Tornando a casa ripenso a Catherine,a lei piacerebbe Diana,alla gelateria avrebbe preso un gelato al pistacchio,cono piccolo.E mi domando se il gelato al limone è il preferito di Diana,e se magari,con il tempo,arriverò a conoscerla bene come conosco Catherine,e se mai la sua mancanza verrà colmata da quella di qualcun'altro... so che sarà difficile dimenticare 'l'amica di una vita' e mi chiedo ancora,come sarà qui senza di lei...
Guardo dritto avanti a me e riesco a vedere casa mia da lontano,siamo ad aprile e non piove da un po'di tempo,anche oggi è stata una giornata abbastanza serena,ma quando una goccia di pioggia mi sfiora il naso accellero il passo.
In un batter d'occhio la pioggia aumenta,ed io sono quasi arrivata a casa.
Corro,tiro su il cappuccio della felpa.
Una volta arrivata apro frettolosamente la porta,entrando la chiudo bruscamente alle mie spalle.
"MAMMAA SONO A CASAA"
Urlo
"BEA!"
Appoggio la mia felpa,ormai zuppa,sulla sedia in cucina.
Raggiungo la mamma,sta riordinando la sua camera da letto."Mamma sono tornata.Diana mi ha offerto un gelato e ci siamo trattenute un po'a parlare."
"Fantastico tesoro,sapevo che per te sarebbe stato facile ambientarti."
Sorride,ricambio,anche se so di dovermi impegnare di più per 'ambientarmi ' come dice lei...e che magari lei non puo capirmi,perchè ormai lei fa parte del mondo degli adulti e della logica,e da lì non ne esci,la logica è una bugia.Ma sembra filar troppo liscio,e così ti fidi...infondo,2+2 fa sempre 4...Corro in camera:ho deciso di modificare la sistemazione dei mobili,voglio appendere al muro I poster dei miei idoli,rendere la stanza...'mia',ecco tutto...
o meglio
VOGLIO DISTRARMI,ecco tutto.
Distrarmi da tutti questi pensieri,tutte queste preoccupazioni grandi o piccole che siano.Distrarmi dalla mia nostalgia,dalla voglia pazza di rincontrare Catherine,dal mio grande desiderio di tornare indietro,e dalla mia necessità di andare avanti...Spolvero come posso la mensola bianca appesa a destra della cameretta,da terra raccolgo la 'valigia' in cui ho riposto tutti i miei libri:ad uno ad uno li poggio delicatamente sulla mensola. Parto dai miei preferiti,ed in un batter d'occhio tutti sono perfettamente sistemati sul mobile.
I libri sono gli unici amici che potrò portare sempre con me...
Da loro ho imparato la vita e l'amore,l'odio e la sofferenza,ma mai la morte.Perchè leggendo ho imparato che per quanto triste un libro possa sembrarmi,non mi lascerà altro che vita,come io lascerò un pezzettino di me in ogni frase che riuscirà a scoprirmi.
Sistemo sul letto le lenzuola pulite,bianche anch'esse,ma stavolta con qualche disegno nero qua e là.
Quando finisco di riordinare è ormai tardi,la mamma mi chiama per la cena,ma decido di non scendere,voglio terminare il 'lavoro'...Continuo a spostare e rispostare mobili,finché non trovo la sistemazione che più mi piace.
Quando davvero sono troppo stanca,decido di cambiarmi.
Metto il mio adorato pigiama grigio,mi strucco velocemente, 'spazzolo' i capelli,lavo i denti,e sono pronta per andare a dormire.Decido di andare a dare la buonanotte alla mamma,che mi vuole proprio bene,la luce in camera sua è spenta:sta dormendo...
Le do un bacio sulla fronte di nascosto,e penso che stavolta sono io che la guardo dormire...Torno silenziosamente in camera spengo la luce,torno a sistemarmi sotto le lenzuola...chiudo gli occhi e faccio parte di un mondo solo mio,lontano da tutti i miei assordanti pensieri e da tutti i miei irraggiungibili obbiettivi formati per lo più da stupidi 'vorrei'...
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Mentre non c'eri. #Wattys2016
Romance"Ieri notte non ho chiuso occhio,vmi sono promesso di starti alla larga, di smettere di cercarti. La luna era l'unico punto di luce nel buio, ed ho ancora una volta ho pensato a te. Ho pensato a quanto mai le stelle potessero essere distanti, ed ho...