Capitolo cinquantaquattro

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Capitolo Cinquantaquattro
Io sono con te

Un suono acuto mette fine alla più bella delle notti, gemo tentando invano di girarmi per metter fine a quel suono assordante.

"Allison sta ferma!" Mi brontola la persona accanto a me stringendomi con le sue lunghe braccia a se.

"Nick... Devo spegnere la sveglia!" Mi giustifico divincolandomi dalle sue braccia forti.
"Noo, sta qui con me un altro po'!" Mi prega lamentandosi come un bambino piccolo che non vuole andare a scuola.
"Ma se non spengo la sveglia continuerà a suonare e sarà come avere un altra presenza nel letto e non ci potremo più coccolare per bene!" Tento.

"C'è già un altra presenza nel letto!" Mi divincolo spegnendo la sveglia e arricciando le sopracciglia senza capire.

Sbuffa lasciando andare le braccia lungo il corpo sopra la coperta viola.

Continuo ad osservare i suoi movimenti, ciò che ha detto mi ha leggermente ferito, ma voglio fare un ultimo tentativo.

"Nick!" Lo chiamo mettendomi a sedere sul bordo del letto con i piedi giù.
"Cosa c'è?" Domanda con la voce impastata dal sonno, girandosi fra le coperte.
"Lo so che non è un buon momento; e che tra qualche ora dovrai partire, ma io ti devo parlare!" Oso, pronunciando tutto ciò con un filo di voce.

"L'argomento?!"

Sento la parrucca prudere, l'ho usata tutta la notte e ieri sera non ho spalmato la crema sulla testa, ma oltre a questo non sento nulla, non ho il coraggio di pronunciare le parole che dovrei pronunciare, so che appena dirò l'argomento lui mi eclisserà e io avrò rovinato il mio ultimo giorno con lui prima che parta.

"Io... Devo farmi la doccia!" Ammetto sputando fuori le prime parole che mi balzano per la testa.

Sento le coperte finire per terra e il materasso abbassarsi sotto il peso di Nick, il suo alito caldo e profumato bacia la pelle della mia gola, "Questo cosa é?! Un invito?" Sorrido trattenendo il respiro, mi bacia il collo e i brividi si propagano per tutta la schiena.

"No, era solo un affermazione" Ammetto saltando giù dal letto, scappando dalla sua presa chiudendomi poi in bagno ancora in preda all'eccitazione.

Ridacchio sentendo Nick imprecare qualcosa sulla sua erezione mattutina; mi guardo i piedi e noto che lo smalto rosso risalta sulle piastrelle fredde e bianche.

Alzo lo sguardo davanti a me e lo vedo, il mio riflesso.
Ho il viso pallido, gli occhi infossati mangiati dal cancro, lunghi e finti capelli rossi mi contornano il viso e solo ora noto quanto questi capelli risultino brutti e flosci.
Le lacrime mi scendono involontarie dagli occhi, bagnando la maglietta che mi copre il corpo magro ma allo stesso tempo grosso in estremità della pancia.

Mi portò la mano sul capo stringendo forte, portando via la parrucca spettinata.

E lì la vedo: una persona completamente diversa, ma sono io al 100%, nulla di finto solo un corpo malato e ingravido.
É vero che lo specchio é la peggiore delle malattie, ti fa vedere te stesso in tutti i minimi dettagli, leggendoti perfettamente l'anima; lo specchio li sa, i tuoi segreti, lui sa tutto e sa pure fartelo notare, é come una foglia rossa in un mucchio di foglie verdi smeraldo riesce a notare ogni piccolo particolare e farlo risaltare agli occhi di tutti.

Poggio cautamente la parrucca sul mobiletto vicino alla porta e frugò fra i cassetti tirando fuori tanto piccoli barattoli.

"Ecco la mia colazione: ogni tipo di medicina io la sto prendendo potrei entrare nel Guinness!" Sussurro.

"Cosa hai detto?!" Urla Nick dall'altra parte della porta.
"Nulla ora mi faccio la doccia!" Lo avverto ingoiando le pillole per poi entrare sotto il getto della doccia rilassando ogni mio muscolo.

"Dai cavolo Nick siamo in ritardo!" Gli urlo già fuori dalla porta. Siamo in ritardo, cioè... Lui é in ritardo, e la colpa questa volta non é mia.
"Tesoro calmati..." Tenta con la voce da seduttore.
"Non mi chiamare tesoro, lo sai che con me non attacca!" Metto fine ad ogni speranza trascinandolo per un braccio dentro al taxi.

Ci siamo.
Lui se ne sta per riandare e passerò di nuovo due mesi da sola.
Sto perdendo tempo, il mio forse ultimo tempo, lui se ne sta andando e se succedesse qualcosa e morissi prima? Come faccio... Come farà lui.

"Cosa frulla nel tuo cervellino?"  Domanda cercando di farmi ridere invano.
"Nulla...mi mancherai!" Sussurro appoggiandomi a lui stringendolo il più possibile.

"Anche tu bellissima!" Mi bacia la testa, tornando poi ad osservare la strada davanti a se.

Guarda la vita come se fosse un foglio bianco e tu sei la penna, quindi inizia a vivere raccontando la tua avventura.

Mi piacerebbe prendere e saltare questa pagina, andare al capitolo successivo e capire soltanto dal contesto cosa é successo prima, molte volte l'ho fatto e il libro non ha avuto ripercussioni perché allora, non si può fare anche nella realtà?

"Piccola?!" Mi scuote Nick.
"Si?!"
"Siamo arrivati scendi?!" Di già?!

Apro lo sportello e scendo tenendo la testa bassa.
"Hey piccola calma okay?!"
"Non voglio che te ne vai!" Piagnucolo, stringendomi a lui.

"Non piangere, guai a te se piangi okay?!" Mi domanda ma io scuoto la testa in senso negativo.
"Come no?-ridacchia- Devi dirmi di sì e darmi un bacio!" Mi propone.

"Non te lo do il bacio così non te ne andrai!" Metto il broncio e incrocio le braccia.

Il suo aereo partirà fra un quarto d'ora e sfortunatamente ha il check in già fatto, quindi praticamente siamo arrivati alla linea di partenza.

"Perché devi partire?!" Gli domando stringendolo forte a me.
"Perché così guadagnerò tanti soldini e ci porremmo trasferire in una super mega villa!" Cerca di tirarmi su il morale, ma io l'unica cosa a cui riesco a pensare é solo lui che se ne va da me in altra volta.

"Ultima chiamata per il volo 7890 per l'Australia i passeggeri sono pregati di dirigersi all entrata 8" Annuncia una voce metallica.

"Non andartene!" Inizio a piangere.
"Allison, io tornerò tra due mesi sarò di nuovo qui! Io torno sempre da te e per te, te ne sei resa conto?!"
Tirò su col naso.
"Ti amo Allison Aurora James, ti amo e mi mancherai da morire, ma non vedo l'ora di iniziare una nuova vita insieme a te quando tornerò! Ci troveremo una bella casa, un gatto se vuoi e la piscina oppure sul mare, tutto quello che vuoi okay!" Annuisco, poi gli prendo il viso fra le mani e lo tiro a me poggiando le sue labbra sulle mie godendomi il contatto.

"Ti amo anche io...e l'unica cosa che voglio sei tu sano e salvo a casa da me!" Ammetto staccandomi da lui.
"Adesso vattene sennò non riuscirò più a lasciarti andare!" Ride mi stampa un ultimo bacio mordendomi poi il labbro inferiore prima di staccarsi definitivamente da me e allontanarsi.

"Ci vediamo fra due mesi! Ti amo!" Urla.
"Anche io!" Sussurro quando è già troppo lontano da me.

Osservo la sua immagine scomparire e lasciarmi di nuovo sola.
Sono sola.
Sono sola e non voglio starmene sola.

"Io sono con te!" Sussurra una voce calda dietro di me.
"Si...lo so, ma tu sei morto!" Ammetto, asciugandomi le lacrime con le dita.






E Nick é di nuovo partito, ma cosa gli succederà in futuro a questa bellissima coppia?

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