*Capitolo 41*

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'È una follia!'
Esclama ancora una volta Stefano.
'Come ci arriviamo?'
Chiede poi Catherine,che è ormai parte del gruppo.
Max si fa largo fra i cuscini,e si sistema come meglio crede a pancia in giù,sul letto,gli occhi fissi alla finestra e mille pensieri per la mente.
Dopo una breve pausa risponde alla domanda:
'Il problema non è questo,Firenze non è lontana come Londra,ci arriviamo in treno.Credo che tutti noi abbiamo qualcosa da parte,non costerà poi così tanto.'
Rifletto per qualche secondo,poi decido di farmi avanti e proporre la mia idea.
'...Potremo dire alle nostre famiglie che andremo in campeggio...le solite cose da ragazzi.Assicureremo a tutti di starcene in quell'area piena di roulotte,poi prenderemo il treno,e chiameremo qualcuno.'
'Come scusa è buona.Più che buona,non ci resta che programmare il giorno,ed assicurarci di aver tutti dei soldi da sfruttare.'
Non ci penso due volte:
'Potremo trovarci qualche lavoro estivo,sarà semplice.'
Tutti mi guardano indecisi.
Esamino i loro sguardi uno ad uno.
L'unico paio di occhi che prende sul serio la proposta è quello di Matteo,che se ne sta lì esitante,cercando di decidere se parlare o meno.

Dopo un lungo silenzio lo scorgo prender fiato e raddrizzarsi composto fra i cuscini:
'Io e Francesco abbiamo un piccolo gruppo.Una di quelle stupidaggini da adolescenti:un passatempo che prendo troppo sul serio...'
Vedendolo in difficoltà,intervengo...
'Continua...'
Lui mi guarda confuso,si passa una mano fra i capelli e prosegue:
'È da un po'che proviamo dei pezzi scritti da noi ovviamente,ma non sono nulla di che,anzi credo sia una pessima idea,ma io soldi da parte non ne ho e volevo chiedervi se vi andava di passare da lui verso le sette...domani.
Proveremo tutta la serata,potete dirci cosa ne pensate...'
Non ho mai sentito Matteo parlare così:
Il tono di voce insicuro,gli occhi che brillano,le mani intrecciate,mille pause fra una frase e l'altra...
Potrei quasi trovare qualche somiglianza col mio modo di fare,ma so che il mondo di Matteo,è tutt'altra realtà.
'È una buona idea.'
Confermo.
'Hai intenzione di metterti a suonare per strada?'
Chiede Melania aggrottando la fronte.
'È una buona idea.'
Ripeto.
Ci sono stata dalla parte di Matteo,che mette l'anima in una proposta,anche se 'stupida' come questa,le ho odiate le domande come quelle di Melania,dette storcendo la bocca in una smorfia di disapprovazione.

Dovrete smetterla di polverizzare speranze di questo genere.
'Domani verremo a sentirvi'
Proseguo poi,accennando un sorriso a Matteo,che mi guarda stranito.
Mel sposta il suo sguardo su di me per qualche secondo,ma poi gira il volto e distacca i suoi occhi dai miei.
'Perfetto'
Continua lanciandomi un sorrisetto complice...chissà cosa vorrà insinuare...

Mentre non c'eri. #Wattys2016Where stories live. Discover now