*Capitolo 38*

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Tornata a casa,decido di farmi un panino.
Dopo una giornata del genere,sarà meglio schiarire le idee.
Inizio a pensare che magari,sarà meglio lasciar perdere Londra,concentrarmi sulla scuola (anche se manca poco alla sua fine) e passare più tempo con Giorgio o la mamma.

Scaccio dalla mente tutti i miei pensieri,e stacco con un morso metà del panino.
Mi butto sul divano e decido di guardare la TV,così mi ritrovo a dormire sfinita appoggiata al bracciolo del divanetto in pelle.
'Al mio risveglio la TV è spenta,e dei passi si fanno largo per il salotto,così sgranchisco le gambe e saluto Giorgio:
'Ciao'
Mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia,e lui non perde l'occasione per prendermi in giro:
'Sembra che tu abbia preso la scossa,sistema quel mucchio di capelli!'
Lui ride,ma io sto praticamente dormendo in piedi.
Così corro in bagno e sciacquo il viso con l'acqua fredda.
Sistemo i capelli come posso ed infilo il pigiama.
La mamma deve ancora tornare dal lavoro ed io decido di aspettarla per cena.
Intanto mi precipito in camera e chiamo Catherine,tanto per sentirla un po'.
'Beaaaa!'
La sua voce squillante mi fa sobbalzare.
'Catt'
'Bea devo raccontarti un mucchio di cose!Non immagini neanche.'
'Beh...'
Lei mi interrompe:
'Ho una buona notizia per te.'
Finalmente.
'Davvero?'
Chiedo felice.
'Posso venirti a trovare uno di questi giorni,la mamma non c'è ed ho chiesto a mio padre il permesso di venire.'
Non ci credo.
'Oddio,puoi restare tutto il tempo che vuoi!La mia camera è abbastanza grande per entrambe e la mamma sarà di certo felice di lasciarti dormire con me qualche notte.'
'Mhh,ma certo!'
Finalmente.
Finalmente.
È l'unica cosa a cui riesco a pensare.
'Allora,quando vieni???'
Chiedo impaziente.
'Beh,anche domani se per te non è un problema.'
'Un problema?Tu?Ma zitta,ti aspetto alla stazione domani pomeriggio,fammi sapere l'orario del treno.'
'Beh,credo di star lì per le 18:00,ti farò sapere meglio.'
'Non ci credoo!'
'Sarà meglio che ti vada a preparare,le valigie non si fanno da sole!'
'Hai ragione'
Ridacchia,ed a me fa piacere sentirla sorridere.
'A domani'
'Ciao'
Aspettavo da tanto questo momento.
Aspettavo da troppo quel 'A domani.'
Ed ora che è qui,stento a credere che 'domani',possa arrivare.
Solo dopo mi ricordo che...domani ho scuola.
Mancano solo tre giorni alla fine di questo inferno,ma Catherine non può aspettare.

La mamma capirà.
Così corro in salotto per vedere se è arrivata,ed eccola che butta la borsetta sul divano.
'Mamma'
'Ciao tesoro,tutto bene oggi a scuola?'
Classica domanda da genitori.
Come se fosse l'unica cosa che debba 'andare bene'.
'È di questo che volevo parlarti...'
'È successo qualcosa!?'
Chiede poi allarmata.
'No,affatto,anzi,la mia media è okay,ed ormai mancano solo tre giorni alla fine...'
Mi guarda con disappunto:
'Dove vuoi arrivare?'
'Catherine può venire a trovarmi da domani,ed io le ho detto che andava bene.'
'Ma certo che va bene!'
Che sollievo.
'Davvero?'
'Certo,dormirà nella tua stanza.Ma andrai lo stesso a scuola.'
'Ma come faccio?'
Chiedo delusa.
'Beh,credo che potrà venire con te,non può essere un problema per la tua professoressa,è una brava persona,sa quanto tu hai sofferto il trasferimento...'
'Ma...'
'Niente ma.Dopodomani Cat verrà con te,se sarà stanca starà con Giorgio,che magari le mostrerà la città.'
'E va bene...'
Concludo sconfitta.
Intanto Giorgio sta scendendo le scale con il suo solito andazzo da bisonte.
'Giorgio cosa?'
'Domani viene Catherine.'
Affermo.
'Oh,mi fa piacere.Ma io cosa c'entro?'
'Nulla.'
Rispondo.
Tanto verrà con me.

'Ne vuoi ancora un po'?'
Chiede la mamma porgendomi la vaschetta del gelato semivuota.
'No grazie,andrò a dormire.'
Rispondo.
'Ma non hai finito nemmeno la tua porzione!'
Ribatte Giorgio.
'Lo so,puoi prenderla tu.'
'Fantastico'
'Buonanotte.'
'Buonanotte tesoro'

Così salgo le scale di corsa,lavo i denti e mi infilo a letto.
Domani sarà un grande giorno.

Mentre non c'eri. #Wattys2016Where stories live. Discover now