Capitolo ventiquattro

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Capitolo Ventiquattro
Non ho paura

Non ho paura di dire quel che penso, non mi spavento per così poco, ma ciò che mi fa veramente paura sono gli occhi davanti a me, ciò che mi dicono con quelli anche sostando in silenzio é una cosa che mi fa paura.

Adoro l'acqua trasparente sotto di me, mi sembra di essere come trasportata da una nuvola nel cielo anche se sono soltanto nella piscina di casa James, due giorni di riposo dopo una settimana intensa mi servono, quindi ho deciso spontaneamente di vivere nella bella dimora dei miei per i prossimi due giorni, Nick può aspettare, non gli ho risposto per una settimana due giorni in più, non lo uccideranno.
E con questo ho spiegato tutto ciò che è successo questa settimana, oltre al lavoro e all'attesa di una lettera da Aden non ho fatto altro, eccitante lo so!

"Ally, ho preparato dei biscotti ne vuoi uno?" Mi urla mia mamma dalla cucina.
"Arrivo!"
Quanto mi mancava questa casa, ci ho vissuto per diciotto anni, poi sotto giuramento con mio padre di non rimanere incinta, mi hanno permesso di andare a vivere da sola, ma anche se questo non è più la mia casa rimarrà quel luogo dove ci scambiavamo i regali la mattina di Natale, dove ci facevamo i gavettoni a ferragosto e dove programmavamo viaggi una volta l'anno, in cucina, mangiando biscotti.

"Ti amo amore!" Sussurra mio padre sulle labbra della sua splendida moglie dai lunghi capelli biondi che sembra ancora una ventenne.
"Anche io!" Sono così dolci che mi viene il diabete soltanto guardandoli, ma il bello è che non sono quel dolce nauseante ma quel dolce giusto, perfetto per loro, ma anche se un dolce è perfetto se lo assaggi per vent'anni ti viene il diabete lo stesso quindi...

"Abbiamo una spiona sai?" Ringhia mio padre girandosi sfoggiando il suo più bel sorriso.
"Sai paparino..." Inizio...
"Ecco Jen impara, con polso duro rifiuta la richiesta di soldi che tua figlia di sicuro ci farà!" Sussurra come se non lo sentissi.
"Guarda che ti sento e ti volevo solo dire che io e Adam non viviamo più qui, quindi la mamma ce l'hai tutta per te tutti i giorni. Non è più come prima adesso hai una spia ogni venti giorni, due al massimo, quindi....tranquillizzati!" Lo ghiaccio ridacchiando poi con la mamma.
"E dimmi un po' seconda figlia... Non sapevo il filo interdentale si usasse anche come costume da bagno!"
"ANDREW!" Lo brontola la mamma ingrandendo gli occhi cercando di far una faccia seria, che come al solito non le viene.

Mi siedo su uno dei panchetti adiacenti all'isola e prendo un biscotto osservando ridendo sotto i baffi, i miei bisticciare.
Le opzioni sono due:
O dico tutto a Nick, o lo rimuovo dalla mia testa, ma per la prima opzioni potrei perdere Nick, il nostro rapporto sarebbe più strano di quello che è, nella seconda scelta avrò sempre un rimorso dietro e se un giorno ci sposassimo il pensiero mi appesantirebbe la coscienza.

"Tesoro tutto bene?" Mi chiede la mamma appoggiando il braccio attorno a me, consolandomi.
"Sempre per lui?" Domanda intuitiva ed io annuisco.
"Ally creare una relazione col proprio migliore amico non é semplice, guarda me e tuo padre ci siamo rincorsi per diciotto anni, ma abbiamo lottato inconsciamente l'uno per l'altro e alla fine le nostre strade sono deviate e si sono incontrate, ci siamo detti delle bugie e questo ha portato le nostre strade a riallontanarsi, non gli ho detto che ero incinta e lui lo ha scoperto soltanto agli ultimi mesi, ma solo perché ha lottato. Bimba ti ho messo al mondo con dolore, e farei qualsiasi cosa per renderti felice, ma questa cosa qualsiasi cosa sia non posso farla per te: non posso lottare per te per l'amore che coltivi da un bel po', io non posso tu si!"
Le sue parole mi rincuorano, forse ha ragione, anzi ha ragione devo dire tutto a Nick, gli dirò tutto quando è sobrio faccia a faccia e mi ascolterà fino alla fine, poi potrà parlare e prenderà la sua decisione io di conseguenza.

Din-Don
Il suono del campanello rimbomba in tutta la casa.
"Vado io ma!" Urlo anche se sono più che sicura che si siano chiusi in camera, quella camera che per fortuna è insonorizzata, loro sentono noi ma noi non loro e questo ve lo giuro è un bene.

Capelli castani chiaro, occhi azzurri e un viso troppo familiare, é la prima cosa che mi appare quando apro il maestoso portone di casa: Nick, in persona davanti a me, il mondo gira non dalla mia parte nell'ultimo periodo, io dico che non voglio vederlo e lui si presenta davanti a me, ma cosa ho fatto di male?

"Ciao Nick!" Lo guardo tenendo sempre le distanze di sicurezza.
"Allison!"
Sussegue un lungo momento di silenzio, sguardi rubati e colpevoli prima che io gli proponga di entrare.

La piscina é tranquilla l'idromassaggio spento e le sdraio chiuse, studio bene la zona le vie di fuga e ogni attimo di come deve svolgersi questa conversazione, conosco il luogo sto giocando in casa, ma gli imprevisti possono capitare sempre.
"Dobbiamo parlare!" Diciamo insieme.
Alziamo lo sguardo.
"Inizia tu!" Continuiamo insieme.
"Dai parla prima tu!" Alla fine riesco a dire consapevole che se forse sono io a pronunciare l'ultima frase avrò più possibilità di seguire il piano.

"Lo so Ally...cosa è successo!" Spalanco
gli occhi soltanto al sentirgli pronunciare quelle parole, mentre dentro di me il centro di comando sta lanciando il segnale 'CAMBIO DI PROGRAMMA, PASSARE AL PIANO Z'
"Il bacio...lo so che mi eviti per quello!" Il bacio?!
O dio lui pensa lo eviti per un solo bacio, tesoro hai sbagliato ma sono contenta che tu pensi questo così te lo potrò dire dopo io.
"Sono qui per dirti che sono sincero con te sempre, e ti voglio dire che quello che ti sto dicendo é la pura verità..." Oddio!

I miei neuroni stanno per brindare dalla felicità: lui si sta per dichiarare, per favore orecchie registrate tutto!
"Non è semplice da dire sai- tira un respiro profondo e io credo di star per vomitare- lo dico e basta. Per me quel bacio non è significato nulla, l'ho fatto solo perché volevo togliermi dalla testa Angelique" E con questo...cari neuroni, care cellule potete anche evitare di rigenerarvi tanto solo con queste parole é stato segnato il giorno della mia morte.
"Uiu é stato più semplice di quanto pensassi eh!" Devo andarmene via o piangerò.
"Già!"
"Tu cosa volevi dirmi?" Mi chiede.
"La tua stessa cosa, ora vado non mi sento bene!" Rispondo sbrigativa dirigendomi verso la porta.
"Okay rimettiti!" Faccio in tempo a girare l'angolo che le lacrime stanno già scendendo su di me, la mia stanza è uguale a come la ricordavo: il grande letto in mezzo alla stanza è pronto ad accogliermi a cuscini aperti e non vedo l'ora di buttarmici.

Come posso aver fatto di nuovo lo stesso errore? Cristo Allison sei la prima della classe e la prima cosa che si impara é che non si ripetono gli errori, tu non dovevi farlo.
Soltanto il pensiero che stavo per raccontargli il mio unico momento d'amore puro con lui, anche se non lo ricordo so che è stato amor puro, ma non glielo racconterò... sennò quel ricordo diventerà bruttissimo, almeno quel poco che mi sono ricordata in questi giorni: le sue mani, la sua bocca non saranno sminuiti da delle parole, dalle sue parole. Non lo permetterò!




Eccomi girl... come state? Un altro capitolo e altre delusioni ma la domanda é.... riusciranno a stare insieme?

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