CAPITOLO 35: Quando il cuore batte forte

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Punto di vista di Giulia


Da quando Riccardo mi ha chiesto di sposarlo non sto più nella pelle; ormai mi divido tra ospedale, casa e l'organizzazione di tutto, con l'aiuto di Riccardo ovviamente. Sarà una festa con pochi intimi, per volere mio e di Riccardo.
Il mio testimone sarà Francesco, ovviamente. Fortunatamente il giorno della sua partenza è ancora lontano per cui non sarà un problema per lui. Ovviamente, a parte mia madre, che tra l'altro farà da testimone a Riccardo, della mia famiglia non ci sarà nessuno.

Ma che novità!

Oggi è il giorno della prima ecografia; io e Riccardo siamo emozionati come non mai. Lui è talmente agitato che, per allacciarsi la cintura, ci ha messo circa cinque minuti buoni.

Ci dirigiamo verso l'ospedale, dalla mia amica e collega Marianna che ci accoglie con il suo solito sorriso amorevole e il suo buonumore. Questo lavoro si addice decisamente a lei, è una delle migliori ginecologhe di Roma.

"Ma ciao! Sei una meraviglia!" mi saluta.

"Ciao Marianna. Beh si, sto piuttosto bene. A parte qualche nausea mattutina devo dire che è un bravo bambino!"

"Beh, allora sdraiati così vediamo anche se è bello! Ciao anche a te, Riccardo"

"Salve Marianna" risponde lui.

Mi sdraio sul lettino e Riccardo viene vicino a me, mi prende la mano e me la stringe. Ha la mano sudata. Lo guardo e gli sorrido accarezzandogli leggermente la guancia.

"Ehi papà, sei pronto?" lo prende in giro Marianna.

Lui sorride imbarazzato:

"Beh non mi pare di avere alternative" dice.

Vuole fare il disinvolto ma la verità è che se non si fosse calmato al più presto sarebbe svenuto.

Marianna mi spreme un pò di gel sulla pancia e inizia a muovere il macchinario sulla mia pancia.

"Eccolo...i!"dice Marianna abbassando la voce.

Ho il cuore a mille, perchè ha quella faccia?

"Marianna che succede?"

Lei sorride.

"Beh, spero abbiate una casa grande e tanta pazienza cara Giulia, sono due!" esclama.

"Gemelli?" chiede Riccardo con un sorriso da ebete sul volto.

"Eh si, questi qui sono i vostri bambini e questo è il battito del loro cuore" dice Marianna premendo un pulsante per attivare l'audio.

Che emozione indescrivibile, che caos piacevole il battito dei loro cuoricini. Non posso fare a meno di piangere; piango e rido... o rido e piango... non lo so. So solo che è bellissimo. Anche Riccardo ha gli occhi lucidi.

"Dottoressa, ma come stanno?" chiede Riccardo, in ansia.

"Oh stanno benissimo, te lo assicuro" dice lei sorridendo.

Lui si rilassa visibilmente e mi posa un bacio in fronte.

"Ti amo, non sai quanto" mi dice.

"Oh, anche io" rispondo in lacrime.

Finita l'ecografia mi ripulisco la pancia e mi rivesto.

Marianna mi prescrive delle vitamine e del magnesio e poi ci salutiamo.

Sono felice, nonostante tutte le questioni in sospeso sono felice. A proposito di cose in sospeso, non abbiamo ancora avuto occasione di parlare di Emiliano. Ci avviamo verso la macchina e ci dirigiamo verso casa. Giù al portone troviamo mia madre. Cosa ci fa qui?

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