Capitolo sessantotto

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Capitolo Sessantotto
Non dubitare...

Non credo che nella vita reale esista veramente il lieto fine, ma oggi ci voglio credere, non voglio pensare alla morte che dovrò affrontare o alla morte che alla fine tutti noi accoglieremo.

Essa fa paura, ma alla fine l'unica cosa che possiamo fare é non pensarci, perché possiamo dire che l'accettiamo, ma la morte non si accetta ci farà paura per sempre.

Mi osservo allo specchio, il mio viso é provato, gli occhi incassati e le occhiaie sono coperti da strati e strati di fondotinta che rendono il mio viso meno segnato dal cancro.

"Sei divina!" Un flash mi acceca facendomi sobbalzare.
"Mi hai spaventata!" Mi porto una mano al cuore.

"Scusa non volevo é che..." Le parole gli muoiono in gola.
"Non dovresti essere qui!" Lo castono dandogli le spalle.
"Lo so, ma io Ally non c'è la faccio più!" Inarco le sopracciglia guardandolo attraverso lo specchio.

"Io non centro niente!"

"Questo lo so, ma Ally io non posso più vivere in questo modo, sono stato così stronzo nei tuoi confronti. Ero così preso di me da non rendermi conto delle realtà che avevo davanti... mi sono odiato per questo e mi odio ancora, non posso credere alla possibilità che tu possa morire, alla possibilità che tu non sia più con me, che tutte le nostre avventure siano solo un ricordo passato che nessuno mai racconterà!" Mi giro guardandolo negli occhi, quegli occhi così simili ai miei, ma che ora mi fanno così tanta pena.

"Puoi sempre raccontarle tu!" Gli propongo.
"Allison io non credo di riuscir a vivere senza di te, sei la mia sorellina; sei l'unica ancora sicura che ho."
"Adam tu hai Bry adesso. Non devi preoccuparti per questo! La morte prima o poi arriva per tutti; la mia è soltanto più vicina della tua" Tento di rassicurarlo invano.

"Allison perdonami! Sono stato uno stronzo, ero così accecato dalla rabbia che qualcuno ti avesse messo incinta e che tu sapessi chi fosse e non me lo volessi dire, che ho pensato fosse meglio lasciar fare, ignorarti così da, forse, riuscire ad ignorare anche questo pensiero così assillante. Ho sbagliato lo so, sono un fratello di merda, ma non voglio perderti, questo é un mio pensiero continuo. Non voglio Ally. Io non voglio." Mi lancio verso di lui e lo abbraccio stritolandolo.

"Ti voglio bene fratello!" Gli sussurro all'orecchio, annusando anzi sniffando quell'odore che tanto mi é mancato.
"Anche io sorellina!"

"Sei pronta a sposarti?!" Mi domanda, mettendo fine al nostro abbraccio.

"Lo sono, lo sono da tutta la vita!" Ammetto avviandomi con lui verso la porta.

***

Percorro il corridoio vuoto dell'ospedale col vestito da sposa, leggermente più corto sul davanti, indosso.

I tacchi bassi ticchettano a contatto con il pavimento e l'ansia inizia a prendere il sopravvento su di me mentre mi avvicino sempre di più al portone elegante della piccola chiesa all'interno dell'ospedale

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I tacchi bassi ticchettano a contatto con il pavimento e l'ansia inizia a prendere il sopravvento su di me mentre mi avvicino sempre di più al portone elegante della piccola chiesa all'interno dell'ospedale.

Osservo mio padre, elegante come non mai, ha la barba fatta e una rosa bianca appena colta che gli sbuca dal taschino.

"Sei bellissimo papà!" Gli bacio le guance abbracciandolo poi calorosamente.
"Anche tu figlia mia! Sei e sarai sempre la mia piccola principessa anche se dentro di te si sta formando un'altra piccola principessa!" Ridacchio guardandolo bene negli occhi, poi torno a guardare seria il portone.

"Se vuoi scappare...tesoro, siamo ancora in tempo!" Mi sussurra una voce.
"Aden io sono pronta, sono pronta ad oltrepassare la porta e iniziare un altro capitolo!" Sussurro piano a quella che so essere solo la mia immaginazione.

"Cosa hai detto?!"
"Nulla papà andiamo!" Lo spingo più avanti, posizionandomi in attesa che mio fratello apra le porte della piccola chiesa.

La marcia nuziale inizia e i miei occhi si spalancano con un solo scopo: devo memorizzare ogni singolo particolare di questo giorno,
ogni singolo particolare di lui che mi sta aspettando, miracolosamente, sulle sue due gambe, in un vestito nero troppo elegante per la sua figura, ma che a contrasto con i suoi occhi sembra uno straccio al mercatino dell'usato.
Lo amo tanto e credo che i miei occhi stiano brillando per la meraviglia del suo favoloso sorriso per me.

Tutti i presenti stanno guardando me, ma é lui quello che dovrebbero guardare senza mai smettere.

"Sei bellissima, amore mio!" Mi sussurra appena le mie mani incontrano le sue, così morbide.

Uniche.

"Bene... signori e signore, bambini e futuri nascituri!" Inizia il prete facendoci ridere.
"Siamo qui per unire questi due giovanotti, a cui il Signore a deciso di donare l'amore e la forza per andare avanti e per sopravvivere ad ogni difficoltà, fino ad arrivare all'oggi, giorno in cui inizieranno a considerarsi più di una semplice coppia, ma di una vera e propria unica persona."

Tutte queste parole sono così vere che mi chiedo se Nick non gli abbia parlato prima o se il prete riesca a capire la nostra situazione, il nostro passato soltanto con uno sguardo.

"Bene prima di procedere, visto che mi sembra di aver parlato anche troppo, propongo agli sposi di scambiarsi le loro promesse!"

Emetto un grosso respiro pronta a parlare, ma le parole mi si bloccano in gola.

"Immagina di essere sola, con lui. Ti devi solo dichiarare, non è difficile." La voce di Aden mi rimbomba forte nelle orecchie.

"La prima volta che ti ho visto... avevi un cappello da football verde vomito, l'ho sempre detestato Nick, dicevo che mi piaceva, ma in realtà non mi è mai piaciuto, ma tu ne andavi così fiero, mi raccontavi la sua storia e ti brillavano gli occhi, in quei giorni ho desiderato essere un cappellino verde vomito un po' rovinato, solo per essere toccata dalle tue mani o essere elogiata in un così bel modo. Ti amo Nicholas Mason, ti amo da quel giorno quando sono cascata dall'altalena e tu mi hai portato in braccio per tre isolati soltanto perché mi ero sbucciata un ginocchio, ti amo da quando anni fa ti sei seduto accanto a me durante l'ora di matematica invece di andare accanto a Dakota Hollander. Non credo esistano parole abbastanza per descrivere quanto ti ami o quanto sia infinitamente grande il mio amore per te, perché nemmeno l'infinito riuscirebbe a comprenderlo tutto. La mia scrittrice preferita diceva: il tuo migliore amico, o te lo sposi oppure non lo era per niente! E cavolo Nick, pensavo che per la prima volta nella mia vita lei mi avesse mentito, invece no.

Riusciremo sempre a ritrovarci, qui o in un altro luogo fra un po' di tempo, ma Nick ricordati sempre una cosa, per quanto staremo vicini o lontani: l'amore che provo per te, non è da sottovalutare é come un fiore, all'apparenza nulla, ma alla fine é tutto." Alzo lo sguardo osservando le sue pupille leggermente bagnate.
"Non sottovalutare mai l'amore che io provo per te, perché é l'unica certezza che ho nella mia vita!" Detto questo concludo fissandolo negli occhi, aspettando quelle parole che tanto ho atteso.







Eccomi ragazze.... si stanno finalmente sposando.... sarà l'inizio del lieto fine che tutti quanti volete?? Commentate lasciate un like e scopriremo il tutto nel prossimo capitolo.

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