*Capitolo 12*

1.1K 81 6
                                    

Non ci credo.

Non riesco a trattenere un'espressione di stupore,e con gli occhi spalancati rispondo alla sua domanda:
'S-si...'
Mi guarda con disappunto.
Quando mi riprendo,passo l'indice sotto gli occhi,tentando di rimuovere il mascara che probabilmente è colato a causa degli occhi lucidi.

Stampo un sorrisone sul viso,ed accetto la rosa di Marco.
Mi porge la mano
'Mi concede questo ballo?'
Chiede in tono scherzoso.
Eppure a me sembra un sogno.
Marco conosce il d-jay,ha organizzato lui la festa,gli fa cenno di alzare il volume al ritornello.
Così danziamo.

E non ha più importanza la musica,balliamo seguendo un ritmo tutto nostro,e per una volta,sembra andare tutto come avevo immaginato.

Balliamo tutta la serata,e mentre gli altri si scatenano,lui mi fa girare e girare,e quando ci guardiamo negli occhi un brivido percorre la mia spina dorsale,è perfetto.

Continuo a roteare e ridere felice,incurante del resto della folla che mi circonda,che si gira a guardare me e Marco,danzare sulle note di una musica tutta nostra,ci giudica pazzi,ma loro non possono sentire la melodia che sento io.
È dolce e viva,sembra che il resto non esista,tutto intorno a me prende colore,vedo più vive le immagini,riesco quasi e toccare la musica con l'indice.

È un mondo tutto nostro.
In un sogno tutto mio.
Adoro questa atmosfera: prima di stasera le discoteche mi sono sempre sempre sembrate banali.

Quando,sicuro di se,Marco mi attira se,cingendomi la vita con le mani,provo un'emozione del tutto nuova.

Siamo vicinissimi.
I suoi occhi sono stupendi anche sotto questa luce.
Mi accarezza i capelli con cautela,ma so che non è questo il momento più adatto ad un bacio.
Così quando la musica si alza,ed il ritmo più deciso si fa sentire,salto all'indietro e continuo a danzare,questa volta sulle note della musica certa.
Lo guardo con aria di sfida,e lui,rimasto lì impalato,mi fa un sorrisone sereno e confuso.
Si avvicina nuovamente,e balliamo insieme.

Quando una delle tante luci mobili della discoteca si fa largo fra i suoi occhi,non posso far a meno di avvicinarmi ancora.
Le mie braccia attorno alle sue spalle.
I nostri sguardi vicinissimi.
I nostri nasi si sfiorano appena.
E noi continuiamo a ballare,lentamente,a piccoli passi,sorridendo.

I miei capelli sono ormai un disastro.
E non mi importa.

Sono felice.
Marco si allontana bruscamente da me,poi mi porge la mano,io la afferro e mi porta con se fuori dal locale.

'Batrice...io'
Mi fa pensieroso...
'Tu?'
Rispondo pronta.
Mi aspetto un
'Non prenderla come una cosa seria.'
Roba del genere...

Ed invece afferra il mio volto fra le mani,mi attira a se e mi bacia.

Mi stringe ancora di più a se ed io faccio un piccolo salto:mi ritrovo a cingergli la vita con le gambe.
Lo abbraccio più forte,tanto da temere di soffocarlo.
Gli accarezzo i capelli profumati mentre lui è impegnato a sorreggermi,ed è come se già sapessi cosa fare:le gambe,le braccia,tutto al proprio posto.
Eh già,perchè il posto delle mie braccia è intorno le sue spalle,come quello delle mie mani intrecciate alle sue.
Come io appartengo a lui, lui appartiene al mio sogno...
o meglio
Lui è il mio sogno.

Quando i nostri visi si allontanano,mi mancano già le sue labbra.
Sorride sincero.
'Io voglio provare a stare con te Bea.'
NON MI SEMBRA VERO.
Nulla mi suona più dolce di quelle parole.
Mi sembra di aver aspettato questo momento da secoli.
'Non aspettavo altro che questo.'
E questa volta sono io a baciarlo.

È tardi.
Sarebbe venuta la madre di Diana a riprendere entrambe.
Ma io seguo Marco,che mi porta in giro per la città.
Camminiamo un sacco.
Eppure con lui avrei percorso chilometri e chilometri.

Non sono mai stanca.
Non mi stancherò mai di lui.
Di questa serata.
Di noi.

Quando arriviamo dinanzi la Fontana di Trevi ,mi porge una monetina:
'Esprimi un desiderio.'
Cosa c'è di meglio di questo?
Cosa dovrei desiderare,se con lui,ho tutto?

'Non desidero nulla,il mio sogno è qui,dinanzi ai miei occhi.'
Mi guarda.
Lo guardo.

'Allora...prova a desiderare che duri,così anche il mio di sogno si avvererà.'

Mi giro di spalle,chiudo gli occhi...

Fa che duri per sempre

E la monetina si unisce alle altre speranze...

Quante richieste...
Quante persone,credono in qualcosa.
E mi chiedo quale fosse il desiderio espresso dal proprietario della monetina accanto alla mia...
Ma non ha importanza,io il mio posto l'ho trovato...
Era necessario arrivare qui a Roma per trovarlo.
Perchè si,il mio posto non è Roma:è Marco.

Durerà.
Penso,piena di speranze.
Marco di avvicina a me,mi abbraccia da dietro:
'Certo che durerà.'
Per sempre.

Mentre non c'eri. #Wattys2016Where stories live. Discover now