*Capitolo 6*

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Lo guardo andarsene,e mentre mi ripeto che non si girerà mai a guardarmi l' ultima volta,per vedere se sono già uscita,se lo sto guardando,se parlo con qualche amica...arriva Diana.
"Beaa..."
Schiocca le dita dinanzi ai miei occhi.
"Ci sei?"
...Lo dico a Diana?
"Eh?"
Rispondo perplessa.
"Parlavi con Marco eh?Sai,è lui che ha organizzato la festa,è un bravo ragazzo."
Non voglio che contribuisca a farmi impazzire per questo principe azzurro.
"Bea,si è girato!"
Si è girato?Ha guardato me?O Diana...?
Diana è bella.
Ha i capelli biondi,boccolosi,occhi blu,non azzurri,BLU,e mi piacciono troppo.È snella,veste bene,con il suo stile vintage,nei corridoi saluta sempre tutti,ma è amica di pochi.
Oggi ha una gonna nera,che le arriva fino al ginocchio,è a pieghe,ed infilata in essa c'è un maglioncino bianco,con il colletto che spicca.Ai piedi le Doctor Martins nere,senza neanche un graffio.
Non mi stupirebbe sapere che Marco si sia girato a guardarla,Diana.
Faccio l'indifferente.
"Embe?"
...
"Si è girato a guardarti!Magari gli piaci.Ieri mi ha chiesto di te,voleva sapere se eri nuova: ci ha viste insieme in piazza."
"Ma non mi conosce neanche!"
(Come se io non sia riuscita a perdere la testa per nulla.)
"Ma se gli piaci vuole conoscerti!Credi che si debba per forza conoscere a fondo una persona per trovarla interessante?!"
Concordo...ma io,IO?Io non sono niente di che,mentre lui è riuscito a mandarmi in fissa al primo sguardo.

Diana guarda l'orario,e la sua espressione cambia bruscamente.
"Diamine devo andare!"
Dice,mi stampa un bacio sulla guancia destra e corre via.
"DOVE VAI?"
Urlo
"POI TI SPIEGO!"
...
Vabbè...
Torno a casa.
Giorgio mi apre la porta:
"Hey,come è andata?"
"Bene,grazie."
Rispondo sorridente.
"Mamma è appena uscita."
Afferma.
"Va benee"
Giorgio mi guarda perplesso.
Ma perchè le persone tentano di interpretarmi?Tanto non possono capire.
"Sei particolarmente...solare."
"IO?Solare?Sempre.Nulla di strano,nono."
"E invece si!"
Mi fa tutto felice.
Corre verso di me,che butto il mio zaino a terra.
Mi prende in braccio,e mi ritrovo a testa in giù!
"Lasciami!!!"
Urlo irritata.
"Prima mi racconti!"
Risponde pronto,fra una risata e l'altra.
"Ma cosa!?Che ti devo dire!"
"Come si chiama!!!?"
Non ditemi che ha capito.
No.
"Come si chiamaa!?"
Insiste.
"Ma chi,chi 'come si chiama' Giorgio!Rimettimi giù!"
Fa per lasciarmi andare...
Ma mi viene spontaneo sussurrare fra me e me...
"Marco..."
Mi ritira su.
Merda.
"Comee?!Come hai detto!?"
Ripete ridendo.
"Giorgio,si chiama Marco.M A R C O."
Rispondo nervosa.
"AHHH LO SAPEVO!"
Mi rimette a terra,finalmente.
...Dovrà starsi zitto.
"Cosa...cosa sapevi Giorgio?"
Chiedo sbuffando...
"Che c'entrava un 'lui'!"
Mentre cerco di sistemare i capelli come posso,mi bombarda di domande.
Inizio a sorridere,è solo Giorgio...
"Raccontami!"
"Nulla,ci siamo scontrati ed in un certo senso mi ha invitata ad una festa."
Rispondo seccata,ma stavolta mi scappa nuovamente un sorrisetto.
"In un certo senso?"
Ma non capisce!?
"In un certo senso,si."
"Ahh,cpisco."
Fa per prendermi in giro,ed io tiro una cioccha di capelli dal suo ciuffo ribelle.
"Hai finito?"
Dico ridendo.
"Abbi pietà!"
Ma la smette?
Lo lascio,mi stampa un bacio sulla guancia,ed io proprio non capisco.
"Ah,la mia sorellina."
Ah, quanto gli voglio bene.

Quando lui va a 'fare uno spuntino',o meglio,a divorare ogni tipo di schifezza che scova,io mi precipito in camera.
Metto le cuffiette,parte
I just wanna be yours
Degli Arctic Monkeys.
Apro il mio diario,che assomiglia più ad una agenda qualsiasi ed inizio a scrivere.Erano mesi che non scrivevo di me al mio diario.Ma sento il bisogno di buttar fuori i pensieri di troppo,dopo aver scritto di Catherine e di Diana...mi sfogo,descrivo l'incontro con Marco:
Oggi ho conosciuto un ragazzo...
E quando lui parlava,il resto del mondo non esisteva.
Oggi ho incontrato un ragazzo...
e per la prima volta mi sono chiesta se la primavera è riuscita a far fiorire anche lui,come tutta la natura,i sentimenti ed i primi amori.
Mi sono chiesta quale fosse il suo colore preferito,se di inverno preferisce bere il the caldo o la tisana.
Se la neve gli piace,se ama l'estate,se ha mai portato una ragazza a ballare,o al cinema o a contare le stelle sulla spiaggia con gli amici del gruppo.
Mi sono chiesta tanto,costruendo castelli in aria,ed ho paura di scoprire:
Ho paura che quando mi chiamerà al cellulare,per chiedermi quando arrivo (se mai mi chiamerà) la sua voce non mi colpirà più.Ho paura che quando mi racconterà della sua vita,mi confessi che odia la primavera,che vive in città e mai desidererebbe spostarsi,che non crede nell'amore.Ho paura che quando gli chiederò sorridente quale colore preferisce lui risponda 'il nero',e che colori come l'azzurro gli ricordano solo il suo quaderno di filosofia,e che odia filosofia.Che di inverno studia e basta,che le bevande calde lo disgustano o che d'inverno,semplicemente,soffere il freddo,che odia le stagioni 'troppo'.
Che la neve è solo aqua fredda,che l'estate è calda e basta.Che non ha mai portato una ragazza al cinema perchè costa...che sono solo Beatrice,e che mai rinuncerebbe alla sua vita bianca e nera,chiara,a tratti decisi e calcati,per permettermi di mostrargli un pezzetto della mia vita astratta.

Mentre non c'eri. #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora