Capitolo ventidue

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Capitolo ventidue
La vita è fatta di attimi.

I suoi occhi scrutano il mio volto, alla ricerca di qualcosa nel profondo. Poi abbassa la testa squadrandomi i vestiti ormai troppo bagnati a causa della corsa sotto la pioggia fino a casa sua.

Scoppio a ridere per qualche motivo che nemmeno io stessa riesco a comprendere e mi sciolgo la coda alta che mi ero fatta prima di andare in discoteca, l'alcol in circolo nel mio sangue mi dà sicurezza, chiudo gli occhi mentre scuoto i capelli sgocciolando sul tappeto, apro gli occhi e non so con quale coraggio faccio due passi avanti poi gli sollevo il mento con un dito, costringendolo a guardarmi.

Ha gli occhi lucidi come se fosse sull'orlo del pianto, ma io so che è soltanto l'effetto dell'eccitazione, non so cosa dire questa situazione è tanto imbarazzante quanto appagante, sul comodino vicino al letto c'è una bottiglia di vodka ancora chiusa, ho bisogno di bere, la apro e ne tracanno un bel sorso per poi passarla all'uomo davanti a me che segue il mio stesso movimento portandosi la bottiglia alla bocca inclinando poi la testa.

Mi avvicino a lui, alzandomi sulle punte appoggiandomi al suo corpo caldo e appoggio la mia bocca sulla sua in un bacio dolce.
Un sapore di vodka e menta mi accarezza la bocca, mentre un onda di brividi mi accarezza il corpo precipitandosi nel centro del mio piacere.

"Ho bisogno di te ora" Mormora contro le mie labbra e preme forte il suo corpo contro il mio, mi tenta sfiorandomi la curva del seno e tutta la tensione sessuale che c'è fra noi esplode, mi allontano facendo un passo indietro guardandolo meglio, la sua maglietta e appiccicata al corpo e mette in risalto tutte le sue forme perfette. Porto le mani ai bottoni della mia camicetta bianca che ho potuto riottenere solo una volta aver finito il turno di lavoro.

La sfilo e mi avvicino a lui, guadandolo, prendo la bottiglia di vodka che ha fra le mani e ne bevo un altro po', poi mi tolgo anche il reggiseno in pizzo, l'unico pezzo firmato La Perla nel mio guardaroba.

I suoi occhi non si scostarono un attimo dal mio corpo, come se fossero incantati e so che tutto questo non va bene, ma con l'alcol in circolazione e la voglia che ho di lui non collaborano con il buon senso.
Abbasso i pantaloni e lentamente mi libero anche degli slip, finché non sono totalmente nuda.
Lo spingo sul letto facendomi sedere sopra di lui.
"Ally cosa stai facendo?" Geme toccandomi una spalla, per poi spostarmi un capello dietro di essa, appoggiando la testa fra le mie braccia e annusandomi come se stesse sniffanodo la droga più pregiata la mondo.
"Sto esaudendo i tuoi desideri!" Ridacchio afferrandogli la maglietta e tirandola verso l'alto, sfilandogliela dalla testa.

La butto atterra.

Lui mi osserva, mi sto imbattendo in un territorio proibito e lo potrà anche essere, ma adesso non mi interessa, voglio solo vivere questo attimo godendomi ogni singola emozione; gli prendo la nuca fra le mani spingendo le dita fra i capelli tirandolo a me baciandolo appassionatamente.

Ogni carezza della sua lingua é dolce e spontanea, come se lo facesse tutti i giorni a tutte le ore, come se fossi la sua donna.
Sposto il bacino in avanti strusciandomi su di lui, muovendomi lentamente contro l'erezione ormai troppo evidente per essere nascosta.
Di colpo si ferma, mi sposta e dio se si ferma ora sono pronta a morire, invece tracanna tutta la bottiglia di vodka poi si toglie i pantaloni e le scarpe.
Spinge il mio corpo sul letto sdraiandosi su di me, coprendomi il viso di baci per poi ritornare a dedicarsi alle labbra succhiando delicatamente il labbro inferiore.
Sollevo i fianchi, ho bisogno di sentirlo dentro di me. Ne ho sempre avuto bisogno, ma non l'ho mai potuto avere.

Nick fa scorrere le sue mani sul mio corpo come se lo stesse mappando, intreccia le mie dita sulle sue, baciandomi avidamente mentre dentro di me stanno scoppiando i fuochi d'artificio più belli e elaborati al mondo, é come se fino ad adesso avessi assistito solo a quelli più scarsi, più noiosi, ma ora sono finalmente arrivata al culmine.

Abbassa il suo corpo sul mio finché non scivola completamente dentro di me.

Mugolo per la sorpresa andandogli in contro, completando i suoi movimenti, sciolgo le nostre mani e le stringo sulle sue spalle facendo leva, impiantando le mie unghie stranamente  curate nella sua pelle, morbida come seta.
Esce ed entra agonizzandomi, affondando sempre più in profondità. Il suo sguardo punta i miei occhi pieni di eccitazione.
Gli circondo la vita con le gambe, approfondendo il contatto fra di noi.
Il piacere cresce mentre lui continua spingendo sempre più affondo dentro di me, fino a farci raggiungere l'apice.
Geme con me, si accascia su di me, affaticato e sudato.

L'amore è prosa, il sesso è poesia, e noi due insieme abbiamo appena scritto il sonetto più bello di tutti i tempi.

La vita è fatta di attimi, spero soltanto che questo non sia stato l'unico momento con lui...






Eccolo qui il capitolo tanto atteso... lo sapevo che lo volevate lo sapevo hahhaha beh sarà l'inizio, la fine? Boh vedremo... commentate ditemi che ve ne pare e ci vediamo al prossimo capitolo belle.

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