CAPITOLO 26

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Nei giorni successivi, tutto sembrò andare per il verso giusto. Credevo che rimanere in classe da sola senza un amica fosse chissà quanto brutto, ma invece stavo meglio sola che con un amico. Wow. Ok sto mentendo, stavo malissimo. Ellie era tornata amica di Cinzia chissà in quale modo e ora mi ritrovavo a guardarle ridere e scherzare come un tempo...senza di me. Non ero gelosa nono. Solo..come dire..infastidita? Non sopportavo l'idea di stare sola, lo ammetto ma almeno in cambio avevo Dan. Ahaha. Ok stavo diventando patetica.

**
Finalmente era venerdì. Oggi era l'anniversario della morte di papà e ognianno la mattina appena mi svegliavo mi inginocchiavo e pregavo per lui. Infatti appena mi alzai anche se a malavoglia pregai lo stesso velocemente e andai a farmi una bella doccia calda.
Mentre mi lavavo vari immagini del 6 febbraio di 3 anni fa iniziarono a riaffiorarmi in testa.
Oggi doveva essere l'anniversario di matrimonio dei miei..ma ora lo ricordavo come l'anniversario della morte di mio padre. Non era bello. Quel giorno doveva essere una bel giorno per mia madre e per lui al ristorante ma invece si era trasformato in un casino, no casino non basta..in un..le parole non mi venivano neanche in mente da quanto era brutta la cosa.
-Lin sei dentro?- le urla di mia madre da fuori mi fecero tornare alla realtà. Spensi l'acqua e gocciolante uscii dalla doccia con un accappatoio.
-si arrivo- urlai vestendomi.
-muoviti che ho una sorpresa per te- wow. Una sorpresa. Già iniziavo a immaginarmi un nuovo cellulare o forse una moto..ero stanca di andare a scuola a piedi.
Dopo essermi vestita nel solito modo ed essermi pettinata, uscii dal bagno dove mi aspettava mia madre sorridente con un grembiule intorno alla vita.
Mi diede un bacio sulla fronte e mi abbracciò forte. -come stai?- chiese.
-molto bene grazie- risposi confusa dalla sua serenità mattutina poi! -dov'è la mia sorpresa?- chiesi staccandomi.
-oh si..so che la mattina non mangi mai quindi..- mi prese per mano e mi trascinò in cucina dove la tavola era bandita con tanto di frutta, pancake, bacon, latte, succhi di frutta, nocciole, uova, e varie merendine alla marmellata. L'unica cosa che feci era mettermi le mani sulla bocca sorpresa.
-mamma..- la guardai -perchè?-
-bhè è il minimo che possa fare alla mia dolce e unica figlia che mi è stata accanto per tutti questi anni di tortura- le ultime parole le disse con voce tremante. La abbraccia forte per dei secondi. Mentre intanto dentro di me pensavo "e io che la tradisco sempre. Non osa neanche immaginare cosa faccio alle sue spalle con Dan" mi sentivo..cattiva. -dai ora mangiamo se no si raffredda- disse staccandosi.
-da dove comincio?- chiesi sfregandomi le mani.
-da quello che vuoi tesoro- rispose. Presi le uova e le assaggiai gustandomi sapore per sapore.
-ma quando l'hai fatto tutta questa roba? E quanto ci hai messo? E io dove cavolo ero?- chiesi con bocca piena.
-allora devi sapere che le sorprese sono sorprese quindi non ti dirò niente. Solo che l'ho fatto per mia figlia con tutto il cuore-
-grazie mamma- le strinsi la mano mentre assaggiavo il bacon e I pancake. Probabilmente non sarei neanche arrivata a scuola da quanto ci avrei messo per finire tutto, ma in complesso questa era la colazione più buona e bella della mia vita.

Inutile dire che arrivai a scuola con qualche minuto di ritardo, ma ne era valsa la pena.
Le ore passarono normalmente e tranquillamente, come sempre non seguii niente ma solo i movimenti di Cinzia e Ellie che chiaccheravano come un tempo. Non si erano neanche ricordate che oggi era l'anniversario di mio padre..o forse si? E come se non bastasse si era aggiunta anche Jess che ognitanto mi fissava come per dire " povera Lin, mi spiace che sei li sola soletta a guardarci.." ovviamente in modo malefico. Ma infondo non ne aveva tutti i torti. Ero stata forse un pò troppo aggressiva con Cinzia. Chissà se saremo mai tornate amiche.
Appena suonò la campanella dell'ultima ora, tutti si precipitarono fuori come cammelli spingendo tutti e tutto. La febbre del weekend, pensai sospirando.
Mi incamminai verso casa e quando arrivai non potei non notare la casa ordinata, pulita e mia madre che non sembrava mia madre. Si era sistemata i capelli per la prima volta e si era persino messa il lucidalabbra. Wow.
-wow- dissi.
-come sto?- chiese sorridente.
-benissimo mamma..sei..come un tempo-
-oh grazie. Mi aiuti con la spesa? Dobbiamo comprare ancora metà delle cose per stasera- disse entrando in cucina per poi riapparire con la lista della spesa.
-ok ma manca ancora parecchio tempo..- dissi.
-lo so ma devo cucinare per 13 persone, non so se è chiaro- mi trascinò fuori da casa e con la sua macchina mezza fracassata andammo al supermercato.
-non sarà il momento di cambiare macchina?- le chiesi mentre parcheggiava.
-tesoro, i soldi me li dai tu? Non è facile per me capisci? Dai ora scendi..- sospirai entrando nel supermercato vuoto.
Mia madre sembrava un razzo, leggeva la lista e prendeva, leggeva prendeva..finchè il nostro carrello divenne pieno e andammo in cassa per pagare.
La fila in cassa era lenta..leeeeentaaaaa, molto lenta, troppo lenta
Cavolo, muovetevi!
-signora Wesly!- smisi di imprecare mentalmente sulla vecchietta davanti a noi che sembrava stesse dormendo e mi voltai tremolante verso una voce rauca e potente che mi cioè ci fece sobbalzare dietro di noi. Ma sopratutto me perchè quello che aveva parlato era..Dan. Già Dan.
-oh Daniel che sorpresa vederti- disse mia madre leggermente a disagio. -che ci fai da queste parti?-
-già che ci fai da queste parti?- ripetei a denti stretti mentre dentro di me stavo ribollendo dalla paura. Dan con quella faccia da innocente e con quel sorriso da stronzo scoppiò a ridere.
-oh ma io vivo da queste parti, sono venuto a comprarmi una birra, e voi?- chiese dandomi ognitanto un occhiata.
-siamo venuti a comprare delle cose per la cena speciale di stasera- rispose cautamente mia madre -mia figlia è stata tanto gentile da invitare anche te dato che l'hai sempre aiutata con i suoi problemi, non ti ho ancora ringraziato- rispose. Volevo solo sprofondare nel frizer del supermarcato da quanto stavo iniziando a sudare.
-ma è fantastico. Strano che sua figlia Lin Wesly non mi abbia detto niente, VERO?- urlò l'ultima parola guardandomi con faccia seria. Mi morsi il labbro arrossendo.
-Lin non glielo hai detto?- chiese mamma.
-..glielo avrei detto ma..mi sono dimen...-
-oh certo le solite risposte da ragazzini- rispose Dan interrompendomi -mi sono dimenticato, mi sono scordato, non lo sapevo- imitò la mia voce per poi ridere. Io quel figlio lo uccido.
-molto divertente, ma ora noi dobbiamo andare mamma a cucinare- dissi prendendo le buste della spesa.
-quanta fretta Linnie, hai da fare?- chiese Dan. Lo guardai così male che..che..uff..non avevo il coraggio di odiarlo, era troppo bello quel ragazzo per essere odiato.
-ok ci vediamo stasera Daniel- disse mamma.
-ma certo signora Wesly, ci conti e riconti che ci sarò. Ciao Linnie-
-vaffanculo- sussurrai a denti stretti. Col cuore.
Entrammo in macchina e lì speravo solo di tornare a casa il più presto possibile e nascondermi sotto il letto per il resto della mia vita, ma ovviamente mia madre non era della stessa idea.
-Daniel è veramente buffo- esclamò ridacchiando.
-ma davvero?- sbuffai guardando fuori dalla finestra.
-si, di cosa parlate quando vai alle sedute?- domanda fatidica.
-ma mamma..che domande sono insomma cioè lui..- le parole iniziarono a intrappolarsi in gola. Ora cosa mi invento? Pensa Lin, pensa Lin.. -sto morendo di fame mamma possiamo partire?- chiesi innervosendomi.
-oh certo scusa. Non hai mangiato niente prima?-
-sai com'è..una mamma che ti spimge fuori da casa è un pò difficile prendere da mangiare..- risposi mangiucchiandomi le unghie. Non avevo mai avuto così voglia di tornare a casa, speravo solo che la presenza di altre persone in casa quella sera mi avrebbe fatto calmare e sentire a mio agio con Dan. E speravo solo di fare la scelta giusta di averlo invitato. Va bhè l'aveva fatto mia madre ma era uguale, l'idea era stata mia.

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