Fatto sta che dopo questo infinito periodo al buio,sono di nuovo in piedi.
A parte qualche raro pianto per conto mio,la vita mi scivola addosso come ha sempre usato fare nei periodi insipidi e senza tratti particolari,insomma la vita è il solito via vai di piccole e grandi cose,a cui non presti attenzione per paura di ricascare in un paio di occhi qualunque.Evito di inciampare in un nuovo pericoloso sguardo,temo che riesca a spazzar via persino ciò che resta dell'amore che fin ora riesco a sfruttare per me stessa e basta:l'essenziale.
Non ho intenzione di buttar via anche questo,terrò stretta a me ciò che sono ancora capace di regalare,e sceglierò non più attenzione chi merita un mio sorriso,un mio discorso,un po'di me.
A mano a mano che giorno e notte si alternano l'immagine di Marco nella mia mente sfoca maggiormente,eppure di notte,mi capita di ritrovarlo in qualche mio sogno,spesso lo ignoro e mi rimetto a dormire,ma smetto di sognare.
È frustrante il modo in cui appare e scompare fra i miei pensieri,ma ormai è solo un problema irrisolto,e lascerò resti tale fino a che non smetterò di cercare la soluzione.Per quanto riguarda Stefano,ci penso.
Ci penso spesso e controvoglia,perché fantasticare sul suo modo di trasmetterti un emozione semplice come l'affetto va a finire che prende il posto di Marco,e in questa vita non c'è posto per un amore tragico come quel che già immagino.
Non sono innamorata e non ho intenzione di innamorarmi.
La mamma è la solita chiacchierona e mi chiede che fine abbia fatto quel bel ragazzo che qualche volta capitava in cucina ed accettava qualche goccio di caffè,chiede di lui spesso,ed io rispondo che non c'è più,che è andato via e che di lui resta solo un'ombra scura,lei non capisce e scuote la testa stranita,sottovoce è solita bisbigliare qualche pensiero scoperto,che lascia correre con le altre parole.
Diana è la mia migliore amica.
Dopo Catherine,ovvio.
Lei mi tiene compagnia e mi racconta delle serate con il gruppo,mi ricorda che sono ancora una ragazzina e che Marco passerà insieme alla mia voglia irrefrenabile di cioccolata o di libertà.
Io non le credo,ma la lascio parlare per far sì che le mie speranze non volino via fra una dormita e l'altra.
In questi giorni tengo per me il buonumore,ed ammetto di star bene e non Bene rispondendo alla domanda 'come stai' con un semplice 'tutto okay',che è la verità si,con il tempo ho imparato che chi sta Bene si accontenta e basta,ho provato ad accontentarmi ed ho scoperto che non fa per me,la coerenza non mi porta da nessuna parte,deduco spesso che la cosiddetta 'coerenza',non ha nulla a che fare con la vita.
La logica non ha nulla a che vedere con i sentimenti o con le esperienze che si ricordano per più di ventiquattro ore.
Concludo rendendomi conto che la matematica è solo una stupida convinzione,il resto sono un mucchio di parole legate fra loro da ciò che tu decidi di vivere addosso,concludo affermando che la follia è il miglior modo per sentirsi se stessi.
Lavorando su me stessa ho scoperto tanto della nuova Beatrice e mi sono accorta che è semplicemente cresciuta.
Oggi devo andare da Melania per lavorare ad un nuovo progetto per il corso di scrittura,e con una penna ed un pezzo di carta posso decidere chi essere e quanto valere.
Ma la vita non è un racconto di fantasia,e per il resto,sono la solita Beatrice,con i suoi dubbi nel cassetto,le insicurezze problematiche.
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Mentre non c'eri. #Wattys2016
Romance"Ieri notte non ho chiuso occhio,vmi sono promesso di starti alla larga, di smettere di cercarti. La luna era l'unico punto di luce nel buio, ed ho ancora una volta ho pensato a te. Ho pensato a quanto mai le stelle potessero essere distanti, ed ho...