CAPITOLO 24: Vieni con me

621 28 2
                                    

Punto di vista di Giulia


Mi sveglio al mattino, sono nel mio letto. Io e Riccardo siamo tornati a casa dopo essere stati in spiaggia. Ora lui non c'è, deve essere andato in Dipartimento. E' stata una riconciliazione meravigliosa, completa. Abbiamo parlato tanto una volta a casa, mi ha raccontato di se, della sua vita, di tutto quello che ha fatto in questi anni e mi sono resa conto di tutto quello che mi sono persa. Mi alzo e vado a farmi un caffè. Prendo il cellulare e gli invio un sms dandogli il buongiorno. La risposta arriva subito dopo e mi scrive che deve parlarmi. Oh mio Dio, di nuovo, ci siamo riconciliati solo ieri!

-Non ha a che vedere con noi, niente panico!-

Leggo il messaggio e sorrido, ha previsto la mia reazione. Spero solo non sia nulla di grave. Mi preparo e vado in ospedale. Incontro Francesco che mi guarda, non so se il suo sia uno sguardo di disapprovazione o no.

"Non giudicarmi, ti prego!" gli dico.

"Ma io non ti giudico, certo non sono ancora riuscito ad inquadrare Riccardo ma se sei felice con lui io non mi intrometto. Solo se ti fa piangere di nuovo gli spacco la faccia!" mi dice circondandomi le spalle con un braccio.

"Non succederà" lo rassicuro e gli do un bacione sulla guancia con tanto di schiocco. Lui mi ricambia e riprendiamo a lavorare.

Finito il turno torno a casa e ricevo un sms di Riccardo.

- Ti va se ti raggiungo?-

-Certo!-

-Arrivo-

Non dovrei farmi problemi in realtà ma mi viene naturale darmi una sistemata sapendo che sarebbe venuto. Sono tornata indietro di quindici anni cazzo. Suonano al citofono, è lui. Gli dico di salire. Quando apro la porta mi sorride e mi da un bacio. Ha dei sacchetti in mano.

"Cos'è?" gli chiedo.

"La cena, sempre che non ti spiaccia"

Scuoto la testa e vedo cosa c'è all'interno del sacchetti: riso al curry e crepes alla Nutella. Lo fulmino con lo sguardo:

"Forse non hai capito che questa roba la devi eliminare se non vuoi morire" dico mortificata.

"Ma dai, non fare così, ho preso anche un'altra cosa, guarda" mi dice estraendo da un sacchetto più piccolo delle confezioni di Danacol. Me le ficca sotto il naso e mi fa gli occhi dolci.

"Guarda che bere Danacol non serve se continui a mangiare schifezze, quello aiuta mica fa miracoli!" dico ma poi non posso evitare di ridere.

"Dico sul serio Ric, non voglio che ti succeda qualcosa di brutto" dico ed è vero.

Lui mi si avvicina e mi stringe:

"Ok, ti prometto che ci starò più attento!" mi dice infine.

"Di cosa volevi parlarmi?" chiedo.

"Ti spiace se ne parliamo dopo?" mi chiede e noto che è stanco.

"Ma sei venuto direttamente qui dal Dipartimento?"

"Si!"

"Beh, se vuoi rilassarti un pò puoi farti la doccia qui, c'è della biancheria da uomo nuova..."

Lui mi guarda aggrottando le sopracciglia.

"E come mai?" chiede irritato.

"E' di Francesco, è rimasta qui da quando vivevamo insieme"

"Certo" dice sarcastico ma accetta la mia offerta.

Mentre è sotto la doccia gli prendo una mia tuta enorme così che possa indossarla e poi vado in cucina a scodellare la cena.

IndelebileWhere stories live. Discover now