualcosa per Spinki- mi guardò un attimo confuso e stranito allo stesso tempo -non ho scelto io il nome- mi affretai a dire.
-ma dove cavolo l'hai presa sta cosa?- chiese.
-ha un nome Dan, trattalo bene..era abbandonato in quella strana via..com'è che si chiama..-
-street island?-
-si esatto!- schioccai le dita in segno di acconsenso.
-..hai voglia di scherzare?- sputò diventando rosso dal nervosismo -no sono abbastanza seria credo-
-davvero vuoi andare lì?-
-bhè solo per cercare qualcosa per lui..-
-cosa ti frega di uno stupido gatto Linnie? È un gatto, voglio dire è...è un gatto un dannato fottutissimo gatto!- disse gesticolando.
Sospirai riprendendo Spinki in braccio.
-allora ci vado da sola- dissi uscendo da casa sua.
-No, Linnie..- uscii fermandomi per un braccio. Si toccò I capelli nervosamente. Rimasi a fissarlo in attesa che parlasse. -non,non andarci..- balbettò leccandosi le labbra. Sembrava impaurito, come se in quel posto ci fosse chissà cosa.
-Dan..tranquillo è solo una ricerca non verrò uccisa- lo calmai.
-lo so ma non è questo..non è questo il punto..io..-
-tu cosa?-
-io..ho avuto un passato abbastanza tragico in quel posto e non voglio andarci-
-allora ci andrò solo io-
-NO CAZZO!- urlò spaventandomi. -se io non ci vado, neanche tu devi andarci Lin- I suoi occhi freddi e arrabbiati erano disperati e mi pregavano di non andarci. Questa cosa mi stava solo confondendo, Dan a volte sapeva essere veramente strano. Era come se nascondesse qualcosa di..di incoprensibile. Beato chi lo capisce.
-mmh ok allora non ci andrò se ti da tanto fastidio- risposi.
-oh grazie tante- sospirò.
-però non ho capito che passato tragico hai avuto- dissi.
-lascia stare, non ne voglio parlare- rispose abbassando lo sguardo. Quando faceva così era un brutto segno..mi stava nascondendo qualcosa e non me lo voleva dire. Ma non avrei fatto altre domande, semplicemente avrei trovato delle risposte da sola.
Rientrammo a casa sua e lui propose di guardarci un film nel frattempo che aspettav I suoi amici. -ti va di rimanere fino a stasera?- chiese tornando tranquillo. Annuii guardando lo schermo fisso. -tutto ok?- chiese notando il mio silenzio. Lo guardai e sorrisi.
-ma certo- risposi per poi tornare a guardare la tv.
Il film in programm era Saw. Uno dei film più horror che avessi mai visto. Stava iniziando ad essere interessante finchè non suonarono il campanello. Stoppammo il film e Dan andò ad aprire.
-oh Pocket!- urlò il primo.
-ehii-
-ehi, Pocket- entrarono tutti gli amici di Dan di cui non ricordavo il nome, erano 3 ragazzi tutti abbastanza carini però.
-spero abbiate portato da bere- disse Dan sedendosi accanto a me.
-è una domanda?- chiese uno dei suoi amici che mi pare si chiamasse Steven tirando fuori da un borsone 3 pacchetti di birra.
-ma guarda un pò chi c'è!- urlò Joshua un altro che secondo me il suo più grande difetto era urlare. -la piccola ragazza di Pocket- rise.
-ehm ciao- balbattai arrossendo. Menomale che la stanza era abbastanza buia da non poter far vedere la mi agitazione. Stranamente stare coi gli amici di Dan mi imbarazzava e impauriva allo stesso tempo. Non si sapeva mai che battuta potesse uscire dalle lore bocche.
-ok basta parlare- urlò Dan, finalmente - guardiamo il film-
-già, guardiamo il film- rispose Joshua che si era accomodato accanto a me..forse un pò troppo accanto a me. Riuscivo a sentire l'odore di fumo e alcool che gli proveniva a ogni suo respiro.
-ehi guarda che la birra è per tutti- mi disse alitandomi in faccia.
-ah ma..preferisco non prenderlo- risposi intimidita dal suo sguardo malizioso. Lentamente mi voltai a guardare lo schermo della tv cercando di concentrarmi sul film.
Mmmh, ero convinta di avere in mano qualcosa da accarezzare ma ora mi sentivo...vuota. Aspetta...
-Spinki!- dissi.
-eh?-
-cosa?-
-Spinki?- dissero gli amici di Dan uno per uno. ignorandoli mi alzai dal divano spaventata e inizia a cercare il gatto.
-ma cosa le prende?- chiese Joshua a Dan.
-dov'è Spinki? Il gatto..?-
-e chi cazzo se ne frega di un gatto?- disse Steven infastidito.
-Dan..-
-ah io non ne so niente- parlò alzando le mani in aria.
-ma era qui poco tempo fa..-
-forse sarà morto? Sarà scappato? Chissene frega Linnie? Lascia stare!- mi rispose Dan sorseggiando la sua birra. Lo guardai male sospirando.
-grazie per l'aiuto- dissi.
-e dai Pocket, che razza di ragazzo sei se non aiuti la tua ragazza?- rise Manuel l'unico amico di dan che non aveva ancora parlato. Senza aspettare risposta da Dan, mi infilai la giacca e uscii di casa sbattendo la porta.
Fuori faceva un freddo cane e tirava un vento che mi avrebbe portato via. Come cavolo era possibile che un gatto potesse sparire così all'improvviso? Probabilmente mentre erano entrati gli amici di Dan..era scappato dalla porta di nascosto.
Con questo dubbio in gola, corsi verso street Island dove era stato trovato. Era abbastanza distante dalla casa di Dan ma ora non me ne poteva fregare di meno. Dovevo ritrovarlo e tenerlo dato che ormai faceva parte della famiglia.

Dopo altri 20 minuti di corsa, arrivai a Street Island. Era una lunga via scura, buia anche di giorno, con spazzatura spaparanzata a terra e la terra spesso bagnata di pipì di chissà quale animale. Ero convinta che lì la avrebbero potuta fare anche gli esseri umani.
-Spinki..ehi gattino, dove sei?- urlai guardandomi davanti, dietro, a destra e sinistra. -gattino? Dove cavolo è finito?- continuai camminando sempre più in avanti. La puzza era insopportabile, davvero orribile. -Spinki o come cavolo ti chiami, dove sei??- mi stavo arrabbiando e il mio naso aveva perso un kilo da quanto l'odore di Pipì, vomito e merda era schifoso. Ma chi ha il coraggio di vivere qui? Neanche fosse stato l'uomo di Neanderthal sarebbe riuscito a rimanere qui per dei secondi.
Stavo per fare marcia indietro, quando sentii qualcosa. -Spinki?- chiamai, ma nessuna risposta. Tirai fuori il cellulare dalla tasca e accesi la torcia puntandola in tutte le direzioni. -Spinki? Sei tu?- era assurdo. Stavo chiamando un gatto. Continuai a puntare il cellulare in tutte le direzioni ma non vedevo niente.
Passarono più o meno dei secondi e sentii un altro rumore poi un altro. -ok basta non è divertente, chi è?- la voce tremante, il cuore che batteva a mille.
Da lontano vidi una piccola sagoma correre verso di me, cioè camminare verso di me. Sorrisi a 32 denti nel vedere che era Spinki. * sospiro di sollievo* Appena lo raggiunsi lo presi in braccio e me lo strinsi al petto.
-ma dove eri piccolo farfuntello?- chiesi accarezzandolo dolcemente. -ora torniamo a casa e ti faccio una bella doccia-
Stavo per tornare indietro quando sentii un qualcosa muoversi da lontano. Certo che qui c'erano molti gatti. Mi avvicinai lentamente a quel rumore e tirai di nuovo fuori la torcia per vedere meglio cosa fosse..ma fui molto sorpresa nel vedere un piccolo cancello con all'interno una persona.
-oddio..- mi misi una mano sulla bocca sconvolta. Io quella persona la conoscevo. E anche molto bene.

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