*Capitolo 42*

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Applaudo con tutta me stessa al l'esibizione di Matteo.
Cerco di dargli quel che io non ho mai ricevuto: comprensione.

Mi alzo in piedi,e fra i battiti di mani degli altri il mio è quello che si fa più sentire.
Melania è seduta su una sedia in legno  accanto alla mia,non sembra entusiasta.
'È tuo fratello'
Le faccio io,accennando uno sguardo di disappunto,misto ad un sorriso di incomprensione.
Francesca accanto a lei mi volta le spalle,e Melania fa spallucce incerta.

'Siete stati fantastici.'
Assicura Stefano smentendo tutte le indecisioni,i ripensamenti ed i dubbi di Matteo e il suo amico.
Usciti fuori,è ora di andare.
'Ci vediamo'
Dico sorridente,carico il mio zainetto di pelle in spalla e faccio per andar via.

'Aspetta'
La mano di Francesca è sulla mia spalla,mi afferra con l'altra il braccio destro,ed io non posso far altro che voltarmi di scatto,con gli occhi di chi vuole capire:
Capire cosa le prende oggi.
'Dimmi...tutto.'
E con sguardo serio mi rivolgo ai suoi occhi,tentando di decifrare il suo comportamento.
'Nulla,è che...'
Ed intanto mi allontana dal gruppo.
Cerco risposta nel suo modo di fare,ma appare sicuro e tiepido,come sempre,come non fosse successo nulla.

Arrivate un po'più il là ecco che si fa avanti e sospira:
'Sono innamorata di Matteo.'
Ed io che c'entro.
'Ah,okay'
Mi limito a dire,storcendo la bocca nella speranza che prenda quella smorfia per un sorriso.
'Okay?'
Prosegue con occhi minacciosi.
'Si okay,ma che devo fare?'
Ed ecco che tutto appare chiaro.
Prima che lei possa aggiungere altro la interrompo inquieta.
'A me non piace affatto se è questa l'idea che ti sei fatta.'
Affermo,per una volta,sicura di me.
Ed il mondo mi scivola addosso come olio,ed il resto del mondo non è più un mio problema,e per una volta,mi sento libera,per una volta,ho parlato chiaro.
Sorrido compiaciuta di me stessa.
Poi,non sapendo che fare,mi volto e faccio per andar via.
'Bea'
Ricomincia Francesca.
'Sai com'è andata a finire con...'
'Lo so,ed io non c'entro.'
'È solo che non vorrei che...'
'Tranquilla,nessuno lo vorrebbe.'
E vado via.
Lasciandola lì a guardarsi le scarpe,a riflettere,ad essere per un po'la me che mi è appena scivolata fra le dita.

'Ciao mamma!'
Urlo rientrando.
'Finalmente!'
'Mh.'

Corro in camera,mi cambio e mi metto comoda.
'Caaat'
Urlo sapendola in bagno:lei si era già avviata.
'UE'
Risponde lei infastidita.
'Ma che fai?'
'Mi strucco!'
La seguo,e le parlo di Francesca.
Lei risponde puntualmente
'Ah','Eh' o 'è inaccettabile'.
Così le chiedo,in tono confidenziale,cosa le abbia preso.
'È che...'
Nulla.
'Continua!'
'Ceh...'
Nulla.
'Muoviti!'
Non si decide a parlare,così,la tempesto di domande.
Fin quando:
'Okay Bea,basta!Giorgio,l'ho detto!L'ho detto!'
*Uh mam*
'Ma cosa c'entra!'
Ma perché,perchè la mia vita è così incasinata?
'Ma è..'
'Più grande lo so,ma non spero certo di portarlo all'altare!'
I suoi occhi si riempiono di vergogna,così rilasso i muscoli del viso e mi avvicino più a lei:
'Anche se fosse,sarei io il testimone vero?'

Mentre non c'eri. #Wattys2016Where stories live. Discover now