CAPITOLO 30

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-and you will never know, I will ever show..what I feel, what I need from you no..- io e Alex avremmo avuto un futuro da cantanti probabilmente. Era la prima volta che mi "divertivo" davvero in un posto del genere. Ricordo che pochi mesi fa me ne sarei rimasta seduta a guardare la gente ballare e a deprimermi, ora invece ero felice. Credo. Ma mi mancava Dan. Forse con lui le cose sarebbero state diverse e ancora più divertenti.
-un altra birra?- la voce di Alex mi svegliò dal mio sonno e annuii sorridendogli. Lui si che era un vero gentil uomo, sempre pronto e disposto a tutto, almeno per me.
Presi l'ennesima birra ne sorseggiai quasi fino la metà. Ormai eravamo in pista da ballo da quando eravamo arrivati e avevo bisogno di una sedia.
-andiamo a sederci un pò?- urlai per il troppo volume della musica.
-certo- circondò il braccio intorno alla mia spalla e ci liberammo dalla folla..ma non so come sentii una mano prendermi dal polso e poco dopo la mia schiena essere pressata su un muro.
-ti sei dimenticata presto di me eh Linnie..?- non feci in tempo a metabolizzare che mi ritrovai il peso di Daniel sul mio. Mi teneva I polsi stretti al muro e in faccia aveva un sorriso diabolico.
-lasciami stare Daniel- dissi. Inziai a scalciare ma lui mise una gamba in mezzo alle mie e mi ordinò di stare zitta.
-ora mi ascolti-
-non voglio ascoltarti Daniel, vaffanculo, lasciami- urlai.
-e sta buona!- disse. Appiccicò le sue labbra alle mie ma non diedi segno di ricambio piuttosto strinsi gli occhi e gli morsi il labbro inferiore ma così forte da farlo sanguinare.
-porca puttana!- imprecò allontanandosi. Ma non durò per molto perchè presto mi ritrovai I polsi stretti dalla tenuta di Daniel.
-lasciami Daniel, non voglio piu vederti!- urlai.
-ascoltami Lin, cazzo!- si stava arrabbiando.
-cosa vuoi da me? Perchè piuttosto non torni da quella Jennifer?- urlai e lo spinsi liberandomi dalla sua stretta.
-non mi dire che sei gelosa fino a quel punto- mi stuzzicò.
-sei un cojone, Daniel- risposi non sapendo bene che altro dire.
-ehi ascoltami un attimo- mi fermò per un polso e mi voltò verso di lui. -non è come pensi- disse.
-cosa intendi dire?- chiesi confusa.
-senti..- si guardò intorno innervosito -andiamo in un posto più tranquillo cosi risolviamo- disse.
-ehi che succede?- si avvicinò Alex.
-e tu chi diavolo saresti?- chiese Dan bruscamente.
-tu chi saresti. Lin, stai bene?- annuii stringendo le labbra.
-io sono il suo ragazzo e tu?- rispose Dan.
-ma hai detto che ti eri lasciata Lin- disse Alex.
-infatti è così, non so perchè sia qui- risposi incrociando le braccia al petto.
-più che altro non so perchè tu stia con una certa merda Lin- ribattè Dan.
-ehi amico abbassa I toni- disse Alex.
-Amico? Non sono tuo amico, amico e ora se non ti dispiace ho da fare- mi stava per prendere per il polso ma Alex lo interuppe.
-ma se hai appena detto che..- Alex non fece in tempo a finire la frase che sentii un colpo secco e successivamente Alex a terra. Guardai allibita Dan.
-cosa cazzo hai fatto- urlai avvicinandomi ad Alex.
-lascialo lì, andiamo- mi trascinò dal braccio e mi portò in bagno sbattendo la porta. Ora con la luce del bagno riuscivo a vederlo meglio. Aveva I capelli spettinati, gli occhi arrabbiati e leggermente rossi. Anche se ero incavolata con lui, era carino.
-un pò di tranquillità finalmente, come cazzo fai a stare con quello?- chiese.
-sei uno stronzo- sputai disgustata.
-cosa? Ora non ti ci mettere anche tu-
-ma hai visto cosa hai fatto? Stavi per uccidere un mio amico!- urlai.
-si ok, dopo chiederò scusa ma ora ascoltami Linnie- disse toccandosi I capelli nervosamente.
-non capisco cosa vuoi Daniel- dissi buttando le mani in aria.
-ti prego perdonami.- disse. Pausa -io..io..quella era una vecchia amica ed era solo venuta a trovarmi non c'è motivo di essere gelosi-
-avete avuto una relazione?- chiesi.
-in passato ma non era niente di serio davvero. Perdonami Linnie, non lasciarmi sola piccola-
-smettila di fare il disperato- dissi infastidita -quello che hai fatto è da imbecilli-
-lo so non la inviterò più-
-cosa?-
-eh?-
-cosa?-
-eh?
-nooo- sorrisi toccandomi la testa dalla troppa confusione che avevamo creato con le parole -intendo il pugno che hai dato ad Alex-
-aaaaaah, per quello non devi preoccuparti-
-e come faccio a crederti Dan? Non ti conosco manco alla perfezione..- lentamente mi prese le mani e le strinse al suo petto sorridendomi.
-devi solo fidarti piccola. Io non ti deluderò mai- mi baciò appassionatamente muovendo le labbra in un modo lento e sensuale. Mi erano mancate le sue labbra. Davvero tanto. -mai e poi mai- finii la frase e non potei fare a meno di sorridere. -ti fidi?- chiese. Annuii. -voglio sentirlo però-
-si Dan, ma..-
-ma cosa?-
-ma devi chiedere scusa a..-
-oddio mio Lin, sei peggio di un mulo cavolo vuoi chiudere il becco? Ti ho già detto che per quello ci penso io cristo-
-mmh ok..- guardai l'ora. Le 00 e 23. -cavolo, devo andare..-
-subito? Avevo pensato di invitarti da me ora-
-scusa ma mia madre mi aspetta, domani prometto che vengo-
-e se vieni cosa facciamo?- si morse il labbro facendomi sorridere. Era cosi sexi quel ragazzo.
-eh vedrai hahaha- dissi ridacchiando. Adoravo stuzzicarlo e lasciarlo con la sospence.
Aprii la porta del bagno e uscimmo insieme. Alex non c'era più.
Mi avvicinai a una ragazza che era lì vicino che parlava con un ragazzo.
-scusate il ragazzo che era qui dov'è?- chiesi in panico.
-oh ehm è stato portato via da un pajo di persone- rispose.
-oh ok, grazie- uscii dalla discoteca seguita da Dan. Lo sentii sospirare rumorosamente. -cosa hai?- chiesi.
-ma perchè ti frega cosi tanto di quello?- chiese.
-quello?- chiesi confusa.
-Quel tipo a cui ho dato un pugno per sbaglio-
-per sbaglio?- urlai.
-ok l'ho fatto apposta ma era insopportabile, non capisco perché ti importi così tanto di lui-
-forse perchè lui è molto più affidabile di te?-
-oh andiamo, pensavo fosse una cosa passata o no?- scossi la testa.
-ti ho perdonato Dan, ma non ho proprio dimenticato- sospirò mettendosi le mani in tasca.
-allora quando cazzo dimenticherai Linnie?-
-dammi tempo- risposi -ora devo andare, ricordati di andare a chiedere scusa ad Alex- dissi camminando all'indietro e continuando a guardarlo mentre mi allontanavo.
-si si si- rispose moscio. Mi misi a ridere e mi voltai verso la mia strada per poi iniziare a correre verso casa.






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