Capitolo sei

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Capitolo Sei
Adesso, non otto anni fa'!

Una luce abbagliante mi sveglia, che palle mi sono di nuovo dimenticata la finestra aperta.
"É sabato santo cielo!" Mi lamento girandomi dall'altra parte del letto, troppo grande per una persona sola.

"Baby sono le 10 di mattina, io credo tu possa svegliarti!" Dice una voce facendomi saltare.
"Ahhh" urlo prendendo il cuscino da dietro la testa e usandolo come scudo mentre salto fuori dal letto.
"Ma sei impazzita?!-mi urla togliendomi l'arma da davanti alla faccia- mi hai rotto un timpano!" Quando ho accettato a scatola chiusa di essere sua amica, non avevo idea che si sarebbe presentato tutte le mattine a casa mia a disturbare il mio sonno in un modo, se vogliamo aggiungere, non molto carino.

"Lo giuro...- gli vado in contro tenendo l'indice alzato minacciandolo- la devi smettere, uno di questi giorni ci lascerò il cuore."
Scoppia a ridere.

"Ma se eri già sveglia!!! E poi tesoruccio mio, ti ho portato la brioche con la Nutella!" Cerca di corrompermi, mostrandomi un sacchetto marrone col logo di Holly's cake, il suo e da un po' anche il mio negozio di dolci preferiti.

Faccio una faccia arrabbiata, cercando di essere più seria possibile, ma la sua faccetta da cucciolo sperduto batte tutto facendomi scoppiare a ridere.
Gli do un bacio sulla guancia e lo supero correndo verso la cucina, Bry é uscita già da un po': il trasferimento le occupa molto tempo, ma per fortuna finalmente è quasi tutto finito.

Metto il caffè nella macchinetta apposita e prendo due tazze dalla dispensa, due tazze molto carine e buffe per la precisione, faccio per appoggiarle sul tavolo, ma qualcosa attira la mia attenzione.
Fra le bollette c'è un a busta un po più grande delle altre, di forma quadrata, e sembra anche una busta un po' troppo raffinata per essere una bolletta.

Il cuore prende a battere forte e inizio a respirare affannosamente, sento che le lacrime stanno per scendere.
Mi rigiro la busta fra le mani, il mio nome in bella calligrafia é scritto sul davanti, faccio un ultimo respiro poi apro la busta.
Due mani calde mi massaggiano le braccia dandomi sicurezza, mentre osservo con troppa attenzione tutti i dettagli del pizzo ricamato, disegnato in rilievo sul biglietto elegante color panna.

"Nicolas Mason & Angelique Rosaï sono lieti di invitarla al loro matrimonio che si terrà il 20 giugno alle ore 14.30 presso Laguna Beach, Orange CA." leggo con voce tremolante.

"Perché si sposano così presto?! Avevo capito che si sarebbero sposati fra qualche mese" Domando a nemmeno io so chi, con Nick non ci parliamo da quella volta in cui ci siamo 'incontrati' da Joy's, sono più di 3 settimane che non parlo con lui e per quanto ora abbia Aden lui mi manca.

Mi manca tanto troppo.

"Chiamalo!" Dice dal nulla Aden passandomi il telefono con il numero già inserito.
"Non credo di farcela, non ci parlo da tanto e boh lui non ha nemmeno provato boh non so che fare!" Sclero portandomi le mani alla testa tirandomi poi i capelli, cercando di dare un po di sollievo al peso che sento dentro al petto.
"Basta! Smettila di farti i film okay? Smettila di dire 'boh' quando sei tesa o sei imbarazzata, basta nasconderti dietro le parole ora lo chiami e non ci pensi nemmeno troppo, di quello che ti passa per la testa, alle conseguenze ci pensiamo dopo!" Mi urla scuotendomi leggermente per le braccia facendomi finalmente riprendere il controllo di me stessa.

Respiro.

Le orecchie mi si tappano sento solo il rimbombo dei miei battiti accompagnati dal fastidioso suono del telefono.

"Pronto?" Chiede una voce alquanto differente da quella di Nick.
"Angelique ciao, stavo...cercavo Nick c'è?" Domando guardando Aden negli occhi e non pensando più a cosa avrei dovuto dirgli, alle sue potenziali risposte, mi concentro soltanto sui suoi occhi.
"No, sai come è le voglie-ridacchia- l'ho mandato a prendermi dell'avocado, non so ma ho queste voglie di cibo esotico, non è la prima volta, ma da quando lo sappiamo, lui si dimentica sempre il telefono è diventato distratto, hahahah sai com'è ora ha altro per la testa." Parla così velocemente che non riesco a decifrare bene il senso di ogni parola che mi dice, ma poi mi blocco.

Tutto intorno a me crolla e mi sembra di essere in una stanza piena di vetri in frantumi, peccato che quei vetri non sono di uno specchio, ma è solo tutto il mio cuore.
Aden mi fa segno di respirare e seguo i suoi consigli "Volevo soltanto chiedergli perché avevate spostato il matrimonio" Domando riprendendo il controllo, come è che si dice via il dente via il dolore, quindi è meglio se mi tolgo tutte le aspettative e tutti i dubbi.
"Be cara con il bambino in arrivo...fra quattro mesi sarà tutto più difficile, io sarò di sette e mi sarà tutto più difficile organizzare, il medico poi ha detto..." Ma non l'ascolto più mormora qualcos'altro, ma io non sono più qui.

Adesso, non prima,
adesso non ieri,
adesso non otto anni fa,
adesso posso veramente dire che il mio cuore si è appena distrutto.

Mormoro un ciao insignificante, poi scaravento il telefono lontano da me, le gambe diventano troppo pesanti e scoppio in un singulto cronico, uno di quelli dove non riesci a respirare e non vedi nè sentì più nessuno, uno di quelli che ti segnano a vita.




Eccomi qui ragazza con un nuovo capitolo; che ve ne pare? ci vediamo al prossimo capitolo.😘

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