CAPITOLO 14: I'm coming back home...

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Punto di vista di Giulia


Decido di credergli, in questo momento sembra così sincero, nei suoi occhi non vedo traccia di rabbia o rancore; tuttavia non riesco a capire cosa sta provando. Lui non me lo dice e io non glielo chiedo, mi limito a confessargli di non aver fatto l'amore con nessun altro. Sono dieci anni che non tocco un uomo e, onestamente, non credo di ricordare come si fa. Lui, invece, sembra così sicuro di se. Si, ha avuto altre donne e si vede: sa come muoversi, come toccarmi, come baciarmi.


Non pensarci adesso! La mia vocina ritorna e, per una volta, sono d'accordo con lei.

Riccardo mi stringe e mi attira a se. Profuma di bagnoschiuma al muschio e tabacco. Ho sempre odiato l'odore di fumo ma addosso a lui è qualcosa di incredibile. Mi accarezza il viso e piano scende giù, lungo il mio corpo. Sono percossa da brividi continui e forti. Mi stringe i fianchi e affonda il viso tra il mio collo e la mia spalla posandomi leggeri baci.

"Non sai quanto mi sei mancata Giulia" mi sussurra mentre mi sbottona la camicia e la getta a terra. Con le mani mi tiene stretta a se mentre, sempre lentamente, porta la sua bocca dal collo ai seni. Mi bacia, ha gli occhi chiusi, sembra in estasi e io lo seguo che è un piacere. Getto la testa all'indietro e mi godo la meravigliosa sensazione della sua bocca su di me. Mi slaccia il reggiseno e mi bacia il seno nudo; le sue mani sono ovunque: tra i miei capelli, lungo la mia schiena, sui miei fianchi. Annaspo, non c'è niente di rude in lui adesso, mi assapora lentamente, mi venera quasi mentre il desiderio di lui cresce sempre di più dentro di me. Mi lecca un capezzolo che, a contatto con la sua lingua diventa ancora più turgido; adoro quello che mi fa.

"Andiamo in camera" gli dico e lui, senza smettere di baciarmi mi segue fino in camera da letto. Inutile dire che, nel frattempo, siamo andati a sbattere su ogni muro presente in casa mia nel tragitto tra il salone e la camera da letto. Non voglio che sia solo lui a farmi impazzire, voglio essere io ad assaporarlo, io a dettare il ritmo. Ci fermiamo di fronte al letto. Inizio a sbottonargli la camicia quando vedo di nuovo la cicatrice. Mi ero quasi dimenticata di tutto tra le sue braccia. Gliela sfioro e gliela bacio. Forse non dovremmo farlo, solo pochi giorni fa ha subìto un'operazione.

"Non pensarci adesso, il mio cuore sta benissimo. In questo momento potrei morire per molte altre cose, credimi!" mi dice leggendomi nel pensiero, il suo è quasi un sussurro. Gli sorrido e, dopo avergli praticamente strappato la camicia di dosso lo spingo di spalle sul letto. Salgo su di lui e gli bacio la punta del naso, poi le labbra, il collo, la spalla, il petto, l'addome fino all'orlo dei suoi jeans. Bacio ogni centimetro del suo corpo, quel corpo che avevo sognato ogni notte e che adesso è cambiato rispetto a prima. Lo percorro con le labbra quasi come a volerlo memorizzare, memorizzare tutti i cambiamenti che c'erano stati. Lo sento inspirare a fondo e chiudere gli occhi. Voglio di più ma non me ne da il tempo. Con un gesto repentino mi prende, mi getta di spalle sul letto e sale su di me. Mi bacia, è frenetico  ma cerca di controllarsi; forse lo fa perchè gli ho detto di non aver avuto altri uomini ma io non voglio che si trattenga. Voglio il suo amore e la sua passione e li voglio nel modo più autentico possibile. Lo attiro a me e lo bacio frenetica anche io, inarco i fianchi verso di lui e posso sentire attraverso i jeans la sua eccitazione.

"Ti prego..." gli sussurro ma lui continua a baciarmi imperterrito.

Mi sbottona i jeans e io mi sollevo sui talloni per permettergli di togliermeli. Dopo i jeans mi toglie gli slip dopodichè si ferma e mi osserva.

"Che succede?" gli chiedo.

"Sei stupenda" dice e dopo, appoggiando le mani sulle mie ginocchia chiuse, mi fa aprire le gambe.

Si posiziona tra di esse e mi bacia l'addome per poi scendere, sempre di più fino ad arrivare... . Sussulto quando sento la sua lingua calda tra le mie gambe e mi esce un gemito che cerco di trattenere. A quel punto succhia e io stringo le labbra.

"Non trattenerti, voglio sentirti Giulia!" mi dice e continua a torturarmi con la lingua.

Oh si, cazzo!

Inarco i fianchi come a invitarlo ma lui non accenna a farmi sua anzi, muove la lingua più velocemente per portarmi dove solo lui può.

Il calore inizia a salirmi lungo il corpo e mi prende tutta; tremo e gemo più volte e, stavolta, non riesco a trattenermi. Gemo senza ritegno.

"Si, così..." dice lui continuando a torturarmi. Non ne posso più adesso, lo voglio.

Lo faccio distendere di nuovo sul letto di spalle e con mani tremanti gli sbottono i jeans. Glieli tolgo e faccio lo stesso con i boxer. La sua eccitazione è evidente e, solo a guardarlo la mia voglia di lui sale di dieci punti. Glielo prendo in mano e lo muovo. Mi sento in imbarazzo ma cerco di non farne una tragedia. Non l'ho mai fatto prima. Voglio farlo?

Si dannazione!

Senza pensarci ancora mi chino su di lui e lo prendo in bocca. Lo sento inspirare forte, il petto gli si gonfia. Alzo gli occhi su di lui e lo vedo:la testa leggermente all'indietro, gli occhi chiusi, il fiato corto e la bocca leggermente aperta. Ansima. Mi piace vederlo così e sapere che è a causa mia. In fondo non è così tragico come immaginavo e il risultato vale ogni sforzo. Continuo a salire e a scendere con la testa e lo sento ansimare sempre di più. Mi piace il suo sapore. Sono una perversa del cazzo o forse è la Tequila.

"Piano Giù..." mi dice ma io non mi fermo.

Giù... quanta intimità ritrovata in così poche ore!

"Basta, fermati..." mi dice tra un gemito e l'altro mentre mi spinge via.

Ho ancora il fiato corto e anche lui. I suoi occhi sono fissi nei miei. Con delicatezza mi fa sdraiare e si posiziona tra le mie gambe.

"Giulia, amore mio..." mi dice e poi, nascondendo il viso nel mio collo, scivola piano dentro di me.

Quello che provo è indescrivibile. Sono esattamente dove vorrei essere. Sono a casa, lui è la mia casa.

Si muove piano e so che si sta trattenendo. Io gli allaccio le gambe alla vita e mi spingo verso di lui come a fargli capire che voglio di più. Mi accontenta e affonda ancora di più il viso nell'incavo del mio collo.

"Cazzo, sei così morbida e calda. Non potevo crederlo, non potevo. Sono stato uno stupido. Sei parte di me Giulia, lo sarai per sempre. Non puoi capire cosa significhi per me riaverti! Non ti lascerò mai più andare via, mai più te lo giuro Giulia, perdonami!" mi dice mentre continua a farmi sua e io sono finita.

Fa l'amore con me con la stessa passione di sempre e, per quanto mi riguarda non posso fare a meno di pensare al nostro bambino, il nostro angelo, mio e suo. Chissà se è felice, ovunque si trovi, ora che il suo papà e la sua mamma sono di nuovo insieme.



IndelebileWhere stories live. Discover now