*Capitolo 8*

1.4K 83 2
                                    

Venerdì passa veloce,penso sempre a lui,e la cosa mi preoccupa.
Ieri sera ho scritto di lui,o meglio,per lui,su quel diario lascio emozioni che nessuno mai dovrà leggere:
sono emozioni mie e basta.
Da condividere con Marco e basta.
'Come puo' un profumo farmi perdere la testa?
Un 'Marco' come tanti diventare il mio pensiero fisso?
Un paio di occhi verdi mandarmi in fissa?
Vorrei che fossi tu a rispondere...
Vorrei che fossi tu ad insegnarmi la vita,svelarmi il segreto che ce li dietro i tuoi occhi profondi...
Vorrei che tu ora fossi qui a parlarmi di te.Vorrei saperti perfetto anche dentro.Essere sicura di star inseguendo un sogno serio,e non un 'Marco' come tanti.
Vorrei che con un bacio sulla fronte cancellassi tutte le mie insicurezze,sussurrandomi che sei quello giusto...
Così non avrò più paura dei tuoi sguardi,e non avrò più le vertigini quando mi guarderò dentro e fisserò infinite pagine di diario future,con la data in alto,bella in vista,che segnano giorni che ancora devono essere...in cui sogno te,e te...
Ed ho paura che potrò sempre e solamente sognarti:che le pagine di diario future restino bianche,con il tuo nome al centro,in grassetto e basta.
Ho paura che di te mi resti solo questo.
Io di te voglio ricordare una storia,una storia che parli di noi due insieme.
Ma come faccio a riempire quelle pagine vuote,se di certo so solo il tuo nome?'

Continuo ad interrogarmi,cercando in me stessa risposte che solo tu puoi darmi.
Ed intanto le ore passano e sono sempre un po'più vicina al rivedere i tuoi occhi misteriosi...
e più il tempo passa,più sento di star aspettando qualcosa di concreto:che dei miei castelli in aria qualcosa di vero,sotto sotto,puo'restare.

Giorgio non fa più domande,ma i suoi occhi parlano da se,ed è questo che forse mi lega tanto a mio fratello,il 'leggersi negli occhi' che è solo un nostro segreto.

Oggi è un giorno vuoto:dopo scuola nulla,non ho sentito Diana ne Catherine,mi sono buttata sul letto ed ho pensato a Marco.
E qualunque cosa mi impegmasse rimaneva una scocciatura e basta.
E Marco è il mio pensiero fisso.

E più sento di appartenergli più ho paura di non essere fatta per lui.

Mi fa star bene pensare ai suoi modi di fare,ed improvvisamente è come se amassi un po'di più anche me:
Più mi convinco che quel mercoledì...si girò a guardare me,più i miei capelli prendono colore e li vedo più rossi.Più 'Marco',che potrebbe essere l'aggettivo più adatto a descrivere le cose belle.
Più immagino,più ho paura.
Non so per quanto ancora riuscirò a vivere di astratto.
Ma intanto il tempo passa e domani vorrò trovare certezze.

Il tempo passa...

Il tempo passa ed io sono di nuovo sveglia nel bel mezzo della notte.
E sto pensando a lui.

Mentre non c'eri. #Wattys2016Where stories live. Discover now