*Capitolo 39*

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'Beaaaaaaaaaa!'
'Catt!'
Catherine mi si getta fra le braccia,ed io provo un immediato sollievo nel sentire ancora suo profumo.
Restiamo lì abbracciate per un po',ed è una piacevolissima sensazione.
'Allora,come va???'
Mi chiede staccandosi da me.
Io mi guardo attorno,ma poi la fisso dritta negli occhi:
'Tutto bene,te?'
Avrei voluto dire di no,che va tutto storto,che la stavo aspettando da troppo tempo,che ho bisogno di lei e che senza non riesco più a respirare.
'Beh,devo raccontarti un sacco di cose!'
'...anche io'
Affermo abbassando la testa,forse sto addirittura arrossendo.
'Ehi,raccontami.'
Mi dice alzandomi il mento con due dita,ma quel gesto mi ricorda Marco,e devo scostarmi per evitare di piangere.
'Ora andiamo'
Dico,e la prendo per mano.
Durante il tragitto lei indica mille luoghi,negozi,statue e gelaterie,ed io la faccio ridere,per vedere se ne sono ancora capace.
Arrivate a casa la mamma accoglie Cat con un caloroso abbraccio,poi le faccio vedere la mia camera e la aiuto a sistemare le sue cose.
'Allora,domani dovrai venire a scuola con me...'
'Fantastico,potrò conoscere i tuoi amici.'
Risponde entusiasta.
'Non credo lavoreremo molto,mancano solo due giorni alla fine ed insomma,nulla di che.'
Sorride soddisfatta,ed io decido che posso parlare di Marco.

'Che cosa?!?!?'
'...Beh,non me lo aspettavo.'
'Ne sei sicura???'
'Si Cat,quella era lì e ci guardava,stava piangendo e poi...'
'Beh non la passerà liscia.'
Non credo di volere il suo male.
Ma una bella lezione ci vorrebbe.
Ma non voglio il suo male.
...'Invece si.'
Affermo spontanea.
'Dopotutto mi ha resa felice in un modo o nell'altro...'
'Beh,ora sei felice???'
...
'No'
'Allora non è abbastanza.'
'Che intendi?'
'Non ha fatto abbastanza:l'amore di per se è abbastanza,lui non lo era.'
...o forse ero io a non essere abbastanza.

Mi siedo sul letto,e lei mi si avvicina:
'Basta,basta'
Ero così presa dal discorso che non mi sono nemmeno accorta di piangere.
'Hai ragione basta.'
'Ora scendiamo,tua madre avrà preparato qualcosa di delizioso,sento l'odore da qui!'
Il suo sorriso deve avere qualche potere magico,perché non appena accenna ad alzare gli angoli della bocca smetto di piangere e scoppio a ridere.
'Andiamo'

'Ecco le nostre due principesse!'
Esclama Giorgio entrando in casa.
'Giorgioo'
Cat lo abbraccia nostalgica,ed io noto qualcosa di più nel suo sguardo...

'Mi passi la Fanta?'
Porgo a Cat la bottiglia di vetro,per il resto della serata,parliamo per lo più di lei,di lei e di me.
'Allora,come vanno le cose da te?'
Chiede Giorgio ridacchiando.
'Non è cambiato nulla.'
'Oh bene'
Mi limito a dire.
Dopo cena io e Cat salutiamo tutti ed andiamo in camera.

'...Tutto bene con Alex?'
Chiedo fissando lo spropositato succhiotto sul suo collo.
'Alla grande,vedi qui!'
Mi mostra un braccialetto d'argento,sul ciondolo ci sono incise due lettere,e sotto una piccola scritta:
-*A&C*
Per sempre.-
'Che dolce!'
'Eh già,me l'ha regalato per i nostri 10 mesi!'
'Come passa il tempo ahaha'
'Pensare che non li ho proprio sentiti!
È indescrivibile Bea,indescrivibile!'
So com'è quando il tempo ti scrivo la addosso,e perdi il conto dei giorni,delle ore,dei minuti,dei secondi,e vivi solo di momenti,quelli non passano mai.
'Eh già...'
Mi piace sentirla parlare di un amore infinito,del suo amore infinito,sentire il suo tono di voce cambiare a seconda di ciò che mi racconta,mi ricorda una felicità passata,pensare che anche io avevo creduto in quel nostro primo piccolo 'per sempre.'

Dopo una lunga chiacchierata è ora di andare a dormire,così le do la buonanotte e mi infilo sotto le coperte.
Non riesco a dormire.
'...Cat'
Sussurro,ma lei ormai dorme.
Mi giro e mi rigiro nel letto cercando di prender sonno,ma nulla.
I soliti pensieri si affollano nella mia mente,e stavolta non basterà chiudere gli occhi per scacciarli tutti.
Quando non ne posso più,afferro il cellulare e controllo l'orario.
Sono le quattro.
Quanto mi conosce la notte,e quest'ora:
Gli ho raccontato tutti i miei segreti e non si stanca mai di darmi il tormento.
Decido di andare in cucina per bere un po'd'acqua.
Così,scendo le scale di corsa,ma in salotto la luce è accesa.
Mi affaccio spaventata:
Giorgio è seduto a tavola,il pc alla sua destra ed un block notes tra le mani.
'Che fai?'
Chiedo a voce bassa,avvicinandomi a lui.
'Null Bea,torna a dormire,che ci fai qua?'
'Avevo sete'
Lo guardo:
Ha l'aria stanca,gli occhi rossi.
Sbircio sul computer,ma tutto ciò che riesco a leggere sono gli ultimi due righi:
'Voglio semplicemente che tu lo sappia: finché saremo sotto lo stesso cielo,potremo osservare insieme le stelle,e a dirlo così,mi fanno un po'meno paura tutti i chilometri che hanno deciso di distanziarci.'
'...Oh'
'Torna a dormire Bea.'
Mi stampa un bacio sulla fronte,un bacio protettivo e rassicurante,un po'come quelli della mamma.
Così salgo di nuovo le scale,lasciando perdere la sete e l'insonnia,mi stendo sul letto,ed inizio a sognare.

Scusate se sono stata poco attiva in questi giorni,ma sono abbastanza impegnata con la scuola e roba del genere,grazie per le visualizzazioni!💞

Mentre non c'eri. #Wattys2016Where stories live. Discover now